Alla cerimonia degli Oscar 2025, Adrien Brody ha fatto la storia con il suo discorso di accettazione e ha stabilito un nuovo record mondiale.
Durante il suo discorso, l'attore ha toccato temi importanti come l'antisemitismo, il razzismo e l'oppressione sistematica. In questo modo ha dimostrato ancora una volta la sua passione e il suo impegno per un mondo più inclusivo e giusto.
Ma scendiamo nei dettagli e scopriamo quale record ha battuto.
Adrien Brody con il suo discorso di accettazione dell'Oscar, ha stabilito un nuovo record mondiale per il discorso più lungo nella storia degli Oscar.
Con una durata di 5 minuti e 40 secondi, Brody ha superato il precedente record detenuto da Greer Garson dal 1943.
Ecco il video sul canale ABC:
L’attore, visibilmente emozionato, ha ringraziato il cast, la troupe e chiunque abbia contribuito al film, ma non si è fermato lì.
Ha affrontato temi attuali, legandoli alla storia raccontata in The Brutalist, e quando la musica ha iniziato a suonare per segnalargli di concludere il suo discorso che si stava prolungando troppo, ha semplicemente chiesto che venisse spenta, ricordando con un sorriso di essere già stato su quel palco in passato, quando vinse per Il pianista nel 2003.
L'attore, con gratitudine e umiltà, ha iniziato ringraziando per l’affetto ricevuto nel corso della sua carriera, riconoscendo quanto il mestiere dell’attore sia fragile e imprevedibile.
Ha sottolineato come, nonostante l’apparente glamour della professione, il successo possa essere effimero, e questo rende ogni opportunità ancora più preziosa.
Brody ha inoltre riflettuto sul significato della vittoria, vedendola non solo come un traguardo, ma anche come un nuovo punto di partenza. Ha affermato che per lui questo premio rappresenta la possibilità di continuare a dare il meglio di sé nei prossimi anni, scegliendo sempre ruoli profondi e significativi.
Ha rivolto anche parole di stima ai suoi colleghi candidati, elogiando il loro talento e la loro umanità.
Non sono mancati i ringraziamenti, indirizzati al suo team, agli agenti e agli studios che hanno creduto nel progetto The Brutalist.
Ha espresso una profonda riconoscenza per il regista e gli sceneggiatori, che gli hanno dato la possibilità di immergersi in un’opera così potente. Ha dedicato parole affettuose alla sua compagna Georgina e ai suoi figli, ringraziandoli per il loro sostegno e per averlo accolto nella loro vita.
Quando la musica ha iniziato a suonare per segnalargli di concludere, Brody ha scherzato sul fatto di non essere nuovo a quel momento, chiedendo di spegnerla.
Ha poi reso omaggio ai suoi genitori, riconoscendo il ruolo fondamentale che hanno avuto nel trasmettergli valori di rispetto, gentilezza e determinazione.
Il discorso si è chiuso con una riflessione più ampia, in linea con i temi di The Brutalist: Brody ha parlato delle conseguenze della guerra, delle discriminazioni e delle ingiustizie sistematiche, e ha esortato tutti a non rimanere indifferenti di fronte all’odio.
Ha concluso con un appello alla speranza e all’unità, invitando tutti a continuare a lottare per un mondo migliore, più giusto e inclusivo.
Il discorso ha diviso il pubblico. Alcuni hanno apprezzato la passione e la profondità delle sue parole, mentre altri lo hanno trovato eccessivamente lungo, soprattutto in una serata che aveva già visto momenti storici, come la prima vittoria del Brasile agli Oscar per I’m Still Here.
A prescindere dalle opinioni, il suo intervento è diventato subito memorabile, non solo per il record battuto, ma anche per la sua intensità.
Adrien Brody, con la sua consueta eleganza, ha trasformato un semplice ringraziamento in una riflessione sentita e personale e ha lasciato anche il suo segno su un’edizione degli Oscar già ricca di momenti indimenticabili.