13 Mar, 2025 - 12:36

Affitto con animali: diritti, divieti e rischi di sfratto, ecco cosa dice la legge

Affitto con animali: diritti, divieti e rischi di sfratto, ecco cosa dice la legge

Quante discussioni si sono svolte tra proprietari di animali domestici e locatori? Molti si chiedono se il proprietario di un appartamento possa realmente vietare la presenza di cani e gatti. È un tema che spesso emerge in relazione alle regole condominiali. Il legislatore ha sempre prestato attenzione a questa tematica, prevedendo diverse tutele. Vediamo insieme quando e come il proprietario può vietare la presenza di cani o gatti in un appartamento.

Affitto e animali in casa: divieti e regole

Tante sono le domande che riceviamo dai lettori riguardo al divieto imposto dal proprietario in affitto di possedere un animale domestico, che si tratti di cane, gatto o altro.

Le regole condominiali spesso contengono disposizioni specifiche sulla presenza degli animali domestici negli appartamenti.

In alcuni casi, sono previsti programmi di controllo, come regolamenti che stabiliscono le modalità di uscita degli animali nei viali condominiali.

Tuttavia, le regole condominiali non sono tutte uguali, e proprio per questo motivo comprendiamo le numerose domande che ci pervengono.

Per facilitare la comprensione e offrire un valido riscontro, di seguito elenchiamo le domande più comuni:

  • Il proprietario può vietare la presenza di animali domestici in un appartamento in affitto?
  • Quali regole condominiali possono influenzare la detenzione di animali?
  • Esistono eccezioni alla normativa generale?

Il proprietario può vietare la presenza di animali domestici in un appartamento in affitto?

Il proprietario può opporsi alla presenza di animali domestici nell’appartamento in affitto, vietandola esplicitamente, se è presente una clausola ad hoc nel contratto di locazione.

Se, al momento della stipula del contratto, non è stata discussa la questione riguardante gli animali domestici o non è stato inserito alcun vincolo restrittivo, il locatore non può vietare la presenza di animali domestici nella casa in affitto.

Pertanto, l’inquilino ha il diritto di possedere un animale domestico, che sia un cane o un gatto, nell’abitazione.

Viceversa, se nel contratto viene esplicitamente vietata la presenza di animali domestici, l’inquilino non può sottrarsi a tale regola, avendola accettata al momento della sottoscrizione del contratto. In questo caso, la violazione di tale vincolo potrebbe portare alla risoluzione del contratto per inadempimento.

Quali regole condominiali possono influenzare la detenzione di animali?

Come detto, il legislatore ha sempre considerato con attenzione questa tematica, tanto da prevedere diverse tutele. In particolare, l'articolo 1138 del Codice Civile stabilisce che i regolamenti condominiali non possono contenere norme che vietino la detenzione di animali domestici negli appartamenti, ma possono prevedere specifiche regole per l'uso delle parti comuni dell'immobile.

Tuttavia, è anche vero che, qualora venga adottato all'unanimità un regolamento condominiale che vieta la detenzione di animali, il proprietario non può affittare l'appartamento senza includere questa regola nel contratto o senza informare l'inquilino della clausola condominiale. 

Va detto che il proprietario non può modificare il contratto di locazione già stipulato, le cui condizioni restano valide per l'intero periodo di locazione. Tuttavia, al rinnovo, può inserire una clausola che preveda il divieto di tenere animali domestici nell'appartamento in affitto. 

Alcuni regolamenti condominiali possono prevedere regole su:

  • accesso e transito negli spazi comuni: È possibile stabilire orari specifici per l'accesso degli animali domestici in apposite aree del condominio;
  • comportamento degli animali nelle aree comuni: Il proprietario dell'animale deve garantire l'adozione di misure per prevenire disturbi o situazioni che possano causare disagio agli altri condomini.

Esistono eccezioni alla normativa generale?

In sostanza, il condominio può adottare regole che influenzano la gestione degli animali nelle parti comuni dell'edificio, ma non può imporre restrizioni sulla detenzione di cani o gatti negli appartamenti, a meno che non sia esplicitamente vietato nel contratto di locazione o, in casi rari, con il voto unanime di tutti i condomini.

I casi rari si verificano perché, nelle assemblee condominiali, anche l'affittuario detentore dell'animale è invitato a votare, il che rende difficile raggiungere il quorum per l'approvazione unanime.

Inoltre, come riportato su Money.it, questo aspetto è stato chiarito dal Tribunale di Cagliari con l'ordinanza n. 7170/2014, che ha confermato la nullità di alcuni divieti nei regolamenti condominiali, anche se approvati con il voto unanime. Pertanto, tali divieti devono essere interpretati alla luce delle normative attuali.

In sintesi: diritti e doveri per chi affitta con animali domestici

•    Se il contratto non vieta esplicitamente la presenza di animali, l’inquilino può detenerli.
•    Il proprietario non può modificare il contratto durante la locazione, ma può inserire un divieto al momento del rinnovo.
•    Il regolamento condominiale non può vietare la presenza di animali domestici, a meno che non vi sia unanimità tra i condomini.
•    Il proprietario di un animale deve evitare disturbi ai vicini, mantenere puliti gli spazi comuni e prevenire danni all’immobile.

 

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Antonella Tortora
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