Si chiama "L'ultimo giorno di patriarcato" ed è uscito proprio l'8 marzo, giorno della festa delle Donne.
Tra ironia tagliente e canzone d’autore, Checco Zalone nel suo nuovo brano propone una formula sonora che mescola sceneggiata e critica sociale. Il videoclip racconta la storia di un marito che, in seguito a un decreto che sancisce la "Fine del Patriarcato" dall’oggi al domani, decide di abbracciare la parità di genere. Tra fornelli, cucito e pulizie domestiche, si adatta con zelo al nuovo corso. Al suo fianco, nei panni della moglie finalmente "liberata", l’attrice Vanessa Scalera, che Zalone è riuscito a coinvolgere nonostante i suoi numerosi impegni tra cinema e TV.
Famme l'ultimo caffè,
fallo come piace a me.
Chillu che se porta a letto,
a un marito per rispetto,
stira l'ultima camicia,
che lu cuore assai mi brucia, già mi sento soffocato. È l'ultimo giorno...
...de patriarcato.
E va bene, amore mio, a lasagna faccio io, ma verrà tutto bruciato e già lo so, rimpiangerai.
O patriarcato!
Mo che faccio è lavatrici, già lo saccio che mi dici,
bianco e nero, un po' bucato, int'u culu ammemmata, era meglio patriarcato.
Patriarcato.
Ma per amore lavo e stiro ad ogni ora, per amore butto pure a spazzatura, io per amore faccio tutto ciò che è contro natura.
Tutti i giorni apericena
C'ha commare a Filumena
Vuoi fare un shopping cu Concetta
E un cucchione a casa stretta?
Scegli tu la trasmissione
Scegli pure la posizione
Mo che altro minchia vuoi?
(voglio u toy boy
e che cazz è u toy boy)
E va bene amore mio, a lasagna faccio io,
com'è bello a fare l'ommo emanciapato,
com'è bello a fa' un gonnuto.
Tu che fumi a sigaretta, io ca' scopa e la paletta,
la mia donna prende il volo, io sto a casa a becchiarmela...
.....
Ma mi resta solo il tenero ricordo di una gocciolina gialla sopra il bordo che asciugavi con lo straccio profumato.
DO PATRIARCATU!
Il testo gioca con slogan e paradossi, ribaltando ideologie e mettendone in evidenza le contraddizioni. “Per amore getto pure la spazzatura”, esclama il protagonista con esasperata dedizione, sostenendo che l’amore può spingersi fino a gesti "contro natura". Un’ironia pungente che si insinua nel quotidiano, con abbondanti incursioni nel grottesco e nel fisico.
Non mancheranno le reazioni contrastanti da parte del pubblico e della politica, tra indignazione e approvazione. Ma l’intento dell’autore sembra essere un altro: affidarsi all’intelligenza dello spettatore, arricchendo il tutto con raffinate citazioni musicali e cinematografiche. Il paradosso diventa così un pretesto per una risata che invita alla riflessione, proprio in una giornata dedicata al valore e alla prospettiva delle donne.