Imparare a riconoscere i termini di prescrizione dell'IMU, della TARI e di altri tributi locali è fondamentale per determinare se una pendenza tributaria è ancora da saldare. Non si tratta di una riflessione filosofica, ma di una considerazione pratica che alcuni contribuenti adottano per evitare di pagare. Altri, invece, riescono a individuare debiti che, grazie alla prescrizione, sono ormai estinti. In molti casi, la prescrizione funge da tutela per i contribuenti, che così possono evitare di pagare imposte o tasse, in quanto il diritto alla riscossione è ormai venuto meno. Vediamo insieme quando scattano i termini di prescrizione per l'IMU, la TARI e gli altri tributi locali.
Il calcolo delle imposte parte dai tributi locali, utilizzati per finanziare i servizi dei Comuni. È importante notare che IMU, TARI e altri tributi locali si prescrivono dopo cinque anni.
Il timore di un aumento delle tasse è una preoccupazione comune per molte famiglie, già impegnate a gestire bilanci familiari spesso precari. In questi casi, sarebbe utile poter ricorrere a esenzioni o sconti, ma spesso esistono limiti e condizioni che non permettono a tutti i contribuenti di beneficiare delle agevolazioni.
Come accennato, se un avviso di accertamento viene notificato dal Comune dopo cinque anni senza che siano stati compiuti atti interruttivi della prescrizione, il diritto alla riscossione si estingue e il pagamento non è più dovuto. Tale principio è stato chiarito dalla Suprema Corte con l'ordinanza n. 20956 del 6 agosto 2019, che ha ribadito che il termine di prescrizione per i tributi locali è di cinque anni.
Tra i principali tributi locali, i più conosciuti sono sicuramente l’Imposta Municipale Propria (IMU), la Tassa sui Rifiuti (TARI), la Tassa per l'Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche (TOSAP) e altri tributi minori.
Per quanto riguarda l'IMU, il Dipartimento delle Finanze del MEF, nella sezione dedicata alla disciplina del tributo, chiarisce che l'imposta è dovuta dal proprietario o dal titolare di altri diritti reali (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario in caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing, per il possesso di:
La Tassa sui rifiuti (TARI) è dovuta da tutti coloro che possiedono o detengono, a qualsiasi titolo, immobili, locali e aree produttive che generano rifiuti soggetti al pagamento della tassa.
Come previsto dall'articolo 1, comma 161, della legge n. 296/2006, i Comuni possono notificare gli avvisi di accertamento entro il 31 dicembre del quinto anno successivo al periodo di riferimento del pagamento dell'imposta.
In altre parole, l'avviso di accertamento della TARI, IMU o altri tributi locali può essere notificato entro cinque anni dal periodo di riferimento della prescrizione.
Un aspetto da considerare è la sospensione delle notifiche di accertamento durante il periodo compreso tra l'8 marzo e il 31 maggio 2020. Come riportato su ilsole24ore.com, i termini per attività come liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso da parte degli enti impositori sono stati sospesi. La misura è stata introdotta con l'articolo 67 del decreto-legge n. 18/2020, come parte delle disposizioni emergenziali per contrastare la pandemia di COVID-19.
In particolare, con la Risoluzione n. 6/DF del 15 giugno 2020, il Dipartimento delle Finanze ha sospeso i termini di decadenza della prescrizione.
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 960 del 15 gennaio 2025, ha chiarito l'applicazione della norma in materia di sospensione dei termini di prescrizione e decadenza per i tributi locali, come IMU e TARI.
Durante il periodo di emergenza sanitaria, il governo italiano ha adottato misure straordinarie, tra cui la sospensione delle attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso da parte degli enti impositori, come stabilito dal Decreto Legge n. 18/2020.
In relazione ai termini di prescrizione dei tributi locali, la Corte ha precisato che la sospensione si applica considerando un periodo suppletivo di 85 giorni. Di conseguenza, per i tributi relativi al 2018, la prescrizione, originariamente fissata al 31 dicembre 2023, è stata prorogata a marzo 2024.
Contestualmente, a marzo 2025, andranno in prescrizione i tributi locali relativi al 2019, sempre considerando il termine quinquennale e gli effetti della sospensione legata all’emergenza COVID-19.
Il termine di prescrizione per i tributi locali, come IMU e TARI, segue una tempistica simile a quella di molte altre imposte, ma può variare in base a specifiche circostanze, come atti interruttivi o sospensivi.
Un esempio di sospensione riguarda le misure adottate durante l'emergenza COVID-19, che hanno modificato i termini di decadenza e prescrizione.
Di seguito una tabella con i termini di prescrizione per vari tributi: