Arriva direttamente dalla FIFA una proposta epocale: il Mondiale di calcio del 2030 potrebbe essere esteso a 64 squadre. Si tratterebbe del torneo più grande mai giocato, una novità assoluta, per la prima volta nella storia, pensato per festeggiare i 100 anni della manifestazione. Una proposta lanciata da un consigliere uruguaiano nell'ultimo incontro, dove fonti interne riferiscono che la FIFA sarebbe propensa ad accettarla. Un cambiamento che porterebbe un aumento di 16 squadre rispetto al prossimo Mondiale nel nord America, maggiori partite, maggiore spettacolo e introiti commerciali.
Sta per arrivare un cambiamento epocale da parte della FIFA per il Mondiale del 2030. Manca ancora un anno e mezzo al Mondiale del 2026 negli Stati Uniti, Canada e Messico, che si preannuncia rivoluzionario e innovativo, mentre la FIFA sta già pensando a quello del 2030. Per festeggiare i 100 anni dalla prima edizione del Mondiale di calcio, la proposta è quella di estendere la competizione da 48 a 64 Nazionali. Nel consiglio della FIFA tenutosi lo scorso 5 marzo, è stato un consigliere uruguaiano a lanciare questa proposta, che sarà presa in esame nei prossimi mesi, ma fonti interne riferiscono che sarebbe già stata accettata.
Portare un Mondiale di calcio a 64 squadre sarebbe un cambiamento epocale. Fino all'ultima edizione del 2022 erano 32 le Nazionali partecipanti, mentre il Mondiale del 2026 vedrà la partecipazione di 48 squadre, con un aumento significativo di partite.
Le 16 partite in più porteranno a un numero maggiore di incontri e, inevitabilmente, a un torneo più lungo, con un calendario sempre più fitto, il che potrebbe non essere facile. Sicuramente aumenteranno gli introiti commerciali e televisivi e questo non potrebbe che rendere felici gli organizzatori e gli stessi tifosi. 16 dei 64 posti del Mondiale 2030 sarebbero riservati a squadre europee iscritte alla UEFA.
Si prevede che il torneo duri almeno sei settimane piene, con 128 gare disputate. Oltre a rappresentare un’opportunità per l’Europa con un maggior numero di squadre qualificate, aumenterebbero anche le qualificate dall’Africa, Asia e Oceania. Un Mondiale che potrebbe creare soddisfazione e malcontento, oltre a generare un ulteriore strappo tra la FIFA e la UEFA per quanto riguarda il calendario, come già accaduto tre anni fa durante il Mondiale in Qatar, disputato a dicembre, che costrinse a una sosta di un mese e mezzo dei campionati. A essere coinvolta non sarà solo la stagione 2029-30, ma anche quella successiva, 2030-31, con i calciatori che saranno chiamati a uno sforzo ulteriore per un calendario sempre più fitto di impegni.
Con un anno di anticipo rispetto al solito programma, la FIFA ha annunciato lo scorso ottobre 2023 dove si disputerà il Mondiale del 2030. Per festeggiare i 100 anni dalla prima edizione, si sta pensando a una serie di proposte innovative: oltre a estendere il torneo a 64 squadre, sarà il primo torneo che verrà giocato in sei diverse Nazioni. Praticamente sarebbero qualificate per la fase finale un terzo delle attuali 211 Federazioni affiliate alla FIFA. Le prime partite si disputeranno in Argentina, Uruguay e Paraguay (come nell'edizione del 1930), per poi spostarsi tra l'Europa e il Nord Africa, con Spagna, Portogallo e Marocco.
La formula del torneo sarà la stessa del prossimo Mondiale che si disputerà in Nord America (tra Stati Uniti, Canada e Messico), con 48 Nazionali e 106 partite, ma negli ultimi giorni la FIFA sta pensando a estendere il torneo ad altre 16 Paesi per renderlo ancora più attrattivo e competitivo. Il Mondiale del 2030 si disputerà dall’8 giugno al 21 luglio.