13 Mar, 2025 - 16:33

Impatriati 2025: cosa sapere su cittadinanza, titolo di studio e benefici fiscali

Impatriati 2025: cosa sapere su cittadinanza, titolo di studio e benefici fiscali

L'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulle risposte 70/E, 71/E, 72/E e 74/E relative agli "impatriati" nel 2025. In particolare, i cittadini che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia possono beneficiare del regime fiscale agevolato per impatriati, che prevede una detassazione del 50% sul reddito ai fini IRPEF, fino a un massimo di 600.000 euro annui. Vediamo insieme i requisiti e le condizioni per accedere a questo regime agevolato, disciplinato dall'articolo 5 del Decreto Legislativo n. 209/2023.

Cittadinanza, titolo di studio e benefici fiscali: nuovi chiarimenti per gli Impatriati nel 2025

Prima di analizzare i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, è importante sottolineare che il regime fiscale per gli impatriati è stato introdotto dal Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023. Tale misura prevede specifiche agevolazioni fiscali per i lavoratori che trasferiscono la loro residenza in Italia.

Il 2025 porta con sé importanti novità fiscali, tra cui la riapertura dei termini per la riammissione alla "Rottamazione quater" e nuovi chiarimenti per gli impatriati. 

Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, esistono diversi criteri per accedere al regime agevolato:

  • residenza fiscale in Italia per almeno quattro anni;
  • non essere stati residenti in Italia negli ultimi tre anni;
  • possesso di un titolo di alta qualificazione o specializzazione.

I cittadini che non sono mai stati residenti in Italia possono accedere al regime agevolato?

Sì, in base alle nuove disposizioni, i cittadini che non sono mai stati residenti in Italia possono beneficiare del regime fiscale per gli impatriati nel 2025, purché soddisfino i requisiti previsti dall'articolo 5 del Decreto Legislativo n. 209/2023.

Il regime agevolato prevede una detassazione del 50% (o del 40% per i nuclei familiari con minori) sui redditi di lavoro dipendente, assimilati e autonomi prodotti in Italia, fino a un tetto massimo di 600.000 euro annui.

Quali sono i requisiti di qualificazione professionale per accedere al regime fiscale?

Per usufruire del regime fiscale agevolato, è necessario soddisfare determinati requisiti di qualificazione professionale o specializzazione, come definiti dal Dlgs n. 108/2012.

Secondo quanto riportato da fiscoetasse.com, è possibile maturare tali requisiti attraverso diverse opzioni:

  • titolo di istruzione superiore: che prevede un percorso di studi almeno tre anni;
  • qualifica professionale post-secondaria: durata minima di tre anni, corrispondente almeno al livello 6 del Quadro Nazionale delle Qualificazioni, come definito dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dell'8 gennaio 2018;
  • esperienza professionale qualificata: almeno cinque anni di esperienza lavorativa in un settore pertinente, considerata equivalente a un titolo di istruzione superiore di livello terziario.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la risposta n. 74/2025 dell'Agenzia delle Entrate e il Quadro nazionale delle qualificazioni (QNQ).

Qual è il periodo minimo di residenza fiscale all'estero per accedere alle agevolazioni?

Per beneficiare delle agevolazioni fiscali destinate agli impatriati, è necessario aver risieduto all’estero per almeno tre anni prima del trasferimento in Italia.

Le condizioni di accesso alle agevolazioni possono variare nel tempo, quindi è consigliabile consultare direttamente l’Agenzia delle Entrate per informazioni aggiornate.

Come vengono valutati i professionisti con esperienza ma senza titolo universitario?

Anche chi non possiede un titolo universitario può accedere ai benefici fiscali per gli impatriati, a condizione che dimostri un’elevata qualificazione o specializzazione, come previsto dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 209/2023.

L’esperienza lavorativa consolidata può essere riconosciuta come requisito alternativo al titolo di studio universitario, purché venga documentata attraverso:

  • lettere di referenze;
  • certificazioni aziendali;
  • altri documenti attestanti le competenze acquisite sul campo.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina dedicata "Cittadinanza e titolo di studio: nuovi chiarimenti per gli impatriati" su fiscooggi.it.

I principali vantaggi del regime fiscale per gli impatriati nel 2025

  1. Detassazione del 50% sui redditi: i cittadini che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono beneficiare di una detassazione del 50% sui redditi fino a 600.000 euro annui, con una riduzione al 40% per i nuclei familiari con minori.
  2. Requisiti di qualificazione professionale: per accedere al regime fiscale agevolato, è necessario soddisfare criteri di alta qualificazione, tra cui un titolo di istruzione superiore o almeno cinque anni di esperienza lavorativa nel settore di riferimento.
  3. Condizioni di residenza fiscale: è necessario non essere stati residenti in Italia negli ultimi tre anni e aver risieduto all’estero per almeno tre anni prima del trasferimento in Italia per beneficiare delle agevolazioni fiscali.
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Antonella Tortora
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