25 Feb, 2025 - 12:15

La Lega sbaglia bersaglio: Pio La Torre non c'entra nulla con le teorie gender

La Lega sbaglia bersaglio: Pio La Torre non c'entra nulla con le teorie gender

È Pio La Torre il ‘bambino con i tacchi’ di cui parla Walter Veltroni nel suo libro sulla Costituzione spiegata ai ragazzi, “La più bella del Mondo”, contro cui la Lega punta il dito nella sua crociata contro la diffusione delle teorie gender nelle scuole italiane.

Il centrosinistra parla di scivolone della Lega, alimentando lo scontro tra destra e sinistra sull’ideologia woke che, nel nostro paese è diventata motivo di scontro astratto, dal momento che non ci sono leggi che promuovano tale ideologia. 

Ma perché la Lega del vicepremier Matteo Salvini, che ha fatto della sicurezza e della lotta alla criminalità una delle sue bandiere, ha deciso di scagliarsi contro uno dei simboli dell’anti-mafia in Italia
Ecco il perchè della polemica.

Chi è il bambino con i tacchi raccontato da Veltroni?

La polemica nasce, come già accennato, dall’iniziativa dell’amministrazione comunale di Buccinasco, piccolo comune lombardo, guidata dal sindaco di centrosinistra Rino Pruiti, di regalare alla scuola elementare cittadina il libro dell’ex sindaco di Roma, nonché fondatore del Pd Water Veltroni, sulla storia della Costituzione italiana.

Contro l’iniziativa si è scagliata la Lega che ha accusato l’amministrazione di tentare di indottrinare i bambini alle teorie gender.  Accusa legata al fatto che uno dei dodici bambini protagonisti del racconto indossasse scarpe da donna.

Il ‘bambino con i tacchi’, però, non c'entra nulla con le teorie gender perché si tratta di Pio La Torre, ex membro della Camera dei Deputati, ex segretario siciliano del Pci, ex sindacalista, ma soprattutto simbolo della lotta alla mafia di cui fu vittima nel 1982.

Pio La Torre è il padre del 416-bis, il carcere duro per i mafiosi. Una legge che ancora oggi porta il suo nome (Rognoni-La Torre) e che segnò la sua condanna a morte, 
Non un simbolo gender quindi, ma un simbolo di legalità e di coraggio che ha lottato contro la mafia fino all’estremo sacrificio.

Pio La Torre, le scarpe della zia e il malinteso

Nel libro di Veltroni – contestato dalla Lega – si racconta la storia di Pio La Torre, un bambino povero figlio di contadini nella Sicilia degli anni cinquanta e sessanta che non potendosi permettere delle scarpe nuove indossava le scarpe dismesse dalla zia per andare a scuola. Un lungo tragitto che il bambino compiva ogni giorno e che lo avrebbero portare a diventare uno delle figure più determinanti della storia italiana. 

Scarpe da donna, quindi, dalle quali è nato il fraintendimento degli esponenti del Carroccio che forse non conoscevano la storia. 
Le scarpe della zia di Pio La Torre, però, nel racconto di Veltroni non sono un simbolo woke, ma il simbolo della conquista della libertà, perché grazie a quelle scarpe La Torre bambino ha potuto frequentare la scuola, crescere e cambiare in meglio il nostro paese, infrangendo i muri dell’omertà e della paura.

Nella sua battaglia contro la diffusione dell'ideologia gender, questa volta la Lega sembrerebbe aver sbagliato bersaglio.

La Lega presenta un'interrogazione a Valditara

La Lega ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il deputato della Lega Rossano Sasso accusa il centrosinistra di ricorrere a ‘mezzucci’ per introdurre teorie gender nelle scuole senza interpellare i genitori dei bambini.

Secondo il parlamentare del Carroccio, nel libro di Veltroni "si parla di bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi".

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“Siamo dinanzi all'ennesimo tentativo di indottrinamento da parte della sinistra nei confronti di bambini piccoli.

Scrive nel post su X che ha dato il via alla polemica e che conclude chiedendo a Veltroni se abbia “bisogno di questi mezzucci per divulgare il suo capolavoro in cui si propaganda l'ideologia gender”.

Polemica a cui si è unito anche il leader della Lega Matteo Salvini che su Instagram scrive:

"Gravissimo che un primo cittadino entri nelle scuole per regalare a dei ragazzi di 10 anni (senza il consenso dei genitori) dei libri orientati politicamente che trattano, tra l'altro, temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche. Conto che venga fatta presto chiarezza".

Boldrini: "Potevano almeno leggerlo" e Magi: "Accecati dal pregiudizio"

Immediata la replica del Partito Democratico che fa notare che il libro di Veltroni parla della Costituzione che non ha orientamento politico e soprattutto che il bambino, individuato come simbolo gender, in realtà è il simbolo dell’anti-mafia in Italia.

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I dem ritengono strumentale, ideologica e poco informata la denuncia del collega Sasso che addirittura arriva a denunciare la storia del 'bambino sui tacchi' ignaro, forse, che si tratti di Pio La Torre, riconosciuto unanimemente, come un esempio civile per i giovani, che, figlio di braccianti, doveva indossare le scarpe da donna della zia per poter camminare chilometri fino alla scuola.

La deputata Laura Boldrini commenta così:

virgolette
Si dovrebbero vergognare, è davvero imbarazzante. Sasso poteva almeno leggerselo prima.

Ironico il commento del segretario di +Europa Riccardo Magi che, sottolineando la gravità della svista, ha dichiarato:

virgolette
Di più grave c'è solo che hanno scambiato Salvini per un ministro dei Trasporti. Mi sembra che prendano cantonate perchè sono accecati dal pregiudizio e dalle ideologie.

Chi era il bambino con i tacchi e l’autogol della Lega in 5 punti:

  1. Polemica sulla Lega e Pio La Torre: La Lega ha attaccato un'iniziativa educativa di un comune lombardo che regalava il libro di Walter Veltroni, "La più bella del Mondo", accusandolo di promuovere le teorie gender, a causa di un riferimento a un "bambino con i tacchi".
  2. Il "bambino con i tacchi" è Pio La Torre: Il bambino descritto nel libro con le scarpe da donna, è Pio La Torre, un eroe dell'anti-mafia e padre della legge Rognoni-La Torre. Non ha nulla a che fare con tematiche di genere, ma rappresenta simbolicamente la lotta alla mafia.
  3. Il fraintendimento delle scarpe: La polemica è nata da un fraintendimento, poiché le scarpe della zia di Pio La Torre nel libro simboleggiano il sacrificio e la lotta per la libertà, non un simbolo legato all'ideologia gender.
  4. Le accuse della Lega: La Lega ha accusato il centrosinistra di indottrinare i bambini nelle scuole con ideologie politiche e gender senza il consenso dei genitori, chiedendo leggi più rigide per il consenso informato.
  5. Risposta del PD: Il Partito Democratico ha respinto le accuse, sottolineando che il libro riguarda la Costituzione italiana e che il bambino descritto nel libro è un simbolo di legalità e coraggio, non di ideologie di genere.

 

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