25 Feb, 2025 - 13:22

Caso Cospito, Donzelli difende Delmastro e il governo: "Meloni libera l'Italia dal ricatto di un terrorista"

Caso Cospito, Donzelli difende Delmastro e il governo: "Meloni libera l'Italia dal ricatto di un terrorista"

A difesa dei propri compagni di partito, tranne forse nel caso di Daniela Santanché. Le polemiche sulla condanna per rivelazione di segreto d'ufficio a carico del sottosegretario della Giustizia Andrea Delmastro non si sono ancora spente e diversi esponenti di Fratelli d'Italia continuano a criticare la decisione del Tribunale di Roma.

Ne è un esempio Giovanni Donzelli: secondo il responsabile dell'organizzazione di FdI la condanna contro Delmastro non poggia su alcuna base solida e ricorrendo agli altri due gradi di giudizio ben presto si scoprirà che nulla del suo intervento in Aula era coperto dal segreto di Stato, anzi è stato utile per difendere il 41bis per terroristi e mafiosi.

Nel frattempo, Delmastro comparirà come testimone nel processo che vede coinvolto un altro esponente meloniano, Emanuele Pozzolo, che aveva ferito con un colpo di pistola accidentale un partecipante alla festa di Capodanno 2024 a Rosazza.

Donzelli sul caso Cospito: "Aveva ragione la Procura, non era un segreto amministrativo"

Oltre a un rapporto di amicizia e stima professionale, c'è anche il livello politico da considerare nel caso Cospito. Giovanni Donzelli e Andrea Delmastro, infatti, non sono soltanto coinquilini e amici di lunga data, ma anche esponenti di spicco all'interno di Fratelli d'Italia. Il fatto che il secondo, sottosegretario alla Giustizia, sia stato condannato agli inizi di febbraio dal Tribunale di Roma per rivelazione di segreto d'ufficio, è stato uno smacco per il responsabile dell'organizzazione di FdI.

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Sinceramente credo che la Procura avesse ragione, per tre volte aveva chiesto di procedere con l'archiviazione o l'assoluzione: così mi ha detto Delmastro, così mi ha confermato il ministro e numerose persone esperte di diritto che quelle notizie non erano coperte da alcun segreto. Si trattava soltanto di una procedura amministrativa finché non arrivavano al decisore politico.

Donzelli è tornato oggi 25 febbraio 2025 a commentare la vicenda, non utilizzando toni polemici ma puntualizzando ancora una volta che ciò che hanno fatto lui e Delmastro non sia una violazione del segreto di Stato. Nessuno ha mai pensato di rivelare contenuti classificati in Aula, anzi, Donzelli volle sfruttare il suo intervento del gennaio 2023 per ricordare come Fratelli d'Italia sia sempre contro mafia e terroristi. 

La sicurezza del deputato fiorentino si poggia sul fatto che, se la decisione in primo grado è stata contraria a Delmastro, non lo saranno quelle di secondo o eventualmente di terzo grado. Nessuna delle notizie riferite da Donzelli doveva restare segreta, perché "così pensa la Procura, così la pensa il ministro, così la pensano numerosi magistrati che si sono espressi sul tema, così non la pensa a quanto pare il giudice che si è espresso sul tema che in primo grado ha giudicato...".

Si arriverà fino in Cassazione se necessario, perché il ragionamento alla base del deputato meloniano è che così facendo si rischia di dare un pessimo segnale nella lotta al terrorismo e alle mafie in Italia.

"Grazie al governo Meloni difeso il 41bis contro terroristi e mafiosi"

A proposito di questo punto, si arriva ad un secondo livello politico insito nella vicenda dell'anarchico Cospito, condannato per atti di terrorismo e attualmente in carcere a Bancali (in provincia di Sassari). Tutta FdI, compresa la premier Giorgia Meloni, è orgogliosa e convinta che sia necessaria fermezza nel contrastare ogni forma di violenza e di aggressività da parte dei gruppi antagonisti e delle mafie: ogni dubbio sul carcere duro o sul 41bis è deleterio e incoraggerebbe a compiere atti contro la sicurezza dello stato italiano.

