Il 1° marzo 2025 si celebra il ventesimo anniversario della scomparsa di Alberto Castagna, il noto conduttore televisivo che lasciò questo mondo a 59 anni a causa di un'emorragia interna. Francesca Rettondini, che condivise con lui numerose esperienze televisive, tra cui i programmi "Stranamore" e "Bellissima", ebbe una lunga e intensa relazione con il conduttore. In un'intervista recente, ha rivelato che impiegò dieci anni per superare il dolore della sua perdita: "Dopo la sua morte, ci sono voluti dieci anni per riprendermi: non significa dimenticarlo, ma solo allontanare i ricordi più dolorosi".
Francesca Rettondini ha concesso un'intervista al settimanale Oggi, dove ha raccontato le difficoltà nel superare l'assenza del suo compagno. Ha descritto Alberto Castagna come un uomo estremamente intelligente e preparato, dotato di un'innata capacità di far ridere gli altri. Amava le cose semplici della vita, come passare il tempo con gli amici, cantare o raccontare barzellette: "Alberto era un intrattenitore sia in televisione che nella vita privata".
Nel 1998, Alberto Castagna affrontò gravi problemi di salute, durante i quali Francesca Rettondini gli fu costantemente vicina: "Dopo un'operazione rimandata più volte, subì una grave complicazione: la rottura di un doppio aneurisma all'aorta toracica. Seguirono numerosi interventi che lo misero a dura prova. Sono sempre stata al suo fianco giorno e notte". Tuttavia, a un certo punto le fu impedito di visitarlo:
"Improvvisamente Alberto non mi vide più e sono sicura che si chiedesse dove fossi finita. Dopo un lungo periodo, riuscii a organizzare un incontro con l'aiuto della nostra amica Doriana Patanè, che gli scrisse sul palmo della mano 'Franci ti ama', così da rincuorarlo e fargli sapere che ero sempre vicina. Quando fu dimesso dopo la lunga degenza, decise di tornare a casa dalla sua ex moglie, lasciandomi con un dolore ancora più grande di quello provato durante la sua malattia".
Francesca Rettondini ha anche raccontato di aver conservato tutti i ritagli di giornale sulla degenza di Alberto e i quaderni in cui sfogava il suo dolore. Questo gesto ha aiutato Alberto a capire quanto lei tenesse a lui e come altri avessero creato una distanza tra loro. "Non ci siamo mai veramente lasciati", ha sottolineato Rettondini, "c'era un legame sincero e profondo... fino a quando non ebbe quell'emorragia interna la sera del 1° marzo 2005".