Documentario su Matthew Perry: 27 dosi di ketamina prima della morte

Il nuovo documentario su Matthew Perry ha rivelato dettagli scioccanti sulla sua morte, affermando che all'attore sono state somministrate 27 dosi di ketamina prima del decesso.

Questa rivelazione scioccante solleva molte domande sulle reali circostanze che hanno portato alla tragica scomparsa della star di "Friends". Scendiamo nei dettagli di questa triste perdita.

A Matthew Perry furono somministrate 27 dosi di ketamina prima della sua morte

Il 25 febbraio 2025, Peacock ha presentato in anteprima il documentario "Matthew Perry: A Hollywood Tragedy", che racconta la vita dell'attore noto per il ruolo di Chandler Bing in "Friends".

Si è raccontato delle sue battaglie contro la dipendenza e soprattutto delle circostanze che hanno portato alla sua prematura scomparsa nel 2023.

Il documentario rivela una verità scioccante: nei tre giorni precedenti la sua morte, Perry avrebbe ricevuto 27 iniezioni di ketamina.

Le indagini hanno portato all'accusa di cinque individui, tra cui due medici e l'assistente personale di Perry, Kenneth Iwamasa, che avrebbe somministrato le dosi fatali senza una formazione medica adeguata.

Iwamasa avrebbe speso circa 42.000 sterline in ketamina nei 19 giorni precedenti la morte dell'attore.

Ci sono anche altri due indagati: il dottor Salvador Plasencia, accusato di aver venduto illegalmente ketamina a Perry nel mese precedente alla sua morte, e Jasveen Sangha, una donna che, secondo le autorità, ha venduto all'attore la dose letale di ketamina.

Nel documentario si afferma che sia Plasencia che Sangha hanno approfittato di Perry per fare soldi e arricchirsi.

La legge americana in questo senso sta cambiando. Mentre prima si chiudeva il caso per morte accidentale per overdose, adesso si perseguono i venditori di droga e li si punisce per aver approfittato di quei problemi di dipendenza per causare morte o gravi lesioni.

L'attore è stato trovato morto nella vasca idromassaggio della sua casa di Los Angeles. La causa della morte è stata l'annegamento, consequenziale agli effetti acuti della ketamina.

Il documentario include interviste con persone vicine a Perry, come la co-protagonista di "Friends" Morgan Fairchild, e con esperti legali coinvolti nel caso. 

Perché Perry iniziò a usare la ketamina?

Matthew Perry aveva iniziato a usare la ketamina come trattamento off-label per la depressione, sperando di trovare sollievo dai suoi gravi problemi di salute mentale.

Ben presto, però, il suo consumo aumentò oltre le dosi prescritte, spingendolo a cercare altre fonti di approvvigionamento al di fuori del suo medico.

Circa un mese prima della sua morte, Perry entrò in contatto con Juan Plasencia, che a sua volta coinvolse un altro individuo, Jose Chavez, per procurarsi il farmaco.

Secondo le prove emerse nel procedimento legale, Plasencia e Chavez si scambiarono messaggi cinici e sprezzanti sulla transazione. Per loro era solo una questione economica.

In un messaggio rivelato dagli inquirenti, Plasencia scrisse a Chavez: "Mi chiedo quanto pagherà questo idiota", lasciando intendere che intendessero approfittarsi della vulnerabilità dell'attore.

Il giorno stesso, i due si incontrarono a Costa Mesa, una città situata tra Los Angeles e San Diego, per concludere l’accordo.

Durante l'incontro, almeno quattro fiale di ketamina furono consegnate a Plasencia, il quale successivamente le vendette a Perry per la somma di 4.500 dollari.

Resosi conto dell’opportunità di guadagno, Plasencia chiese poi a Chavez se poteva continuare a fornirgli il farmaco. La loro avidità, la mancanza di empatia, ha giocato un ruolo importantissimo nella morte dell'attore.

E questo ha portato all'incriminazione di cinque persone, tra cui i due spacciatori e alcuni medici che avrebbero prescritto il farmaco in modo improprio.

Dove puoi vedere questo documentario

"Matthew Perry: A Hollywood Tragedy" è disponibile in streaming su Peacock a partire dal 25 febbraio 2025. Peacock è una piattaforma di streaming che puoi accedere anche dall'Italia, pagando un abbonamento.

Ecco il trailer:

In conclusione