Fine delle ricerche per Antonio Procopio, l'uomo scomparso il 2 marzo 2025 in circostanze allarmanti da Santa Maria di Catanzaro.
A distanza di cinque giorni dal suo allontanamento, il sessantaquattrenne è stato fortunatamente ritrovato sano e salvo per la gioia di familiari, amici e conoscenti.
Soprannominato "Tonino" aveva interrotto i contatti con tutti i suoi cari e non aveva più dato notizie di sé.
Tag24 ha intervistato in esclusiva il figlio Giuseppe, che ha voluto rassicurare tutte le persone che si sono preoccupate dell'amato genitore.
"Mio padre è rientrato finalmente a casa, a quasi una settimana di distanza dal suo allontanamento", racconta con un sospiro di sollievo Giuseppe Procopio al telefono con Tag24.
"È stato ritrovato in una campagna dalla polizia, dopo giorni di intense ricerche", prosegue.
"Non era in uno stato confusionale, ma stava attraversando un periodo di fragilità, come spesso accade a tante persone nel corso della propria vita".
"Ora l'importante è che tutto si sia concluso nel migliore dei modi. Siamo stati informati dalle autorità sul ritrovamento soli pochi minuti fa...".
"Volevamo ringraziare tutte le persone che si sono preoccupate per mio padre: Tag24, il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV e la trasmissione Chi l'ha visto? , quest'ultima per l'appello pubblicato su scala nazionale e per il supporto ricevuto.
"Inoltre, desideriamo esprimere la nostra gratitudine alle forze dell'ordine per aver proseguito con le ricerche di mio padre".
"Abbiamo sentito la vicinanza della comunità locale e ve ne siamo fortemente grati", conclude.
Antonio Procopio, 64 anni, si era allontanato il 2 marzo 2025 da Santa Maria di Catanzaro, lasciando la sua famiglia nel più totale smarrimento.
L’ultimo a vederlo è stato un vicino di casa, dopodiché si sono perse completamente le sue tracce.
Un’assenza inspiegabile, considerando che non aveva mai manifestato l’intenzione di allontanarsi.
Al momento della scomparsa, Antonio aveva con sé uno zainetto contenente i farmaci per la pressione e la cardioaspirina, essenziali per la sua salute.
Sebbene non soffrisse di problematiche legate alla sfera della salute mentale e avesse trascorso una giornata serena con la famiglia, la necessità di assumere regolarmente le sue medicine ha reso ancora più allarmante la situazione.
Il figlio Giuseppe ha sottolineato quanto fosse insolito per il padre uscire senza cellulare, un dettaglio che complica ulteriormente le ricerche. “Non possiamo localizzarlo e l’ansia cresce di ora in ora”, aveva dichiarato a Tag24.
Antonio Procopio era un appassionato di funghi e la famiglia ipotizzava che potesse essersi avventurato in un’area boschiva, ma non è chiaro se fosse uscito per una passeggiata o per altre ragioni.
Giuseppe aveva chiesto una maggiore attenzione alle zone montuose circostanti, confidando nel lavoro congiunto delle forze dell’ordine, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco.
Un ulteriore ostacolo nelle ricerche era emerso quando Giuseppe ha provato a verificare se il padre avesse preso un treno: le telecamere di videosorveglianza della stazione più vicina erano fuori uso, lasciando un grande punto interrogativo sulla possibilità che Antonio si sia allontanato in un’altra città.
Le ricerche non si sono fermate un attimo. Giuseppe, con l’aiuto di alcuni parenti, ha affisso locandine in tutta la città, sperando che qualcuno possa fornire informazioni utili.
Nel frattempo, il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV aveva diffuso l’identikit del 64enne: al momento della scomparsa indossava un maglione marrone, jeans blu e portava con sé uno zaino nero.
Per futuri casi di scomparsa il numero da contattare è il +39 388 233 6777, attivo 24 ore su 24.
Questo caso rappresenta una speranza per le famiglie di tante altre persone in Italia alla ricerca dei propri cari.