Come ogni anno, anche nel modello 730/2025 ci sarà uno spazio dedicato alla detrazione delle spese mediche e sanitarie.
Rispetto allo scorso periodo dichiarativo, il panorama delle detrazioni fiscali ha subito cambiamenti significativi. Una rimodulazione ottenuta effettuando tagli importanti, con l’applicazione di limiti stringenti, ma che non hanno toccato le spese sanitarie.
La dichiarazione dei redditi potrà essere presentata a partire dal 30 aprile 2025 e, per non farsi trovare impreparati, è bene iniziare a sapere quali sono le spese detraibili, le istruzioni e le novità del 2025.
Le spese mediche e sanitarie, se sono rispettati determinati requisiti, possono essere detratte nel modello 730/2025.
Rispetto allo scorso anno, non sono state introdotte novità e non sono stati applicati tagli, così come è, invece, avvenuto per altri benefici fiscali.
Per poter accedere alla detrazione fiscale, non ci sono limiti di reddito: spetta una volta superata la franchigia di 129,11 euro nell’anno d’imposta 2024.
Sono ammesse alla detrazione:
Le spese sanitarie devono essere indicate nel quadro E del modello 730/2025. L’importo totale delle spese deve essere indicato nel rigo E1.
Chi presenta la dichiarazione dei redditi ha la possibilità di richiedere il rimborso anche per le spese sostenute dai familiari fiscalmente a carico.
È prevista, altresì, la possibilità di detrarre le spese per i familiari non a carico che sono affetti da patologie esenti, nel limite di 6.197,48 euro, e per le persone con disabilità, ma in questo caso senza limiti.
Si può detrarre anche l’imposta di bollo applicata sulle fatture esenti da Iva di importo superiore a 77,46 euro.
Uno degli aspetti principali della detrazione delle spese mediche e sanitarie riguarda la conservazione dei documenti.
Per i farmaci acquistati presso farmacie o altri esercizi deve essere conservata la fattura oppure lo scontrino fiscale. In tali documenti deve essere specificata:
Nel caso dei farmaci acquistati all’estero, è necessaria la traduzione dei dati. Invece, nel caso delle prestazioni dei medici generici serve la ricevuta fiscale oppure la fattura rilasciata dal medico.
A tal proposito, è bene ricordare l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per le detrazioni fiscali.
Bisogna capire quali spese sanitarie pagate in contanti o con il bancomat possono essere detratte. Sono detraibili le spese sostenute presso studi medici o strutture sanitarie private, ma solo se pagate con mezzi tracciabili.
Invece, sono ammessi anche i pagamenti in contanti per le spese sostenute presso il Servizio Sanitario Nazionale e presso strutture private accreditate. Infine, sono detraibili anche le spese pagate in contanti sostenute presso farmacie e parafarmacie per:
È fondamentale, però, che per tali spese venga utilizzata la tessera sanitaria per la generazione dello scontrino parlante.
La detrazione delle spese mediche e sanitarie può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo, solo quando l’ammontare complessivo è superiore a 15.493,71 euro. Sono escluse le spese relative all’acquisto di veicoli per disabili.
La scelta, cioè se fruire della detrazione a rate o in un’unica soluzione, deve essere effettuata al momento della presentazione del modello 730/2025.
Se il contribuente ha optato per la ripartizione della spesa in quattro rate e decede prima di aver completato il godimento dell’intera detrazione, l'erede, obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi del defunto, può detrarre le rate residue in un'unica soluzione.
Il modello 730/2025 prevede la detrazione delle spese mediche e sanitarie, che non hanno subito modifiche rispetto all'anno precedente. Le spese detraibili comprendono visite mediche, analisi, farmaci e dispositivi medici, a condizione che siano rispettati determinati requisiti. È possibile detrarre anche le spese per i familiari a carico o per quelli non a carico con patologie esenti.
Le spese devono essere documentate e, in alcuni casi, pagate con mezzi tracciabili. La detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali per importi superiori a 15.493,71 euro. L'erede può detrarre le rate residue se il contribuente decede prima di completare la detrazione.