Chi è obbligato a dichiarare le criptovalute nel modello 730/2025? Con l’aumento dell’interesse per le monete digitali, molti contribuenti si pongono questa domanda. La risposta è semplice: se hai guadagnato o semplicemente detenuto criptovalute, sei obbligato a dichiararle nel Modello 730/2025. Come riportato da Fiscooggi.it, la normativa fiscale sulla tassazione delle criptovalute è stata aggiornata dalla Legge n. 197/2022 e successivamente modificata dalla Legge n. 207/2024. Analizziamo le principali novità per evitare sanzioni fiscali e garantire una corretta dichiarazione delle criptoattività.
A partire da quest’anno, la normativa fiscale prevede una tassazione del 26% sulle plusvalenze derivanti dalla vendita o dallo scambio di criptovalute. Dal 2026, questa tassazione subirà un incremento al 33%. Inoltre, non sarà più riconosciuta l’esenzione per importi inferiori a 2.000 euro.
L'Agenzia delle Entrate ricorda che le criptovalute vanno dichiarate nella dichiarazione dei redditi, sia nel modello 730 che nel modello Redditi. La dichiarazione è obbligatoria anche in assenza di ricavi o profitti.
Il crescente interesse per le monete digitali ha spinto il legislatore a introdurre regole specifiche per garantire una corretta dichiarazione nel modello dei redditi.
Di conseguenza, l'omessa dichiarazione o la sua errata compilazione comportano l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge.
È dunque fondamentale comprendere dove e come inserire correttamente i dati relativi alle criptovalute nel modello 730/2025.
L’Agenzia delle Entrate ha previsto l'inserimento delle criptovalute in due diverse sezioni del modello 730/2025. I dati devono essere riportati nei seguenti quadri:
Nel Quadro T, il contribuente inserisce i riferimenti relativi alle plusvalenze derivanti da investimenti finanziari, incluse quelle delle criptovalute. Come spiegato da Informazionefiscale.it, nella Sezione II vanno riportate le plusvalenze sulle criptoattività.
Pertanto, se la vendita delle criptovalute ha prodotto un profitto, è importante dichiarare:
Il Quadro W è utilizzato per calcolare le imposte patrimoniali e monitorare gli investimenti all’estero.
I contribuenti che detengono criptovalute devono compilare questa sezione se possiedono criptoattività attraverso:
I contribuenti che compilano il Quadro W devono effettuare il versamento di:
Il Quadro W è dedicato all'analisi degli investimenti in criptoattività.
Per una corretta compilazione, è necessario prestare attenzione alla struttura delle colonne:
Per calcolare le plusvalenze sulle criptovalute, bisogna fare la differenza tra il prezzo di vendita (o di scambio) e il costo di acquisto delle stesse. Se le criptovalute sono state acquistate a prezzi diversi nel tempo, si applica il criterio LIFO (Ultimo Entrato, Primo Uscito), previsto dall'articolo 68, comma 9-bis del TUIR.
A partire dal 2025, sono state introdotte alcune novità. In particolare, si potrà scegliere di calcolare la plusvalenza basandosi sul valore delle criptovalute al 1° gennaio 2025.
In questo caso, sarà possibile usufruire di un'imposta sostitutiva ridotta del 18%, a condizione che il versamento venga effettuato entro il 30 novembre 2025.
Secondo quanto stabilito dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare 30/E/2023 sulla fiscalità delle criptoattività, queste devono essere dichiarate nel Quadro RW del modello Redditi.
L’obbligo riguarda sia il proprietario delle criptovalute che il titolare effettivo dell'investimento, secondo le norme legislative previste dalla normativa antiriciclaggio.