Juventus-Atalanta vale il terzo posto in classifica, ma è anche un confronto diretto tra Thiago Motta e Gasperini. Da una parte un tecnico che oggi rappresenta il presente (con rebus sul futuro) bianconero; dall'altra un ex calciatore, poi divenuto allenatore, che la Juventus la conosce piuttosto bene. Gasperini ha legato il proprio nome all'Atalanta, che ha trascinato ad una vittoria straordinaria nell'Europa League 2023-2024.
Dieci anni di pura passione per Gasp, che in ogni caso saluterà l'Atalanta alla scadenza del contratto fissata il 30 giugno 2026. Le voci si rincorrono e non mancano chiaramente le pretendenti per un tecnico come Gasperini, che forse potrebbe anche decidere di rituffarsi nel passato e ricominciare proprio dalla Juventus.
Il nome di Gasperini è piuttosto gettonato, probabilmente anche da quella Juventus dove lo stesso tecnico è cresciuto calcisticamente parlando. Gasperini del resto è un figlio bianconero nato alla fine degli anni Cinquanta a Grugliasco, comune a due passi da Torino.
Gasperini la Juventus l'ha ammirata probabilmente anche prima del '67, anno in cui è entrato nel settore giovanile bianconero all'età appena 9 anni. Dieci anni di juventinità allo stato puro per Gasp, che nella stagione 1976-1977 venne aggregato alla prima squadra di Giovanni Trapattoni raccogliendo 3 presenze in Coppa Italia.
Alla fine della fiera saranno 9 i gettoni totali raccolti in bianconero, conditi da una rete rifilita al Taranto sempre in Coppa Italia nella primavera del '78. Gasp ha girato l'Italia da calciatore: da Palermo a Pescara, passando per Salerno, Pesaro, Reggio Emilia e Pistoia. Una mente da calciatore, con la Juventus sempre (probabilmente) nel cuore.
E quella Vecchia Signora Gasp l'ha ritrovata soltanto nel 1994, prima come tecnico dei Giovanissimi, poi come allenatore degli Allievi e infine come guida della Primavera bianconera. 9 anni di Juventus per Gasperini, che concluse la trafila in bianconero vincendo il trofeo di Viareggio nel 2003. Poi una nuova partenza verso il Sud Italia, con destinazione Crotone, che allora faceva la C1.
Tre anni in Calabria con tanto di promozione in Serie B, poi l'approdo al Genoa, la parentesi all'Inter, un anno trascorso al Palermo e infine il ritorno al Grifone dove ha sfiorato le 300 panchine totali. Tredici anniche si sommano ai nove trascorsi all'Atalanta, in cui non sono di certo mancati i confronti con la Juventus. Gasp l'ha sfidata più volte, l'ha incrociata e ha anche perso due finali di Coppa Italia nel 2021 così come nel 2024.
La Juve è la squadra che Gasperini ha incrociato di più nella sua vita da tecnico: 38 partite, segnate da 20 sconfitte, 13 pareggi e soltanto 5 vittorie. Gasp vorrà migliorare già nel big match di domenica prossima, in un confronto che lo vedrà di fronte ad un altro ex calciatore del calibro di Thiago Motta, già avuto ai tempi del Genoa e poi nella breve parentesi all'Inter.
Gasperini sfiderà Motta per l'ottava volta, puntando al quarto successo in assoluto: le vittorie di Motta (compresse tra il 2023 e il 2024 con il Bologna) ammontano sempre a tre mentre l'unico pareggio risale al match d'andata, giocato al Gewiss Stadium e finito sul punteggio di 1-1. Gasperini però domenica sera non avrà di fronte soltanto la squadra del suo passato, ma potenzialmente anche quella del suo futuro.
Quella Juventus che ha visto tante volte, ma di cui non è mai stato la guida tecnica della Prima squadra. La sua lunga vita all'Atalanta infatti potrebbe essere seguita da un anno sabbatico, ma - come appreso dalla redazione di TAG - non è escluso anche un suo possibile passaggio alla Juventus dopo l'addio alla Dea. Molto però dipenderà anche dal futuro di Motta, legato alla Juve da un contratto valido fino al 2027.
Da capire anche se il saluto di Gasperini all'Atalanta arriverà già al termine di questa stagione o solo dopo il 30 giugno 2026. Intanto il tecnico di Grugliasco si sta preparando per una nuova sfida contro uno dei suoi allievi, quel Thiago Motta che vuole rubargli il terzo posto in classifica per riesumare la suggestione Scudetto. Un tricolore inseguito anche dall'Atalanta di Gasp, che ha davanti un calendario di fuoco e potenzialmente decisivo per la stagione.