Sono passati cinque mesi dalla scomparsa di Gennaro Fiscarelli, avvenuta a Cerignola il 5 ottobre 2024 in circostante allarmanti.
Il trentaduenne avrebbe dovuto fare ritorno a casa dopo aver partecipato all'evento "La Notte Bianca dello Sport", un momento di festa per tutti gli abitanti del comune pugliese e delle zone limitrofe.
Intorno alle 2 del mattino, ha accompagnato un amico alla sua abitazione, lo ha salutato, ed è svanito nel nulla.
L'automobile della mamma, una Fiat Bravo amaranto, è stata ritrovata carbonizzata il giorno successivo dalle forze dell'ordine, in un luogo periferico.
Da quel giorno, nessuno ha avuto più sue notizie e le ipotesi sul futuro di Gennaro sono molteplici: sequestro di persona, rapimento, omicidio e occultamento di cadavere.
Tag24 ha intervistato in esclusiva Giuseppina, la madre del giovane, per fare il punto della situazione e comprendere gli ultimi risvolti del caso.
Al telefono con Tag24, la madre di Gennaro racconta il suo stato d'animo: è provata dagli oltre cinque mesi di assenza dell'amato figlio e dopo tutto questo tempo, teme ormai il peggio.
"I RIS sono ancora al lavoro sugli oggetti ritrovati su un blocco di cemento nei pressi dell'auto carbonizzata", spiega il genitore.
"Si tratta di una felpa nera con cappuccio, un broncodilatatore per l'asma, oggetti carbonizzati e frammenti di vetro".
"Come le ho anticipato la scorsa volta, per me sono oggetti che non appartenevano a mio figlio ma a un'altra persona. In primis: non era asmatico".
"Riguardo lo smartphone di Gennaro, non abbiamo ancora ricevuto notizie: spero siano riusciti ad accedervi", continua Giuseppina.
"Il suo cellulare è un elemento importantissimo al fine delle indagini, potremo potenzialmente scoprire con chi ha parlato prima di scomparire".
"Sicuramente avrà messaggiato o chiamato qualcuno. Potremmo capire chi ha visto quella notte e per quali motivazioni...", afferma.
"Da diversi mesi, ho consigliato alle autorità che stanno lavorando al caso, e a cui mi appello nuovamente, di interrogare un amico di Gennaro", spiega il genitore.
"Penso che questo ragazzo sappia qualcosa e che, per paura di eventuali ritorsioni non voglia raccontarlo alle forze dell'ordine".
"Se questo giovane ha voluto bene a mio figlio un minimo, spero che prima o poi trovi il coraggio di aiutarci a ritrovarlo, ovunque egli sia", conclude.
"Come le raccontai nelle precedenti interviste, a Gennaro era stata asportata la milza e per questo motivo, aveva delle fragilità fisiche non indifferenti", sottolinea Giuseppina.
"Sono sicura che mio figlio conosceva i suoi aguzzini. Si è fidato di loro, è salito su un'auto diversa dalla sua, pensando di chiarire un eventuale litigio, e invece...".
"Forse queste persone volevano dargli una lezione, per motivi a me ignoti, e non sapevano delle sue condizioni precarie".
"Per fargli seriamente male, gli bastava un pugno allo stomaco. Il mio Gennaro secondo me non c'è più e hanno paura di parlare".
"A chi ha potenzialmente ucciso mio figlio, vi chiedo solo di farmi sapere anche in forma anonima, dove sia sepolto", afferma Giuseppina.
"Non chiedo altro che ritrovare il corpo, di offrirgli una degna sepoltura, di avere un posto dove ricordarlo".
"Mi chiedo come facciate a dormire la notte, sapendo di aver portato via un figlio a una madre, di aver tolto la vita a un ragazzo di trentadue anni buono, solare e benvoluto da tutti".
"Gli abitanti di Cerignola, i miei compaesani, continuano con il loro silenzio: non vedono, non sentono e non parlano", sottolinea Giuseppina.
"Qualcuno quando sono uscita per delle commissioni si è avvicinato, come elemento singolo, per dirmi del dolore e del dispiacere che provano per questa vicenda".
"Da quando è scomparso Gennaro, l'unico a venire a trovarmi è stato un suo amico...".
"Questo ragazzo, fortemente legato a Gennaro, mi ha detto che se avesse saputo qualcosa, non avrebbe esitato un attimo a dirmelo".
"Il sindaco non mi ha mai chiamato, pensa che affiggere un 'cartellone in memoria di Gennaro' sia sufficiente".
"Mio figlio non era un foglio su una parete, ma un essere umano con sogni, emozioni e una vita davanti", conclude.
"Oggi faccio questo appello. Sono cinque maledetti mesi che mio figlio è sparito, Gennaro Fiscarelli", racconta la madre del 32 nel video-appello in esclusiva a Tag24.
"Voglio dire a colui o coloro che gli hanno fatto del male: vi prego, fatemelo ritrovare. Vi siete tolti il sasso dalla scarpa, vi siete dimenticati, okay".
"Non so cosa vi ha fatto mio figlio di così grave. Aveva la testa calda, ma non era cattivo, non ha mai fatto del male nessuno".
"Io vi chiedo con il dolore di una madre: ditemi dov'è mio figlio, permettetemi di offrirgli la pace eterna: datemi un posto dove piangerlo".