Ma davvero, come stanno sostenendo, scandalizzati, la stampa di destra, Giorgia Meloni, il suo vice Matteo Salvini e altri esponenti del governo, la magistratura sta costringendo lo Stato italiano a risarcire profumatamente i "clandestini" della nave Diciotti?
E insomma: sembra proprio che dalle parti di Palazzo Chigi si stia ingigantendo un'ordinanza emessa giovedì dalla Cassazione, a proposito di (presunti) mega-risarcimenti che lo Stato sarà costretto a dare ai "clandestini". Il vicepremier Matteo Salvini, ad esempio, l'ha messa così
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale. In sostanza, per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante
E insomma: a questo punto, tutti sono portati a credere che lo Stato dovrà scucire milioni e milioni di euro. Invece, dato che, come diceva Totò, è la somma che fa il totale, le cose stanno in maniera molto diversa.
Come sono andate le cose e quanto davvero si potrebbe pagare
La vicenda è quella del 2018, governo Conte I in carica, della nave militare Diciotti che soccorre a mare 190 migranti dopo che Malta si era rifiutata di farlo.
Salvini, all'epoca ministro dell'Interno, fa sbarcare malati e minori, ma autorizza lo sbarco degli altri solo dieci giorni più tardi. Il leader della Lega viene anche indagato per sequestro di persona, ma il Senato nega l'autorizzazione a procedere: quello del governo giallo-verde è considerato un atto politico, perciò insindacabile.
Fatto sta che 40 eritrei fanno causa civile allo Stato. Ma prima il Tribunale nel 2019 e poi la Corte d'Appello nel 2024 dà loro torto. A quel punto, solo uno di essi continua la battaglia legale e si rivolge alla Cassazione. La quale, giovedì scorso, gli ha dato ragione con un'ordinanza che ha annullato la sentenza d'Appello e ha restituito gli atti alla Corte di secondo grado per una nuova, eventuale sentenza che potrà arrivare solo se da qui a sei mesi il ricorrente riassumerà il giudizio per un risarcimento che ha quantificato in 160 euro al giorno.
Se lo farà e la Corte seguirà la Cassazione dandogli ragione, avrà 1600 euro più le spese legali.
A questa cifra, quindi, si fermerebbe l'esborso dello Stato perché nessuno degli altri migranti che furono salvati dalla Diciotti potrà reclamare lo stesso diritto in quanto sono trascorsi più di 5 anni dai fatti in oggetto ed è scattata la prescrizione.
Quindi, se gli italiani, in maniera "frustrante", non avranno qualche servizio, come fatto capire da Giorgia Meloni, non sarà certo per 1600 euro in meno nella disponibilità dello Stato.