Il caro bollette è la buccia di banana su cui rischia di scivolare il governo Meloni, lo sa bene il centrosinistra che non smette di provocare la premier e la maggioranza sul tema.
Oggi – mercoledì 26 febbraio - alla Camera dei deputati, il day after la mozione di sfiducia della ministra Daniela Santanchè, è stato improntato tutto sulla questione rincari energetici e aumento delle bollette per gli italiani.
Una questione scivolosa, lo sa bene anche la presidente del Consiglio che per questo ha deciso di rinviare a venerdì il Consiglio dei Ministri con all’ordine del giorno il nuovo Decreto Bollette, un pacchetto di misure volto a ridurre i costi per gli italiani.
Il motivo del rinvio? Trovare i fondi per finanziare gli aiuti. La coperta degli equilibri di bilancio è corta e c’è il rischio che la misura si trasformi in un boomerang per il Governo, come è accaduto in passato con l’aumento delle pensioni minime di 1,80 euro.
L’opposizione incalza e il governo si difende, come accade ormai su ogni provvedimento, mentre cominciano a trapelare indiscrezioni sulle misure previste nel nuovo decreto.
Il nuovo Decreto Bollette su cui sono a lavoro i tecnici dei ministeri dell’Economia e dell’Ambiente prevede una serie di misure di supporto economico per famiglie e imprese, quanto incisive lo si scoprirà solo venerd' 28 febbraio.
Gli sconti maggiori sono previsti per le categorie vulnerabili e le PMI, ma allo studio ci sono anche misure per alleggerire la pressione sulle famiglie.
L’impegno di spesa dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,8-3 miliardi di euro e coprirà un arco temporale di sei mesi. Il minimo per far fronte all’aumento del costo dei carburanti previsto per marzo.
Il cuore del provvedimento è rappresentato dall’estensione della platea del bonus sociale per le famiglie vulnerabili con l’aumento della soglia ISEE da 9.530 a 15.000 euro. Questo consentirà di includere circa 4,5 milioni di famiglie per un costo stimato di 1,5 miliardi di euro.
La rimodulazione degli oneri di sistema, inoltre, dovrebbe contribuire ad alleggerire la pressione economica sulle famiglie e le piccole imprese, così come anche la riduzione dell’aliquota Iva sul gas che dovrebbe scendere al 5%.
Al vaglio anche una proroga dello sconto sulle accise del gas.
Il governo starebbe anche lavorando a un sostegno per le aziende energivore e le piccole e medie imprese, con uno stanziamento di circa 600 milioni di euro. Allo studio anche soluzioni per ridurre il differenziale tra il costo del gas europeo e quello all’ingrosso italiani.
Il decreto sarebbe dovuto approdare in Cdm lunedì 24 febbraio, ma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rinviato indietro la bozza chiedendo interventi più incisivi. Il rischio che si trasformi in un’arma a doppio taglio esiste e la premier non vuole rischiare, ecco perché ha rinviato la bozza ai suoi ministri chiedendo loro uno sforzo ulteriore.
Il pericolo è che in mancanza di risorse, le misure si trasformino in un risparmio irrisorio per le famiglie italiane, esponendo il Governo alle accuse dell'opposizione come già accaduto in passato con altre misure analoghe.
Ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani che poi ha concluso:
Un’urgenza sottolineata anche dal deputato della Lega Riccardo Molinari che ha evidenziato l’impegno del ministro Giancarlo Giorgetti.
La polemica politica nel frattempo non accenna a placarsi con l’opposizione all’attacco del Governo. Tra i più attivi gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Il leader Giuseppe Conte nei giorni scorsi ha parlato di bocciatura da parte della premier del lavoro dei suoi ministri.
"Per la maggioranza le bollette non sono un'urgenza, mentre arriverà in Parlamento il solito decreto blindato" ha rincarato la dose il presidente dei deputati M5s Riccardo Ricciardi, commentando la decisione della maggioranza di bocciare la loro proposta di anticipare la discussione della loro mozione sul caro bollette prima del Cdm di venerdì.
Oggi volevamo impegnare il Parlamento per discutere la nostra proposta per diminuire il prezzo delle bollette. Ci hanno detto di no. Evidentemente hanno altre priorità.
— Riccardo Ricciardi (@RicRicciardi) February 26, 2025
Ha scritto, invece, sui social il leader di Avs, Nicola Fratoianni.