13 Mar, 2025 - 11:45

Cosa ha detto Luciana Littizzetto sull’Esercito Italiano e perché per molti dovrebbe scusarsi

Cosa ha detto Luciana Littizzetto sull’Esercito Italiano e perché per molti dovrebbe scusarsi

Luciana Littizzetto offende l’esercito italiano, affermando che gli italiani non sono capaci di fare la guerra e scoppia la polemica con i patrioti di Fratelli d’Italia e Lega. 

Nella sua ‘letterina’ a “Che Tempo che fa”, la trasmissione condotta da Fabio Fazio sul Nove, la conduttrice e comica piemontese ha affrontato il tema del momento, ovvero, il ReArm Europe, il piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dei 27 stati europei. Si è rivolta direttamente a Ursula von der Leyen, ma non ha lesinato frecciatine al centrodestra, tirando in ballo anche il vicepremier Matteo Salvini e il generale ed europarlamentare italiano Roberto Vannacci.

A far discutere, tuttavia, sono state le parole che ha riservato all’esercito italiano. 

Parole che in molti hanno giudicato offensive, tra cui il colonnello Gianfranco Paglia, che nel 1993 perse l’uso di una gamba durante l’operazione di pace a Mogadiscio. Il Colonnello Paglia ha sottolineato come ci siano limiti che non andrebbero oltrepassati.
In molti pensano che Luciana Littizzetto dovrebbe scusarsi, ma quand’è che la satira sconfina in offesa, o, in questo caso in vilipendio?

Cosa ha detto Luciana Littizzetto sull’Esercito italiano?

Nella sua letterina a “Che tempo che fa”, Luciana Littizzetto si è rivolta direttamente alla presidente Ursula von der Leyen per ‘dissuaderla’ dall’idea di armare l’Europa per una possibile guerra.

Il tema è quello del ReArm Eu, che è stato votato all’Europarlamento ieri, e nel suo monologo l’artista piemontese ha tirato in ballo anche l’esercito italiano, evidenziando come ‘storicamente’ noi italiani non ci saremmo mai contraddistinti per le nostre capacità militari.

virgolette
“Noi italiani non siamo capace di fare la guerra, facciamo cagarissimo. Non siamo come Macron che ha già detto tranquilli la bomba atomica la porto io. Se sfogli i libri di storia sono più le volte che abbiamo perso di quelle che abbiamo vinto.”

Ha detto Littizzetto, che poi ha continuato:

virgolette
“Se c’è da organizzare il torneo di calcetto in caserma, volentieri, ma sull’esercito lasciaci perdere. In Italia non abbiamo più neanche la leva obbligatoria.”

Un sarcasmo che non ha fatto sorridere proprio tutti, anzi che in molti hanno trovato irriverente e offensivo verso gli uomini e le donne in divisa.

Il colonnello Gianfranco Paglia: “Inchinarsi a chi indossa con onore l’Uniforme”

Il sarcasmo della Littizzetto non è piaciuto soprattutto ai nostri militari e, sulla vicenda è intervenuto il colonnello dei Paracadutisti Gianfranco Paglia, insignito dal Quirinale della Medaglia d’oro al Valore Militare, una delle più alte onorificenze della Repubblica. Nel 1993 rimase gravemente ferito durante un’operazione umanitaria della Nato a Mogadiscio.

virgolette
“Rispetto la signora Luciana Littizzetto come donna e come artista. Ammiro la sua sottile ironia ed il fine sarcasmo. Ma credo che esiste un limite che non dovrebbe essere sconfinato e che di fronte a Donne ed Uomini, che con onore indossano l’Uniforme, bisogna solo inchinarsi”.

Ha dichiarato Paglia.

Ma le parole di Littizzetto non sono piaciute neanche nel centrodestra e immediata è arrivata la replica di Fratelli d’Italia e Lega.

virgolette
“Esiste un limite che non dovrebbe essere sconfinato. Di fronte a donne e uomini, che con onore indossano l’Uniforme, bisogna solo inchinarsi”. La lezione del Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, a Luciana Littizzetto.

Scrive il partito di Giorgia Meloni in un post su X.
Il senatore della Lega Marco Dreosto commenta così le parole sull’esercito:

virgolette
“A me la Littizzetto non ha mai fatto ridere.”

Littizzetto dovrebbe scusarsi? Il confine tra satira e vilipendio

Nel suo monologo Luciana Littizzetto ironizza sulla proposta di armare l’Europa rivolgendosi sarcasticamente alla presidente Ursula von der Leyen. Le sue battute sull’esercito italiano sarebbero da includersi nella sfera della satira, poiché non miravano a denigrare i membri delle forze armate, ma a stimolare una riflessione sull’efficacia della militarizzazione europea.

La satira, come forma di espressione, si distingue dal vilipendio, che è un'offesa gratuita e diretta e in Italia è un reato, quando è rivolta alla Repubblica, alla sua bandiera, o alle istituzioni.

Tuttavia, l'ironia di Littizzetto potrebbe risultare offensiva per chi nutre un forte rispetto per l'esercito. La questione, quindi, è molto più delicata, perché coinvolge un argomento, come la forza militare e la difesa nazionale, che tocca la sensibilità di molte persone.

Polemica Littizzetto esercito in cinque punti:

  1. Le dichiarazioni di Luciana Littizzetto: Durante il suo monologo a Che Tempo che Fa, Littizzetto ha ironizzato sull'esercito italiano, affermando che storicamente gli italiani non sono capaci di fare la guerra e che l'Italia non ha mai eccelso nelle operazioni militari. Ha anche scherzato sul fatto che, se si trattasse di organizzare un torneo di calcetto in caserma, sarebbe un'ottima scelta, ma sull'esercito, meglio lasciar perdere.
  2. La polemica con i militari: Le sue parole sono state ritenute offensive da molti, tra cui il colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare, che ha espresso disappunto, sottolineando che ci sono limiti che non dovrebbero essere oltrepassati quando si parla degli uomini e delle donne in divisa.
  3. Reazioni politiche: I partiti di centrodestra, come Fratelli d’Italia e Lega, hanno criticato le dichiarazioni di Littizzetto. In particolare, il senatore della Lega, Marco, ha dichiarato di non aver mai trovato divertente la comica, mentre Fratelli d'Italia ha ribadito l'importanza di rispettare chi indossa l'uniforme.
  4. La distinzione tra satira e vilipendio: Sebbene le parole di Littizzetto possano sembrare un attacco, esse rientrano nell'ambito della satira, poiché erano dirette a suscitare riflessioni, ma non miravano a denigrare le forze armate. La satira è distinta dal vilipendio, che è un'offesa diretta e gratuita.
  5. Il dibattito sul rispetto per l'esercito: La questione solleva un dibattito più ampio sul rispetto verso le forze armate e il limite della satira. Molti ritengono che Littizzetto avrebbe dovuto essere più rispettosa nei confronti dei militari, soprattutto considerando la delicatezza dell'argomento riguardante la difesa nazionale.

 

AUTORE
foto autore
Maria Rita Esposito
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE