C'era una volta una delle fiabe più conosciute al mondo. E c'è un tempo in cui i remake e i live-action sono all'ordine del giorno, soprattutto in casa Disney. L'eroina del nuovo film in arrivo mette in risalto pensieri, abitudini e valori ben lontani sia dalla fiaba dei fratelli Grimm, sia dall'originale Biancaneve e i sette nani del 1937.
Il 20 marzo 2025 uscirà nelle sale italiane il live-action con Rachel Zegler e Gal Gadot, rispettivamente nei panni della principessa e della regina cattiva.
E mentre la Disney aspetta, ormai come sempre, una risposta alle sue "operazioni nostalgia" da parte del pubblico, non si possono non mettere in evidenza le differenze con l'originale.
Perché diciamocelo: ogni volta che esce uno di questi film è sempre la stessa storia. I fan vorrebbero un remake praticamente identico al classico o niente proprio.
La Disney è testarda, sperimenta, rischia e questa volta lo fa con delle differenze evidenti nelle rappresentazioni, più che nella trama.
Ecco l'ultimo trailer del film:
Ogni cambiamento è una polemica, quando si tratta di film importanti come quello di Biancaneve e i sette nani del 1937. Si parte dalle scelte di cast e poi si arriva al valore che hanno nella storia alcuni personaggi principali.
Rachel Zegler, l'attrice che interpreta la protagonista è nata nel New Jersey, ma ha la madre colombiana. Biancaneve latina? Apriti cielo. In molti hanno gridato allo scandalo partendo dal nome della principessa ed evidenziando quanto fosse sbagliato scegliere un'eroina con un diverso colore della pelle.
Il principe che non salva nessuno è l'altra grande differenza svelata dall'attrice a Variety nel 2023. Secondo Zegler, infatti, l'idea che la principessa debba essere aiutata dal principe è ormai superata.
Questa Biancaneve non sogna il vero amore, sogna di essere una leader. Zegler attira verso di sé altre polemiche quando dichiara che "Il principe perseguita Biancaneve" e la bacia "senza consenso" nel film d'animazione.
Una chiave di lettura senz'altro eccessiva, data fuori dal contesto della fiaba e che non tiene conto di tutti i riti storici in cui il bacio sulle labbra al defunto è sempre stato considerato una pratica funeraria di tutto rispetto.
Biancaneve, 1937 pic.twitter.com/sYU2fbwlA0
— Giulia Vermiglia (@GVermiglia) September 8, 2023
Insomma, aspettiamoci per il principe azzurro un ruolo sostanzialmente diverso.
E poi c'è l'altro grande dilemma: nani sì? Nani no? Bho. Ancora non si è capito se i nani che compaiono nel trailer possano definirsi tali. Nel 2022 Peter Dinklage (l'attore di Game of Thrones, per intenderci) si è scagliato con la rappresentazione stereotipata dei sette nani del film del 1937, invitando la Disney a provvedere, se tanto ha voluto "rinnovare" e castare Zegler per la parte principale.
La casa di Topolino, decisamente preoccupata da eventuali accuse di discriminazione, inizialmente ha pensato di sostituire i nani con "creature magiche". Poi ha fatto dietrofront: nel trailer compaiono sette figure umanoidi in CGI, anche se nessuno li chiama "nani". Insomma, ci sono, ma non ci sono. Anche in questo caso, però, la Disney ha assicurato di aver consultato approfonditamente membri della comunità del nanismo. Quindi dovremmo vedere dei "nani" forse più intelligenti, meno buffi, grotteschi e meno stereotipati.
E da qui, la differenza che subito si nota: quella del titolo. Il classico del 1937 si chiamava, infatti Biancaneve e i sette nani. Adesso è solo Biancaneve.
Le musiche sono iconiche e il live-action manterrà diverse canzoni originali, ma introdurrà anche nuovi brani scritti dal duo Pasek & Paul (quelli che hanno vinto l'Oscar con La La Land).
Davanti al fiume di critiche, l'attrice del film ha dichiarato di essere molto felice di far parte di un progetto così discusso e che susciti tante emozioni, accettando che non si può piacere a tutti. Inoltre, ha affermato che l'odio e i commenti ricevuti, così come le critiche meno aspre, sono evidentemente frutto di tanto attaccamento da parte dei fan all' originale e che riconosce come si tratti di un'opera molto importante.
Poi, ad agosto 2024 esce il primo trailer, e magicamente la maggioranza delle scene presentate sono uguali a quelle del 1937. Le sequenze della regina con lo specchio, la mela avvelenata, la fuga nel bosco e la fila indiana dei nani di ritorno dal lavoro sembrano identiche all'originale.
Rivediamolo qui di seguito:
Guarda caso, la Disney ha deciso di mostrare proprio i momenti più fedeli al film d'animazione, quasi a voler rassicurare i nostalgici: "tranquilli, la storia è quella!". E in effetti lo è. A cambiare sono le rappresentazioni, l'approccio pure, ma la favola di fondo resta la stessa.
Magari non è il film che tutti avrebbero voluto, magari certe scelte non sembrano proprio il massimo, ma forse è il caso di guardare e giudicare dopo, senza aspettarsi più una versione identica al passato (perché mai sarà così).
E chissà, ci si augura che la Disney torni a fare ciò che le riusciva meglio: prendere storie già esistenti e riscriverle con una buona dose magia, senza dover per forza fare la "copia di se stessa" per accontentare i fan.