Paradis City è una delle serie più seguite su Prime Video, e la sua conclusione carica di tensione è degna di tutta l'azione che ci regala.
Ambientata in un futuro distopico, racconta la storia di Emir, un ex lottatore di MMA, e Fredrika, un'agente di polizia.
Insieme dovranno cercare di salvare la Ministra degli Interni rapita e portata in una zona pericolosa e senza leggi. Tra tradimenti, alleanze inaspettate e segreti svelati, è una ferie imperdibile.
"Paradis City" è una serie distopica imperdibile perché offre una prospettiva unica sulla società svedese.
Parla di emarginazione sociale, di criminalità organizzata e di dinamiche politiche in un contesto distopico.
La trama e avvincente e claustrofobica, i personaggi sono complessi ma verosimili, e la rappresentazione visiva è molto accurata.
Tutto questo rende questa serie un must-watch per gli appassionati del genere thriller, ambientato in un futuro oscuro.
Non mancano suspense e colpi di scena. Che dire della performance dei protagonisti? Superlativa! Julia Ragnarsson e Alexander Abdallah riescono a farci empatizzare con i personaggi, rendendo la visione ancora più coinvolgente.
Se ami l'azione, il dramma, ma anche una morale basata sulla riflessione sociale, non puoi perderti assolutamente questa serie assolutamente stimolante.
Guarda il trailer:
"Paradis City" è una nuova serie thriller svedese in sei episodi, basata sul romanzo omonimo di Jens Lapidus, celebre autore noto per opere come "Easy Money" (Snabba Cash), adattato con successo per il cinema e la TV.
La serie ha debuttato il 7 marzo 2025 su Prime Video e ha scalato subito la classifica, perché riesce a offrire agli spettatori un'immersione unica in una Svezia distopica dove alcune zone sono isolate e governate da leggi speciali.
La trama si svolge in un futuro prossimo, in cui le aree più vulnerabili della Svezia sono state segregate e sottoposte a normative speciali.
Quando la Ministra degli Interni viene rapita in una di queste zone, la più ampia, Paradis City, l'agente della SÄPO Fredrika, interpretata da Julia Ragnarsson, recluta Emir, un ex combattente di MMA interpretato da Alexander Abdallah, che per evitare di subire l'ergastolo, accetta l'incarico.
Emir dovrà infiltrarsi a Paradis City per trovare e salvare la Ministra, con la promessa di riabbracciare sua figlia in caso di successo e di vedere cancellata la sua pena.
La serie è diretta da Fenar Ahmad ("Darkland") e Alain Darborg ("Red Dot"), con Björn Paqualin ("Occupied") come capo sceneggiatore, affiancato da Oliver Dixon ("The Lawyer") e Michaela Hamilton ("Eagles").
Oltre ai protagonisti, il cast comprende Sverrir Gudnason, Louise Peterhoff, Felica Jankell, Lancelot Ncube, Jessica Liedberg, Khalaf Ayoub, Olivia Chahimi Östmark, Christoffer Aigevi e Ricky Carlson.
Questa serie lancia un messaggio potente. Riesce a mettere in discussione i concetti di sicurezza, controllo statale ed emarginazione sociale.
Cosa succede quando la paura e la politica creano barriere invece di soluzioni? In Paradis City, infatti, il governo ha creato delle zone chiuse, che dovrebbero contenere il crimine, ma invece finiscono per alimentarlo, lasciando i cittadini più vulnerabili in balia di poteri incontrollati.
Questo ci porta alla mente problematiche attuali come la ghettizzazione urbana, le disuguaglianze sociali e il rischio di uno stato sempre più autoritario, a discapito delle libertà fondamentali.
Ma c'è anche un altro messaggio in questa serie: è possibile redimersi.
Emir, ex combattente di MMA con un passato oscuro e condannato all'ergastolo, si ritrova costretto a infiltrarsi in un mondo da cui ha cercato di fuggire.
Decide di farlo perché vuole ardentemente una seconda possibilità, non solo per se stesso ma soprattutto per sua figlia. Questo lo rende un eroe imperfetto, umano, con cui il pubblico riesce facilmente a empatizzare.