04 Mar, 2025 - 19:45

Come finisce "Anora"? Ecco spiegata la scena che ha spiazzato tutti

Come finisce "Anora"? Ecco spiegata la scena che ha spiazzato tutti

Sean Baker dorme su 7 cuscini, dalla Notte degli Oscar 2025, che ha premiato la sua splendida "Anora" con ben 5 statuette dorate. Premi anche per la protagonista Mikey Madison, "miglior attrice", vincitrice a soli 25 anni. 

La "moderna Cenerentola" - come è stata definita da diverse testate - ha fatto strage di cuori dal suo arrivo nelle sale, lo scorso 20 febbraio 2025. E se già la trama prometteva una scoppiettante storia d'amore fra il giovane figlio di un oligarca russo e una sex worker newyorkese, è stato l'eccellente lavoro del team e la mano del regista a fare la differenza. 

In soli 138 minuti e con un budget di appena 6 milioni di dollari, Baker è riuscito a raccontare con acuta ironia l'incontro-scontro fra ricchezza e povertà, fra costrizione e libertà e fra speranza e disillusione. Il tutto, però, sfociato in una scioccante scena finale, che ha sollevato tanti dubbi quanta approvazione

Di che parla Anora?

Padre mai incontrato e madre assente, la 23enne Anora (Mikey Madison) lotta quotidianamente per sopravvivere in una New York frenetica e dimentica dei meno fortunati. Per vivere, infatti, la ragazza ha dovuto tirar fuori le unghie e un bel caratterino, soprattutto visto il lavoro da spogliarellista di strip club che le ruba tutte le notti della settimana. 

Eppure, proprio una di queste sere è destinata a stravolgerle la vita: le viene affidato, infatti, il viziato e spropositatamente ricco Nikolaj Zacharov, figlio di un oligarca russo in vacanza studio nella Grande Mela. Fra i due nasce subito una certa sintonia, oltre a una chimica prorompente che li porta ad avere rapporti sessuali più e più volte. 

Quando Nikolaj "Vanja" Zacharov le offre 15mila dollari per fingersi sua fidanzata per una settimana e fare baldoria a Las Vegas, per Anora si aprono le porte della speranza di potersi tirare fuori da quella vita di stenti. L'improvvisa proposta di matrimonio da parte del ragazzo, poi, concretizza la sua via d'uscita dalla prostituzione.

Anora, così, si trova immersa nel dorato mondo di Vanja e in quello da mogliettina agiata, mentre il giovane - conquistata la green card - può finalmente dirsi libero dagli odiati genitori. Purtroppo, l'idillio dura poco, visto che, dopo aver scoperto il matrimonio, i genitori del ragazzo si mettono in moto per ottenere l'annullamento e volano a New York dal figlio.

La fuga di Vanja, però, fa ricadere proprio su Anora l'ultima speranza di ritrovarlo. Diecimila dollari in cambio dell'annullamento e con la promessa di poter parlare con il marito, la ragazza accetta di aiutare i genitori, pur nutrendo segretamente la speranza di riuscire a convincere Vanja a opporsi a loro. 

Tutto va a rotoli e a nulla servono le speranze e le preghiere di Anora, che rimangono inascoltate e, anzi, le viene ripetutamente rinfacciato di essere una "volgare prostituta" sia dalla madre di Vanja, Galina, che dal ragazzo stesso. Così, la giovane si decide a firmare le carte per l'annullamento.

Come finisce Anora?

Un'altalena di emozioni in "Anora", mentre i due giovani protagonisti cercano di ottenere la libertà anche a costo di usarsi l'un l'altra. In questa girandola di vicissitudini, fra alcol e tanto - tantissimo - sesso, è nella scena finale che si conclude l'intero viaggio di Anora.

Ormai senza speranze e senza prospettive, infatti, la ragazza incassa i suoi 10mila dollari per l'annullamento ed è pronta a tornare al suo appartamento di Brighton Beach e al suo lavoro da sex worker. 

Questo il trailer del film:

Le lacrime di Anora

Sebbene la pellicola possa dirsi conclusa con il ritorno in patria degli Zacharov e del rientro a New York per Anora, gli spettatori sono rimasti molto perplessi da quelle lacrime, versate in maniera così prorompente dalla giovane protagonista. 

Per tutta la pellicola, infatti, non è mai chiaro se la ragazza si sia realmente innamorata di Vanja o se i due ragazzi abbiano mentito dall'inizio alla fine sui loro veri sentimenti. Dunque, quel pianto a dirotto a cosa è dovuto esattamente? 

Questa la domanda di milioni di fan in tutto il mondo, dopo la visione di "Anora" al cinema, lo scorso 20 febbraio 2025. Un finale ambiguo, reso ancora più intrigante dai repentini cambi di tono dell'opera e sul quale lo stesso regista, Sean Baker, ha detto:

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Il finale di Anora è stato concepito in modo da consentire diverse interpretazioni

Un finale aperto, dunque, se non per gli avvenimenti quanto i motivi che hanno regolato i comportamenti dei personaggi in quegli ultimi frame

Infatti, alcuni spettatori hanno reputato che il pianto di Anora fosse sintomo di un'epifania, quella per cui la ragazza avrebbe capito di essersi innamorata di Igor, che da sempre l'ha trattata con gentilezza, nonostante, invece, il suo comportamento sgarbato.

Un'altra ipotesi, invece, vede quelle lacrime come il frutto di quanto capitato nella vita della giovane, che è riuscita ad avere solo un piccolissimo assaggio di una vita dorata e senza preoccupazioni. L'esperienza l'ha profondamente segnata, trascinandola in un sogno a occhi aperti e poi costringendola a scontrarsi con la dura realtà del sesso a pagamento.

Come riportato da Entertainment Weekly, la protagonista, Mikey Madison, ha raccontato:

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Ho sentito un paio di persone definirla cinica [Anora ndr.], ma personalmente non mi sono mai sentita così quando l'ho interpretata. Penso che in realtà sia piuttosto speranzosa sotto molti aspetti. Vede l'opportunità di avere una relazione da favola e credo che la colga perché no?

Mentre, a Indiewire, lo stesso Sean Baker ha detto:

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Vedo [il sesso ndr.] come qualcosa che riguarda lei e non come qualcosa che lei sta dando a lui, ma come qualcosa in cui lei sta riacquistando il potere che ha perso completamente durante questo viaggio. Quando Igor le tocca il viso e le avvicina la bocca alla sua, lei resiste perché lui sta cercando di toglierle quel potere. Stiamo giocando con diversi temi, e uno di questi è il consenso, e quando lui cerca di baciarla in quel momento, per lei è come superare un limite. È come se dicesse: No, ho il controllo di questo momento

Mentre per le lacrime della scena finale, il regista ha richiamato "Le notti di Cabiria" di Federico Fellini. Nella pellicola felliniana, infatti, la protagonista - la prostituta Cabiria - piange una singola lacrima nell'inquadratura finale. Nel caso di "Anora", l'omaggio è stato piuttosto involontario, frutto di un caso:

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Ricordo che ero sul sedile posteriore e mi sono sporto per vedere se le lacrime stavano arrivando, e [Madison ndr.] fa questa singola lacrima, e io ho pensato: Oh mio Dio, non posso credere che stiamo facendo questo cenno involontario al film che l'ha effettivamente ispirato
AUTORE
foto autore
Ilenia Scollo
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