Ancora un nulla di fatto sulle nomine Rai e questa volta le tensioni interne alla maggioranza emergono, in maniera chiara, anche dalle dichiarazioni dei consiglieri. Il tentativo di trovare un'intesa in extremis portato avanti all'amministratore delegato Giampaolo Rossi che avrebbe voluto evitare un nuovo rinvio dopo quello della scorsa settimana non è andato in porto. Così a 24 ore dal cda in programma domani, che si occuperà di piano industriale e piani di produzione, non sono arrivati i curricula dei candidati alle direzioni delle testate, in attesa ormai da mesi di una guida stabile. Così Antonio Marano, consigliere anziano e presidente facente funzione, di area leghista, ha deciso di uscire allo scoperto, chiamando anche in causa, come sostenitrice delle sue stesse istanze, la collega Simona Agnes, indicata da Forza Italia come presidente, ma mai eletta dalla Vigilanza per l'opposizione della minoranza. "Sono molto dispiaciuto che non siano arrivate proposte per procedere con le nomine alle direzioni attualmente in interim, cosa che io e la consigliera Simona Agnes richiediamo da tempo - ha sottolineato Marano -. Riteniamo che stabilizzare queste direzioni sarebbe stato un primo passo per garantire un'operatività serena all'azienda. Spero che da parte dell'Ad non vi siano ulteriori tentennamenti".
Una presa di posizione netta, che non nasconde il malumore per i rinvii, per i quali ormai Rossi è da più parti nel mirino in azienda. Le tensioni nella maggioranza, che con il tempo sembrano incancrenirsi più che scemare, impediscono di trovare un'intesa complessiva: da un lato Lega e Forza Italia spingono per procedere, intanto, con un primo pacchetto di nomine che riguardi almeno le tre testate guidate ad interim; dall'altro Fratelli d'Italia preferirebbe un accordo più ampio e non intende lasciare troppo spazio al Carroccio, che a suo dire dovrebbe ridimensionarsi in linea con l'attuale peso elettorale. Per questo il partito della premier contesta che la Tgr resti alla Lega, che vorrebbe affidarla in via definitiva a Roberto Pacchetti, a cui ora è affidato l'interim. Fdi avanza, dunque, la candidatura di Nicola Rao per la testata regionale e sarebbe pronta anche a discutere da subito la guida del Giornale Radio, ora affidata a Antonio Pionati che è in uscita a luglio. In ballo ci sono anche Tg3, Raisport e Rainews. L'Ad vorrebbe anche correggere alcuni meccanismi nella formazione dei palinsesti e per questo vorrebbe affidare a Stefano Coletta il coordinamento dei generi, ma anche questa nomina, considerata tecnica in azienda, non sembra trovare il favore dei leghisti.