In questi giorni si fa un gran parlare di difesa: il "ReArm Europe" vuole rinforzare gli stati europei dalle minacce esterne, il ministro Guido Crosetto contesta le indiscrezioni giornalistiche sull'aumento degli effettivi nell'esercito italiano e in Romania l'Ufficio elettorale ha escluso dalle presidenziali l'esponente di estrema destra Calin Georgescu per possibili legami illeciti con la Russia.
Sono tutti elementi, questi, che hanno anche un impatto in Italia e il leader di Azione Carlo Calenda ne è ben consapevole. Si è schierato a favore del piano proposto da Ursula von der Leyen e teme che attori internazionali con intenzioni maligne creino scompensi e problemi nelle elezioni politiche italiane.
Dai social agli attacchi hacker, le preoccupazioni sono giustificate e Calenda, insieme a Ettore Rosato, Matteo Richetti e Marco Lombardo, ha proposto oggi 10 marzo 2025 alla Camera la proposta di legge per uno "scudo democratico" tutto italiano.
In cosa consiste? Come afferma Lombardo, serve per "istituire un Comitato di analisi per contrastare la disinformazione e garantire la trasparenza dei finanziamenti per contrastare le ingerenze grazie al doppio controllo di Agcom e Dis".
In Italia sembra che tutti abbiano diritto o necessità di uno scudo: i medici contro le aggressioni dei parenti dei pazienti, gli agenti di Polizia contro i manifestanti violenti, gli insegnanti contro alunni o genitori non contenti del loro lavoro. Anche la politica dovrebbe averne uno, a sentire Carlo Calenda: il leader di Azione ha presentato oggi alla Camera una proposta di legge per istituire uno "scudo democratico" che difenda l'Italia dalle ingerenze straniere.
Vigliacchi. Questo è l’amministrazione #Trump, una banda di vigliacchi. pic.twitter.com/mZqjzBRceN
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 7, 2025
Argomento sensibile, questo, alla luce anche di ciò che accade nel resto del mondo. In Romania e in Georgia i partiti più vicini alle posizioni russe vedono contestata la loro legittimità dalle rispettive Corti costituzionali e da scontri di piazza, mentre negli Stati Uniti le dichiarazioni di Elon Musk creano forti dubbi se sia utile affidarsi al suo sistema satellitare Starlink.
Calenda, insieme ai colleghi di partito Marco Lombardo, Ettore Rosato e Matteo Richetti, teme che in Italia si possa presentare una situazione simile. Gli scontri fra politica e magistratura, la contestazione delle sentenze giudiziarie, ma anche la validità dei processi elettorali, sono segnali che la fiducia nelle istituzioni democratiche ha subito fortissimi colpi.
L'astensionismo degli elettori e delle elettrici, poi, si abbina anche ad un'informazione politica che passa molto spesso tramite social e contenuti che ormai vedono l'utilizzo anche dell'intelligenza artificiale. Per scopi benevoli o malevoli? Lo "scudo democratico" di Calenda mira proprio a rendere i cittadini e le cittadine italiani più consapevoli delle manipolazioni esterne che il loro ambiente politico può subire:
I principi generali espressi dai rappresentanti di Azione sono certamente nobili e possono anche rispondere alle ansie che ciascuno di noi può avere nei confronti delle istituzioni politiche. Percepite come lontane e opache, spesso molti chiedono che tante decisioni vengano prese dal basso e a livello orizzontale e non verticale (è un principio che anima anche la riforma dell'autonomia differenziata).
Calenda propone una sinergia fra pubblico e privato e che si attiverebbe, se la sua proposta di legge venisse approvata, in tre step: innanzitutto la creazione di comitati di analisi contro la disinformazione, poi un doppio controllo esercitato da Dis e Agcom e infine un intervento straordinario del Parlamento - con una maggioranza di due terzi - per bloccare il procedimento elettorale.
Il caso Călin #Georgescu e la sua esclusione dalle elezioni presidenziali del 4 maggio 2025 ha acceso un intenso dibattito in Europa. La decisione del BEC (Ufficio Elettorale Centrale rumeno) è stata una scelta necessaria per difendere la stabilità democratica, dopo la scoperta… pic.twitter.com/fovBSX0z5O
— Piercamillo Falasca ???????????????? (@pier_falasca) March 9, 2025
Secondo Lombardo, l'ultimo punto è il risultato ultimo non soltanto di una situazione straordinaria (nel senso che il governo di turno non può bloccare elezioni ad esso non gradite), ma anche con elementi tali da pregiudicare l'integrità e la validità del procedimento elettorale. L'idea dello ‘scudo elettorale’ è già stata presentata al sottosegretario con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano, ma l'auspicio di Calenda è che si possa avviare al più presto un dibattito parlamentare:
Il riferimento ai servizi non è casuale, considerato che la società di sicurezza e investigazioni Equalize ha illegalmente acquisito informazioni riservate su circa 800.000 persone, tra cui figure politiche e celebrità, ottenendo l'accesso abusivamente a banche dati delle forze dell'ordine. Questo è uno degli ultimi casi in cui alcuni si preoccupano anche di possibili deviazioni delle agenzie italiane di spionaggio, che metterebbero al primo posto i propri guadagni e non la difesa della sicurezza nazionale.
???????? Respinta in Romania la candidatura di Călin Georgescu.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 9, 2025
Un euro-golpe in stile sovietico.
Prima annullano - a urne aperte - le elezioni che stava vincendo, poi lo arrestano, poi addirittura lo escludono dalle elezioni per paura che vinca. Altro che “riarmare l’Europa”, qui…
Con ogni probabilità, l'idea di uno "scudo democratico" potrebbe risultare indigesta ad alcuni partiti italiani. La Lega ad esempio, che da anni lamenta che i regolamenti europei creino danni alle aziende italiane e agli stessi governi, costretti a dolorosi piani di tagli per rispettare i regolamenti sul debito pubblico.
Matteo Salvini ritiene, a titolo di esempio, che è l'Unione Europea a realizzare ingerenze indebite nei processi elettorali dei singoli paesi. Come accennato, in Romania Georgescu è stato escluso dalle elezioni presidenziali probabilmente per finanziamenti illeciti e legami con esponenti filorussi. Le proteste di piazza sono per Salvini l'esempio migliore che le istituzioni europee hanno paura di quei candidati che ne propongono una riforma complessiva e profonda, mettendo così a tacere le aspirazioni popolari.
Lo "scudo democratico" di Calenda - Carlo Calenda e altri esponenti di Azione hanno presentato alla Camera una proposta di legge per contrastare le interferenze straniere nei processi democratici italiani. La norma prevede la creazione di un comitato di analisi per la disinformazione, il controllo di Agcom e Dis sui finanziamenti politici e un intervento straordinario del Parlamento per bloccare elezioni compromesse.
Scenario internazionale e preoccupazioni - In Romania e Georgia, partiti filorussi subiscono pressioni legali e politiche, mentre negli USA le dichiarazioni di Elon Musk sollevano dubbi sulla sicurezza dei sistemi di comunicazione. Calenda teme che anche l'Italia possa essere vittima di manipolazioni tramite social e intelligenza artificiale, minando la fiducia nelle istituzioni.
Contrasti politici e reazioni - L'iniziativa ha già aperto un dibattito politico: mentre Azione chiede una calendarizzazione urgente della proposta, Matteo Salvini accusa l'UE di interferire nei processi elettorali nazionali, citando il caso dell'esclusione del candidato filorusso Calin Georgescu dalle elezioni presidenziali in Romania.