La manifestazione del 15 marzo 2025, organizzata dal giornalista di Repubblica Michele Serra, non ha ricevuto solo pareri positivi. Sebbene si presenti come una piazza a favore dell'Europa, non è ancora chiaro se sia a favore del riarmo o meno: tra i partecipanti ci sono tanti pacifisti, ma anche altrettanti soggetti politici che vedono con favore il ReArm Eu approvato ieri dal Parlamento europeo. Il corteo si terrà a Piazza del Popolo, sabato prossimo alle ore 15.
Questa ambiguità ha infastidito, e non poco, diversi movimenti legati alla sinistra radicale. Nella giornata di ieri, 12 marzo 2025, il partito Potere al Popolo ha indetto una "contromanifestazione" che partirà da Piazza Barberini – a due fermate di metropolitana dall'altro corteo – alla stessa ora. Qualche giorno prima, anche Marco Rizzo, ex segretario del PC e oggi coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare, ha indetto una manifestazione contro la guerra a Bocca della Verità, non lontano dal Circo Massimo.
Le condizioni richieste da Potere al Popolo e Democrazia Sovrana e Popolare sono la condanna del piano voluto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del riarmo dei 27 Stati membri dell'Unione Europea. Alcuni esponenti politici, come il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, hanno deciso di non partecipare alla manifestazione del 15 marzo, preferendo indire altre manifestazioni per la pace in un momento più opportuno.
"L'effetto Serra nuoce alla pace", così esordisce il lungo post di Potere al Popolo, in cui il partito spiega perché non è corretto partecipare alla manifestazione pro-Europa organizzata dal giornalista di Repubblica. Potere al Popolo sottolinea come l'estrema destra e il centrosinistra siano due facce della stessa medaglia, entrambe favorevoli al riarmo: la prima su scala nazionale, la seconda su scala europea.
Dopo aver spiegato perché è necessario dire "no" al riarmo voluto da Ursula von der Leyen, vengono forniti gli orari per un'assemblea nazionale che si terrà dalle 10 alle 15, seguita da una manifestazione vicino al Teatro Quirino, non lontano dalla Fontana di Trevi. L'invito è a disertare la piazza di Serra e opporsi alla guerra.
Anche Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare, ha organizzato una contromanifestazione in risposta a quella che si terrà a Piazza del Popolo. La presentazione non differisce troppo da quella di Potere al Popolo: c'è la ferma condanna del riarmo europeo e della spesa militare prevista dal ReArm Eu.
Il corteo di Marco Rizzo si terrà alle 15 di sabato 15 marzo vicino a Bocca della Verità, non lontano dalla fermata metro B "Circo Massimo". La manifestazione, organizzata dal coordinatore di DSP, si presenta come "l'unica piazza di pace". Secondo Rizzo, è prevista un'importante partecipazione da parte dei cittadini che si dicono contrari al riarmo.
Cosa non convince della piazza di sabato prossimo, alla quale è comunque prevista una grande partecipazione? Non sono ancora chiari i temi che saranno promossi dagli organizzatori, né se si è favorevoli o meno al riarmo. Una cosa è certa: la partecipazione degli esponenti politici sarà molto alta e variegata. Saranno presenti sindacati e esponenti del mondo politico italiano favorevoli al riarmo, come Carlo Calenda, ma anche quelli contrari, come Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
Gli obiettivi poco chiari della manifestazione hanno suscitato non poche perplessità. C'è chi, come il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte e alcune associazioni contrarie alla guerra, ha preferito defilarsi e scegliere un'altra data per manifestare, probabilmente il 5 aprile.