Donatella Di Cesare è una filosofa, saggista ed editorialista italiana di rilievo internazionale. Attualmente, ricopre il ruolo di professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica presso l'Università "La Sapienza" di Roma
Donatella Di Cesare è nata a Roma il 29 aprile 1956. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia presso "La Sapienza" di Roma, Di Cesare ha proseguito gli studi in Germania, frequentando l'Università di Tubinga e successivamente l'Università di Heidelberg. Qui, è stata l'ultima allieva di Hans-Georg Gadamer, uno dei più influenti filosofi del XX secolo.
Questa esperienza ha segnato profondamente il suo percorso intellettuale, orientandola verso la fenomenologia e l'ermeneutica filosofica, con un'attenzione particolare alla decostruzione di Jacques Derrida.
Nel 2001, è diventata professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Filosofia de "La Sapienza", dove ha inizialmente insegnato Filosofia del Linguaggio e, dal 2011, Filosofia Teoretica
La sua attività accademica è arricchita da numerose esperienze internazionali come visiting professor in prestigiose università, tra cui la Pennsylvania State University negli Stati Uniti e l'Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo in Germania.
Di Cesare ha affrontato una vasta gamma di temi filosofici, concentrandosi su questioni di rilevanza contemporanea. Uno dei suoi principali ambiti di ricerca riguarda la Shoah e la responsabilità della filosofia nei confronti dell'Olocausto. Nel suo libro "Heidegger e gli ebrei. I Quaderni neri" (2014), analizza il rapporto tra il pensiero di Martin Heidegger e l'antisemitismo, sollevando interrogativi sulla connessione tra filosofia e ideologia.
Un altro tema centrale nei suoi studi è la violenza nelle sue diverse manifestazioni. Nel saggio "Tortura" (2016), esplora le implicazioni etiche e politiche della tortura, mentre in "Terrore e modernità" (2017) analizza il fenomeno del terrorismo nel contesto della modernità e della globalizzazione.
La questione della migrazione è al centro del suo libro "Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione" (2017), in cui esamina il conflitto tra Stato e migranti, proponendo una riflessione sulla sovranità e sull'identità nell'era globale. Questo lavoro le è valso il Premio Pozzale per la saggistica nel 2018 e il Premio Sila - Economia e Società nello stesso anno
Oltre all'attività accademica, Di Cesare è una presenza attiva nel dibattito pubblico italiano e internazionale. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui "L'Espresso", "Il Manifesto", "La Stampa" e "Il Fatto Quotidiano", offrendo analisi su temi di attualità politica e sociale
Dal 2016, dirige la collana "Filosofia per il XXI secolo" per la casa editrice Mimesis, contribuendo alla diffusione del pensiero filosofico contemporaneo.
Nel 2018, è stata nominata membro del Consiglio Scientifico e Strategico del Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR Onlus), evidenziando il suo impegno nelle questioni legate ai diritti umani e alla migrazione.
Donatella Di Cesare è molto riservata riguardo alla vita privata. Non sono disponibili informazioni pubbliche sul suo stato civile o su eventuali relazioni familiari. Non è noto se abbia un marito e dei figli.