Sono ore difficili per i familiari di Nicola Yuri Bruzzano scomparso da Garbagnate Milanese l'11 marzo 2025 in circostanze ignote.
Il diciassettenne, studente modello, empatico e benvoluto da parenti, amici, nonché dai suoi docenti si è allontanato nel mattino di martedì e non è più tornato a casa.
I suoi cari, preoccupati per l'accaduto, hanno tempestivamente denunciato la sparizione alle forze dell'ordine e sono state attivate le prime ricerche sul campo.
Tag24 ha intervistato in esclusiva Luca, lo zio del giovane, con il quale abbiamo ricostruito i punti salienti di questa drammatica vicenda.
"La mattina di martedì 13 marzo abbiamo accompagnato mio nipote a scuola", racconta lo zio dell'adolescente.
"Frequenta le superiori a Garbagnate Milanese, luogo della scomparsa, ma siamo residenti a Bollate", sottolinea.
"Una volta arrivati davanti l'istituto, per riportarlo a casa, ci è stato riferito che Nicola non era nemmeno entrato", continua.
"Aveva un giubbotto nero con cappuccio, classici pantaloni da jogger comuni tra i ragazzi e scarpe nere".
"Con sé ha uno zaino marchio Eastpak color blu jeans, smartphone e i documenti d'identità", afferma.
"Il suo telefono risulta spento dalle 8:30 del mattino dell'11 marzo 2025, ormai da quarantotto ore".
"Mio nipote non usa molto i mezzi, ma vicino all'istituto superiore c'è la stazione dei treni di Garbagnate Milanese", continua lo zio.
"Potrebbe essersi spostato in altre città e nelle zone limitrofe, ma è soltanto una supposizione", specifica.
"Chiediamo la massima attenzione ai controllori di Trenitalia, Italo e Azienda Trasporti Milanese, e ai passeggeri presenti nei vari vagoni".
"Non sappiamo se possa essersi spostato in automobile con qualcuno, restiamo sempre nel campo delle ipotesi".
"Nico è apprezzato da tutti i suoi compagni di classe, conoscenti e da tutti i suoi docenti".
"Mi sembra surreale, al momento, pensare che qualcuno possa avergli fatto del male".
"Tantissime persone ci hanno chiamato, in pena per lui: sono tutti preoccupati, e ringraziamo tutti per il calore ricevuto in questo momento di difficoltà".
"Nicola è uno studente modello, sempre pronto ad aiutare gli altri, è empatico e non è mai stato una fonte di preoccupazione per noi familiari".
"Un giovane maturo, da sempre sin dalle elementari. Noi parenti siamo fieri di lui.".
"Mio nipote non usciva molto, ma giocava spesso con i suoi compagni di classe ai giochi online, nella massima trasparenza", continua lo zio.
"Ha sempre preferito passare le sue giornate con la porta della stanza aperta. È un ragazzo senza segreti, e noi lo abbiamo sempre affiancato nel suo percorso di vita".
"Inoltre, lui è al quarto anno delle superiori e stava valutando il suo futuro universitario".
"Noi lo abbiamo sempre spinto a scegliere autonomamente quale fosse strada giusta per lui. Gli possiamo dare consigli ma la scelta è sempre e solo esclusivamente sua".
"Nicola ha un cane di nome Mefisto a cui tiene moltissimo".
"Si è sempre preso cura di lui e lo portava in giro per le sue passeggiate quotidiane".
"Anche il cagnolino è consapevole che qualcosa non va da quando lui non è a casa e non vede l'ora di rivederlo".
In conclusione, Luca ha voluto recapitare un messaggio diretto all'amato nipote, nella speranza di ricongiungersi a lui quanto prima.
"Nicola, siamo tutti preoccupati per la tua scomparsa. I tuoi genitori, io, la nonna, manchi a tutti noi".
"Ti vogliamo bene e non vediamo l'ora di riabbracciarti. Qualunque cosa sia accaduta ti promettiamo che la risolveremo insieme".
"Chiamaci e dicci dove sei. Se vuoi tornare autonomamente, ti aspettiamo, altrimenti possiamo venire noi a prenderti".
"Siamo addolorati e siamo qui per te".
È giusto ricordare, come nel caso recente di Karima Boujaara, scomparsa da Torino, che ospitare un minorenne è un reato punito dalla legge.
Indipendentemente dall'età, siano essi adulti o coetanei, il reato di sottrazione di minore (art. 574 del Codice Penale) può portare alla reclusione, da uno a tre anni.
Si rammenta che è stata effettuata una regolare denuncia ai carabinieri e che, in questo momento, gli agenti sono impegnati nelle ricerche e nell'intenso lavoro di indagine.
Nel caso della giovane, il motivo del suo allontanamento è stata una fuga d'amore: era fuggita insieme al fidanzato diciassettenne, di tre anni più grande.
Fortunatamente tutto si è concluso nel migliore dei modi, con il rientro dell'adolescente a casa.
Quando un parente scompare, specialmente se minorenne, è importante rivolgersi alle forze dell'ordine, alla protezione civile locale e a tutti gli enti preposti alla ricerca di persone scomparse.
Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV e Penelope Italia OdV, sono due associazioni specializzate nel fornire aiuto e supporto alle famiglie in casi di scomparse misteriose.
Il loro intervento può favorire un ritrovamento in tempi brevi, scongiurando eventuali situazioni di pericolo e con alta risoluzione di casi.
I numeri da contattare per chiedere aiuto o per potenziali segnalazioni sono rispettivamente il +39 388 189 4493 o +39 379 284 9515, congiuntamente al servizio d'emergenza al 112.
Entrambe le organizzazioni di volontariato hanno a cuore il benessere dei parenti dello scomparso e della preservazione della loro salute mentale.