Il futuro della panchina della Juventus è ancora tutto da scrivere, con un Thiago Motta in bilico e in cerca di un riscatto dopo la batosta subita recentemente contro l'Atalanta. Il tecnico bianconero è rimasto in sella nonostante il duro poker incassato all'Allianz Stadium, che poteva anche costargli la panchina. Motta e la Juventus però vorranno rifarsi già nel prossimo match di campionato, in programma domenica 16 marzo in casa della Fiorentina.
La sfida con i viola sarà fondamentale per la Vecchia Signora, che da qui alla fine del campionato proverà a tenersi stretto il quarto posto e centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Ma non è detto che Thiago Motta rimanga sulla panchina della Juventus, nonostante un contratto valido fino al 30 giugno 2027. La situazione di casa Juve è stata commentata anche da Angelo Di Livio, ex calciatore bianconero che ha lanciato un nome importante per la panchina della Juventus.
Di Livio è intervenuto nel corso della trasmissione Fuoriclasse, in onda su Radio Cusano Campus. L'ex calciatore è stato uno degli ospiti d'eccezione della puntata condotta da Emanuele Martinelli e Sandro Sabatini, che si sono chiaramente soffermati anche sulle dinamiche correlate alla Juventus.
Di Livio ha fatto un nome completamente nuovo: quello di Roberto Mancini. L'ex calciatore infatti non è convinto dall'ipotesi di un traghettatore da prendere a stagione in corso al posto di Thiago Motta. Di Livio infatti predilige un allenatore esperto, che possa dare una scossa alla Juventus fin da subito e che sia in grado di lasciare un'impronta anche in questo ultimo scorcio di stagione.
Un identikit che combacia alla perfezione con Roberto Mancini, tecnico libero dopo la fine dell'esperienza da CT dell'Arabia Saudita. Di Livio apprezza particolarmente le doti dell'ex commissario tecnico dell'Italia, che l'ha già allenato ai tempi della Fiorentina nei primi anni Duemila. Quella in Toscana fu un'esperienza soddisfacente per Mancini, che riuscì a vincere la Coppa Italia 2000-2001.
Di Livio chiaramente è consapevole del fatto che molti allenatori, come ad esempio Igor Tudor, siano stati accostati alla Juventus negli ultimi tempi. Ma dal suo punto di vista, Mancini sarebbe l'allenatore perfetto per far ripartire al meglio la Vecchia Signora. L'opzione convince lo stesso Sandro Sabatini, convinto dall'ultima idea di Di Livio.
La Juventus chiaramente non sarebbe il primo club che Mancini guiderebbe in Serie A. Il tecnico di Jesi cominciò la propria carriera tra le fila della Lazio, dove nella stagione 2000-2001 ricoprì il ruole di vice di Sven-Goran Eriksson. Mancini ad inizio 2001 passò alla Fiorentina, che in pochi mesi condusse fino alla vittoria della già citata Coppa Italia.
Il tecnico nel gennaio 2002 decise di dimettersi, ripartendo nell'estate dello stesso anno proprio dalla Lazio. Mancini rimase nella Capitale per un biennio, conquistando un quarto e un sesto posto in campionato ma soprattutto vincendo un'altra Coppa Italia nel 2004.
Alla fine di quell'esperienza l'allenatore marchigiano scelse il progetto dell'Inter, vincendo un'altra Coppa Italia nel 2005 e ottenendo un buon terzo posto. Mancini nei tre anni successivi riuscì a vincere sempre lo Scudetto, mettendo in bacheca anche un'altra Coppa Italia (2006) e due Supercoppe Italiane (2006-2007).
Indimenticabile l'esperienza alla guida dell'Italia, che Mancini nell'estate 2021 condusse alla vittoria di Euro 2020. Il tecnico di Jesi ha collezionato 61 presenze con gli azzurri, che ha guidato nel quinquennio 2018-2023: 37 vittorie, 15 pareggi e 9 sconfitte per Mancini, terzo CT più presente nella storia della Nazionale dopo Enzo Bearzot (88) e Vittorio Pozzo (95).