Donzelli quindi sposta il focus del suo commento dalla contestazione in sè - cioè il ripetere frasi e discorsi che Cospito aveva scambiato con esponenti della criminalità organizzata - all'azione del governo Meloni contro la mafia e il terrorismo. Nessuno si è fatto distrarre da critiche pretestuose (e magari interessate) per rendere più leggero il regime carcerario per alcune categorie specifiche:

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È una decisione sbagliata! Non mi interessa il motivo, io sono orgoglioso e contento che il governo Meloni abbia in quell'occasione confermato il 41bis e il carcere duro per mafiosi e terroristi e che sulla vicenda Cospito non ci si sia piegati. Sono orgoglioso di aver raccontato quelle verità in Aula, perché l'Italia era sotto ricatto di un terrorista e non lo è stata più: se ho contribuito in piccola parte penso di esserne orgoglioso.

Non è, poi, un problema di informazioni sensibili o meno, perché l'intervento di Donzelli in Aula rispondeva ad una richiesta di interrogazione come fatto in altre occasioni: era compito di Delmastro parlare della questione perché sottosegretario con delega all'amministrazione penitenziaria.

Dice Donzelli a tal proposito: "Ci sono state centinaia di occasioni in cui informazioni di quel genere sono state serenamente usate per rispondere a interrogazioni parlamentari, raccontate in televisione o sui giornali da organismi politici e giornalisti, perché non sono informazioni considerate classificate in nessun modo secondo la legge sul segreto di Stato". 

Delmastro sarà testimone nel processo contro Pozzolo

Delmastro ritorna infine al centro di un'altra vicenda che negli ultimi tempi era finita sotto traccia. Il Tribunale di Biella, con la giudice Cristina Moser, ha deciso che il sottosegretario dovrà testimoniare nel processo che ha coinvolto Emanuele Pozzolo

Il parlamentare, al momento sospeso da FdI, durante la festa di Capodanno a Rosazza (in provincia di Biella) aveva sparato - secondo la sua versione accidentalmente - con la propria minirevolver ferendo una persona lì presente. Delmastro era anche lui presente a quella festa, anche se aveva sempre affermato che al momento dello sparo era uscito a gettare via la spazzatura.

La difesa di Pozzolo, organizzata dal suo avvocato Andrea Corsaro, ha chiesto la testimonianza del sottosegretario, mentre il pubblico ministero ritenuto necessaria la presenza come testimoni Luca Campana e anche Pablito Morello, allora caposcorta di Delmastro, accusato da Pozzolo di esser stato il reale autore dello sparo che aveva ferito Campana.

I tre punti salienti dell'articolo

  • Controversia sulla condanna di Delmastro: Giovanni Donzelli difende Andrea Delmastro, condannato per rivelazione di segreto d'ufficio, sostenendo che non vi fosse alcuna violazione del segreto di Stato e che le informazioni condivise in Aula non erano classificate. La sua posizione si basa sul fatto che fra gli altri il Ministro della Giustizia ritenga le informazioni non segrete.

  • Difesa della politica governativa contro il terrorismo: Donzelli sottolinea il sostegno di Fratelli d'Italia alla politica del governo Meloni, in particolare alla decisione di mantenere il 41bis per mafiosi e terroristi, e critica le polemiche legate al caso di Cospito, affermando che l'Italia non è più sotto il "ricatto di un terrorista".

  • Coinvolgimento di Delmastro nel processo Pozzolo: Andrea Delmastro è stato chiamato come testimone nel processo contro Emanuele Pozzolo, accusato di aver ferito accidentalmente una persona durante una festa di Capodanno. Delmastro, presente alla festa, dovrà chiarire la sua versione dei fatti.

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