Omicidio volontario aggravato dal vincolo di convivenza: pesantissima l'accusa con cui Soccorsa Marino è indagata dalla Procura di Foggia. La donna, la sera di mercoledì 5 marzo 2025, ha accoltellato il compagno Mario La Pietra, 30 anni, al culmine di un litigio: il giovane è morto qualche ora dopo all'ospedale Masselli Mascia di San Severo.
Stando a quanto dichiarato dalla donna, lei si sarebbe difesa da un'aggressione. Ora gli investigatori dovranno verificare la sua confessione: risposte potranno arrivare dall'autopsia sul corpo della vittima. "Una tragica fatalità" l'ha definita il legale di Marino, l'avvocato Rosario Antonio De Cesare.
Il servizio sul caso della tv locale "Antenna Sud"
Soccorsa Marino ha 30 anni, come la vittima, ed è casalinga. La coppia, insieme da tempo, ha due figli piccoli: il litigio, culminato nell'omicidio, è avvenuto mentre erano solo nella loro abitazione a San Severo, nel Foggiano. La casa è stata sequestrata.
Non c'erano mai state denunce per maltrattamenti: in passato però, ha dichiarato l'indagata, c'erano stati ligi, anche violenti. La sera del delitto, durante il diverbio scoppiato per futili motivi, La Pietra l'avrebbe presa per i capelli e strattonata mentre lei, con il figlio di un anno in braccio, stava tagliando delle cipolle.
Quindi, nel brusco movimento, lo avrebbe accoltellato al basso ventre. "Un incidente", l'ha definito: dopo è stata lei stessa a chiamare i soccorsi.
Marino, nella sua confessione, ha fornito delle motivazioni che ora sarà compito degli inquirenti verificare. Intanto L'11 marzo, in Procura a Foggia, sarà conferito l'incarico agli esperti per eseguire l'autopsia sul corpo della vittima.
L'esame autoptico potrà dare delle risposte e chiarire cosa sia accaduto quella sera. Secondo la testimonianza dell'indagata, riportata dal suo avvocato, il compagno era rientrato a casa in "stato di alterazione". Il litigio sarebbe scoppiato perché lei gli avrebbe chiesto i soldi per le sigarette.
Intanto i carabinieri, insieme alla Scientifica, sono tornati nell'abitazione della coppia alla ricerca di tracce ematiche in cucina, dove sarebbe avvenuto il delitto.
ha dichiarato l'avvocato Matteo Starace che, con il collega Massimiliano Sabatasso, difende la famiglia di Mario La Pietra.
Il legale ha inoltre sottolineato che, quanto sostenuto dall'indagata, è una "libera scelta difensiva" non suffragata "da alcun riscontro". Il pensiero, ora, è per i due figli minori della coppia, che devono essere tutelati.
Parenti e amici continuano a pubblicare messaggi di cordoglio sui social per la scomparsa di Mario, definito "un bravo ragazzo, allegro e solare".
Il messaggio della sindaca di San Severo, Lidya Colangelo