Una giornata ricca di colpi di scena, quella di ieri, 4 marzo 2025, per il caso di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino, a Rimini. A poche ore dall'iscrizione di Manuela Bianchi, nuora della vittima, nel registro degli indagati per favoreggiamento, i legali di Louis Dassilva - in carcere da luglio con l'accusa di essere l'assassino dell'anziana - hanno fatto sapere che i risultati dell'incidente probatorio sul video della Cam 3 della farmacia San Martino potrebbero scagionare il 34enne.
Intervenendo a "Fatti di nera", programma condotto da Sharon Fanello e Gabriele Raho, in onda dal lunedì al venerdì su Cusano Italia Tv (canale 122 del digitale terrestre) e in streaming su Cusano Media Play, il criminalista Davide Barzan, consulente della famiglia Bianchi, ha commentato gli ultimi sviluppi del "giallo di Rimini".
"Manuela è serena", ha dichiarato. "Ha risposto a tutte le domande che le sono state rivolte dal pubblico ministero procedente, collaborando per la ricerca della verità. Dobbiamo ricordare che una donna è morta e che deve essere fatta giustizia. Non posso entrare nello specifico dell'interrogatorio (durato 13 ore, ndr), perché è stato secretato su richiesta del pm e delle parti".
La donna, nuora di Pierina e amante di Dassilva, unico indagato per l'omicidio del 3 ottobre, era inizialmente arrivata in Procura come persona informata sui fatti. Poi, la sua posizione è cambiata. "Il pm ha deciso di esercitare l'azione penale, vedremo se si arriverà a un 415 bis, ossia alla conclusione delle indagini nei riguardi della signora".
"Ad oggi Manuela è indagata unitamente a Dassilva: lui è indagato per omicidio, lei per favoreggiamento (non per concorso morale e materiale, ndr), perché il 4 ottobre avrebbe posto in essere, secondo la Procura, dei comportamenti che lo hanno favorito", ha spiegato ancora Barzan. "Di questo abbiamo discusso, naturalmente".
Bianchi aveva sempre sostenuto di aver scoperto il cadavere della suocera (senza rendersi conto, all'inizio, che fosse il suo) dopo essere uscita per accompagnare la figlia a scuola. A quel punto, secondo la sua versione, si sarebbe precipitata da un vicino per chiedere aiuto, bussando anche alla porta di Dassilva.
Attraverso una perizia fonica, la Procura ha ora messo in dubbio questa ricostruzione, avanzando il sospetto che, in garage, Bianchi abbia avuto modo di parlare con Dassilva. È possibile che in quel frangente i due abbiano concordato una versione da fornire agli inquirenti e che abbiano manomesso la scena del crimine.
La tesi della Procura è che Dassilva abbia ucciso Pierina per proteggere la relazione extraconiugale con Manuela. L'uomo, però, si è sempre proclamato innocente e, tramite i suoi legali, ha chiesto di essere scarcerato (questione su cui, dopo la decisione della Cassazione, dovrà esprimersi il Riesame).
Fondamentale sarà l'esito dell'incidente probatorio eseguito nelle scorse settimane, volto ad identificare il soggetto ripreso dalla Cam 3 della farmacia San Martino di Via del Ciclamino, che secondo la Procura sarebbe Dassilva, pochi minuti dopo il delitto.
Ieri i suoi legali, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno fatto sapere alla stampa che, secondo il collegio peritale, la statura di Dassilva sarebbe incompatibile con l'altezza del soggetto ignoto. Interrogato al riguardo, Barzan ha dichiarato: "Elementi discriminanti sono il colore della pelle dell'ignoto, che per la Procura era scuro, e la sua retroflessione della spalla destra".
"A mio avviso, l'altezza non è un elemento determinante, quindi la nota preliminare dei super periti mi meraviglia. Comunque, l'esperimento è ancora in corso e negli atti ci sono prove molto più significative contro Dassilva", ha concluso, escludendo che la Procura possa indagare anche su Loris Bianchi. "Non ci sono elementi, anzi: è considerata la persona più attendibile dal pm rispetto alle dichiarazioni rese".