Luciana Littizzetto offende l’esercito italiano, affermando che gli italiani non sono capaci di fare la guerra e scoppia la polemica con i patrioti di Fratelli d’Italia e Lega.
Nella sua ‘letterina’ a “Che Tempo che fa”, la trasmissione condotta da Fabio Fazio sul Nove, la conduttrice e comica piemontese ha affrontato il tema del momento, ovvero, il ReArm Europe, il piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dei 27 stati europei. Si è rivolta direttamente a Ursula von der Leyen, ma non ha lesinato frecciatine al centrodestra, tirando in ballo anche il vicepremier Matteo Salvini e il generale ed europarlamentare italiano Roberto Vannacci.
A far discutere, tuttavia, sono state le parole che ha riservato all’esercito italiano.
Parole che in molti hanno giudicato offensive, tra cui il colonnello Gianfranco Paglia, che nel 1993 perse l’uso di una gamba durante l’operazione di pace a Mogadiscio. Il Colonnello Paglia ha sottolineato come ci siano limiti che non andrebbero oltrepassati.
In molti pensano che Luciana Littizzetto dovrebbe scusarsi, ma quand’è che la satira sconfina in offesa, o, in questo caso in vilipendio?
Nella sua letterina a “Che tempo che fa”, Luciana Littizzetto si è rivolta direttamente alla presidente Ursula von der Leyen per ‘dissuaderla’ dall’idea di armare l’Europa per una possibile guerra.
Il tema è quello del ReArm Eu, che è stato votato all’Europarlamento ieri, e nel suo monologo l’artista piemontese ha tirato in ballo anche l’esercito italiano, evidenziando come ‘storicamente’ noi italiani non ci saremmo mai contraddistinti per le nostre capacità militari.
Ha detto Littizzetto, che poi ha continuato:
Un sarcasmo che non ha fatto sorridere proprio tutti, anzi che in molti hanno trovato irriverente e offensivo verso gli uomini e le donne in divisa.
Il sarcasmo della Littizzetto non è piaciuto soprattutto ai nostri militari e, sulla vicenda è intervenuto il colonnello dei Paracadutisti Gianfranco Paglia, insignito dal Quirinale della Medaglia d’oro al Valore Militare, una delle più alte onorificenze della Repubblica. Nel 1993 rimase gravemente ferito durante un’operazione umanitaria della Nato a Mogadiscio.
Ha dichiarato Paglia.
Ma le parole di Littizzetto non sono piaciute neanche nel centrodestra e immediata è arrivata la replica di Fratelli d’Italia e Lega.
“Esiste un limite che non dovrebbe essere sconfinato. Di fronte a donne e uomini, che con onore indossano l’Uniforme, bisogna solo inchinarsi”.
— Fratelli d'Italia ???????? (@FratellidItalia) March 12, 2025
La lezione del Tenente Colonello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, a Luciana Littizzetto. pic.twitter.com/itKZzqU1Xw
Scrive il partito di Giorgia Meloni in un post su X.
Il senatore della Lega Marco Dreosto commenta così le parole sull’esercito:
Nel suo monologo Luciana Littizzetto ironizza sulla proposta di armare l’Europa rivolgendosi sarcasticamente alla presidente Ursula von der Leyen. Le sue battute sull’esercito italiano sarebbero da includersi nella sfera della satira, poiché non miravano a denigrare i membri delle forze armate, ma a stimolare una riflessione sull’efficacia della militarizzazione europea.
La satira, come forma di espressione, si distingue dal vilipendio, che è un'offesa gratuita e diretta e in Italia è un reato, quando è rivolta alla Repubblica, alla sua bandiera, o alle istituzioni.
Tuttavia, l'ironia di Littizzetto potrebbe risultare offensiva per chi nutre un forte rispetto per l'esercito. La questione, quindi, è molto più delicata, perché coinvolge un argomento, come la forza militare e la difesa nazionale, che tocca la sensibilità di molte persone.