07 Mar, 2025 - 17:30

Giampaolo sogna la vendetta contro il Milan per riscattare la stagione "maledetta"

Giampaolo sogna la vendetta contro il Milan per riscattare la stagione "maledetta"

Impossibile credere che Marco Giampaolo non ci abbia pensato: il suo Milan, quello che lo avrebbe dovuto lanciare nel calcio che conta e che invece lo ha rispedito all'inferno, arriva in Salento, tra le mura del Via del Mare, per cercare una vittoria fondamentale. Il tecnico dei salentini conosce benissimo il momento delicato del Diavolo, ma non per questo lo ha screditato in conferenza stampa, anzi: il tecnico dei giallorossi ne ha tessuto le lodi, evidenziando, al di là del momento difficile, le capacità che hanno i rossoneri di venire fuori dalle difficoltà durante il match.

Facciamo un passo indietro, però: come si era conclusa la permanenza di Giampaolo sulla panchina dei rossoneri?

Giampaolo al Milan: un incubo a occhi aperti

L’avventura di Marco Giampaolo sulla panchina dei rossoneri è stata forse una delle più deludenti nella storia recente del club meneghino. Il tecnico era stato chiamato nell’estate del 2019 con grandi aspettative e con la proposizione di un progetto a lungo termine che potesse dare nuova linfa alla società milanese, sprofondata nel baratro negli anni precedenti. I presupposti erano tutti buoni, visto che il mister, arrivato da una stagione eccellente alla Sampdoria, avrebbe dovuto portare un calcio moderno e offensivo, basato sul possesso e sulla tecnica.

La realtà, però, si è rivelata molto diversa rispetto alle ipotesi: Giampaolo ha faticato sin dall’inizio a imporre la sua idea di gioco e si è trovato di fronte a una squadra poco adatta al suo sistema. Il suo tentativo di applicare il 4-3-1-2, che aveva funzionato bene alla Sampdoria, è fallito a causa della mancanza di interpreti che potessero mettere in pratica la sua filosofia. Che dire poi delle sue decisioni tattiche, che sono apparse spesso confuse: ha iniziato con un modulo per poi abbandonarlo rapidamente, generando incertezza tra i giocatori e azzerando le sue chance di sopravvivenza in un club che non lascia molto tempo di ripresa alle sue guide tecniche.

I risultati: dopo quattro sconfitte nelle prime sette partite, tra cui un doloroso 1-3 contro la Fiorentina a San Siro, la dirigenza rossonera ha deciso di esonerarlo a inizio ottobre del 2019. Con appena tre vittorie, Giampaolo è diventato l’allenatore con il peggior avvio del Milan nell’era del calcio moderno.

La pausa di riflessione di Giampaolo

Sliding doors per il tecnico di Bellinzona, che dopo il Milan ha invertito la tendenza e ha provato un paio di esperienze in Serie A: dapprima il Torino, con cui ha patito quasi la stessa pena, durando fino a gennaio e venendo poi esonerato, lasciando il Toro al terzultimo posto in una condizione disastrosa.

Poi ancora la chiamata alla Samp a stagione in corso: Giampaolo è arrivato prendendo il posto di Roberto D'Aversa. Il nuovo tecnico ha salvato i blucerchiati, piazzandosi al 15° posto, ma poi non è riuscito a ripetersi nella stagione successiva.

A quel punto il mister ha deciso di prendersi una lunga, anzi lunghissima, pausa di riflessione, durata più di due anni, in cui è stato lontano dal mondo del calcio, prima di ricevere la tanto attesa chiamata di Pantaleo Corvino e approdare in Salento sulla panchina del Lecce.

Milan e Lecce: per entrambe un match point

Sia i salentini sia i rossoneri si giocano tantissimo in questa partita: per i giallorossi il Via del Mare è sold out e Giampaolo può davvero fare la differenza con un Lecce che ha recuperato tutti i titolari. Rientrato anche Lameck Banda, che proprio l'anno scorso ha segnato ai rossoneri nel match serale al Via del Mare.

Per i rossoneri c'è ancora l'incognita Mike Maignan, che potrebbe lasciare spazio al secondo portiere Terracciano.

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Luca Liaci
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