C'è una svolta nel caso di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa in via del Ciclamino, a Rimini, la sera del 3 ottobre 2023. Nelle scorse ore, la nuora Manuela Bianchi è stata iscritta nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di favoreggiamento. Resta indagato come esecutore materiale dell'omicidio il vicino di casa Louis Dassilva, con cui la donna avrebbe intrattenuto una relazione extraconiugale per diversi mesi.
Stamattina, 4 marzo 2025, Manuela Bianchi, assistita dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, era stata convocata dal pm Daniele Paci per essere ascoltata come persona informata dei fatti. Poco dopo il suo ingresso in Procura, è arrivata la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati.
L'accusa che gli viene mossa è di favoreggiamento. Ciò significa, in pratica, che potrebbe aver messo in atto delle azioni per aiutare l'assassino di Pierina, identificato dalla Procura nella persona di Louis Dassilva, in carcere dal mese di luglio e dal canto suo sempre proclamatosi innocente.
Un estratto dell'odierna puntata di Mattino 5 - 4 marzo 2025.
A pesare sulla posizione della donna, forse, le contraddizioni emerse nel racconto fornito agli inquirenti sul ritrovamento del corpo dell'anziana. Dopo aver accompagnato la figlia a scuola, la mattina del 4 ottobre, Bianchi rientrò con l'auto in garage e chiuse la basculante.
secondo quanto riportato da Rai News. "Il sospetto è che ci fosse Dassilva e che si siano parlati". Ciò spiegherebbe il ritardo nel dare l'allarme.
La Procura, ricordiamolo, è convinta che Dassilva abbia ucciso l'anziana per proteggere la relazione che aveva con Bianchi ed evitare che la moglie Valeria Bartolucci ne venisse a conoscenza, con tutte le conseguenze che ne sarebbero derivate.
A suo carico ci sarebbero diversi indizi. Non ultimo, secondo gli inquirenti, il fatto che - a differenza di quanto da lui sostenuto fin dall'inizio - alle 22.17 della sera del delitto sarebbe passato sotto la Cam 3 della farmacia San Martino di via del Ciclamino.
I suoi avvocati ritengono, comunque, che sia estraneo ai fatti. Per ulteriori sviluppi, si attendono gli esiti dell'incidente probatorio eseguito sul video, ma anche quelli del Dna isolato di recente su un mazzo di chiavi trovato accanto al cadavere di Pierina.
Per il momento non sono state trovate, sui reperti analizzati, tracce riconducibili al 34enne. Per i suoi difensori, si tratterebbe di una prova della sua innocenza. L'avvocata Lunedei, che assiste i figli della vittima, la pensa invece diversamente.
"La tesi della Procura è che l'assassino abbia agito schermato, quindi protetto da guanti o da una tuta da giardiniere o imbianchino. Che non siano state rinvenute sue tracce sulla scena è del tutto in linea con questa ipotesi", ha detto a Tag24.
La svolta di oggi potrebbe rimescolare le carte, segnando una nuova fase d'indagine per il "giallo di Rimini". Tra le ipotesi, quella che ad avere un ruolo sia stato l'audio inviato dalla moglie di Dassilva alla consulente Katia Sartori.
Audio (intercettato) in cui la donna, smentendo le dichiarazioni già rese agli inquirenti, avrebbe sostenuto di aver visto la scena del crimine la sera del 3 ottobre, quando qualcuno bussò alla porta della sua abitazione per cercare il marito, che però dormiva.
Stando al suo racconto, in quel frangente avrebbe incontrato in garage altre persone e avrebbe addirittura consigliato loro cosa fare. C'è chi, però, non la ritiene credibile. Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, "è una donna in serissime difficoltà". Da qui l'ipotesi di un ricovero in una struttura psichiatrica.
Le dichiarazioni rilasciate da Roberta Bruzzone alla trasmissione Rai "Ore 14" - 21 febbraio 2025.