Biancaneve deve ancora uscire nelle sale, ma ha già acceso il dibattito tra pubblico e critica.
Diretto da Tarsem Singh, il film si distingue per il suo approccio moderno e inclusivo.
Alcuni apprezzano la reinterpretazione dei personaggi e l'attenzione ai temi contemporanei, mentre altri criticano le modifiche alla trama originale e l'assenza di elementi iconici come il principe.
Scendiamo nei dettagli delle critiche e delle polemiche.
Il nuovo live-action di Biancaneve targato Disney sta per arrivare nei cinema il 20 Marzo, ma è già oggetto di accese discussioni.
A differenza delle solite première spettacolari, la Disney questa volta ha scelto di ridimensionare l’evento di lancio a Los Angeles, soprattutto a causa del clima di controversie che ha accompagnato la produzione fin dall’inizio.
Dalla scelta della protagonista alla rivisitazione dei sette nani, fino alla narrazione più moderna e indipendente, questa nuova versione di Biancaneve sta dividendo il pubblico tra chi la considera un aggiornamento necessario e chi, invece, teme uno stravolgimento dell’originale.
Guarda il trailer:
Uno dei punti più controversi riguarda la scelta di Rachel Zegler, attrice di origini latine, per interpretare Biancaneve. Il personaggio classico, nell’immaginario collettivo, è una giovane dalla pelle bianca come la neve, con capelli neri e labbra rosse, una descrizione che affonda le sue radici nella fiaba tradizionale europea.
Alcuni fan ritengono che scegliere un'attrice con un aspetto così diverso da quello originale sia una forzatura, che snatura l’iconografia del personaggio.
Dall’altro lato, i sostenitori della scelta sostengono che la razza di Biancaneve non è fondamentale per la trama, che invece parla di gentilezza, coraggio e bellezza interiore.
Per loro, aggiornare un personaggio per renderlo più rappresentativo, non altera la magia insita nella fiaba.
Un altro cambiamento che ha deluso molti riguarda i sette nani, che nel film originale erano piccoli, buffi e con personalità ben definite. Nel nuovo film, invece, sono attori diversa statura ed etnia.
La Disney ha giustificato questa scelta con la volontà di evitare stereotipi sulle persone affette da nanismo, ma non tutti hanno accolto bene la decisione. Alcuni attori affetti da nanismo, come Peter Dinklage (Il Trono di Spade), hanno applaudito la scelta di abbandonare l’immagine "datata" dei nani della fiaba.
Altri, invece, sostengono che questa decisione elimini opportunità di lavoro per attori affetti da nanismo, che già faticano a trovare ruoli adatti a loro.
La nuova Biancaneve, inoltre, non sarà più una principessa in pericolo che aspetta di essere salvata dal Principe Azzurro, ma una donna forte e indipendente.
Rachel Zegler ha dichiarato che nel nuovo film Biancaneve avrà un ruolo più attivo. Non penserà all'amore, ma alla crescita personale e al suo destino.
Per alcuni, questo aggiornamento è un passo avanti: le principesse come eroine della loro storia.
Per altri, invece, questa modifica cambia troppo l’essenza del personaggio e toglie parte del fascino della fiaba originale. C’è chi sostiene che Biancaneve non ha mai avuto bisogno di essere trasformata in una guerriera per essere un buon esempio: la sua dolcezza, gentilezza e capacità di perdonare sono già valori importanti da trasmettere.
Alcuni spettatori pensano che questi cambiamenti sacrifichino l’essenza delle storie classiche, solo per adattarle a un’agenda moderna a tutti i costi. Altri, invece, ritengono che la Disney stia andando verso la direzione giusta.
Il rischio, però, è la perdita dei fan che amano le versioni classiche delle fiabe.
Resta da vedere se il film sarà un successo o meno. Alcuni remake Disney, come Il Re Leone o Aladdin, hanno incassato miliardi nonostante le critiche iniziali. Altri, come Dumbo o Mulan, hanno deluso al botteghino.
Il vero giudice sarà il pubblico: accetterà questa nuova Biancaneve o preferirà restare legato alla versione classica?