Questa volta sono cinque i gol incassati al Castellani dall'Atalanta di Gasperini, per un totale di 14 gol nelle ultime quattro partite: numeri che fanno riflettere sulla complicata situazione che sta vivendo l'Empoli da più di 15 giornate. Campionato fotocopia dello scorso anno per D'Aversa: inizio scoppiettante, con un bottino di punti iniziale che fa sperare anche in un'annata ambiziosa, poi il baratro, il crollo fisico e, soprattutto, mentale.
L'Empoli è alla sua quarta sconfitta di fila e non vince da 12 giornate: l'ultima volta è stata a casa del Verona per 4-1. Una vittoria convincente che aveva fatto sperare l'ambiente toscano di poter tornare ad ambire a qualcosa di più. Invece nulla, l'Empoli ha continuato a inanellare una serie di risultati negativi, che lentamente l'ha vista scivolare in classifica fino al terzultimo posto.
Dopo la pioggia di gol ricevuti dall'Atalanta, in sala stampa non si presenta il tecnico degli azzurri, forse troppo provato dallo stress e incapace di metterci ancora la faccia dopo l'ennesima imbarcata presa dalla sua squadra. Al posto di D'Aversa si presenta il direttore sportivo dei toscani Roberto Gemmi, che ha commentato in sala stampa l'atteggiamento della squadra e soprattutto il futuro dell'allenatore, ormai messo in discussione da tutti.
Le parole più importanti pronunciate dal DS sul futuro del tecnico, però, sono abbastanza nette e non presagiscono nulla di negativo: il futuro di D'Aversa non è in discussione. Nelle parole di Gemmi traspare una certa responsabilità, sottratta, in un certo senso, a quella del mister. È questo il motivo per cui si presenta al posto suo.
Nonostante la delusione, il DS ha sottolineato che ci sono stati anche aspetti positivi, evitando però di elencarli. Poi, ancora, la situazione infortuni torna al centro del discorso ed è, secondo il DS, una delle prime responsabili della situazione disastrosa dell'Empoli.
Il trend negativo è iniziato per lo più da metà dicembre, quando, dopo una bella vittoria a Verona per 4-1, i toscani non sono più riusciti a portare a casa un successo. Anzi, hanno collezionato una serie incredibile di sconfitte che li ha fatti precipitare rapidamente tra gli ultimi posti della classifica.
Nei primi sei match, addirittura, i toscani non hanno mai perso, incassando solo due gol e segnandone cinque, arrivando a 10 punti, che valevano addirittura il sesto posto in classifica. A penalizzare, e non poco, l'Empoli sono stati i numerosi scontri diretti persi in casa, che hanno innescato anche una mancanza di autostima e volontà di portare a casa le partite.
Ancora non si riescono a individuare le potenziali cause che abbiano trascinato l'Empoli in questo buco nero di risultati. La prima ipotesi riguarda la lunga lista di infortunati, tra cui troppi giocatori che avrebbero potuto dare un contributo importante agli azzurri. Solo l'assenza di un giocatore come Ismajli pesa tantissimo: il difensore albanese è fondamentale per garantire un buon equilibrio difensivo.
Dal momento in cui D'Aversa non può usufruirne, le lacune difensive si vedono tutte, così come i troppi gol incassati dalla squadra nelle ultime giornate. Oltre agli infortuni, però, ci sono anche delle responsabilità che riguardano l'allenatore. Negli ultimi incontri il gioco dei toscani è stato troppo prevedibile: contro l'Atalanta sembra che gli azzurri non siano scesi in campo, anzi, pare che si siano arresi ancor prima di iniziare la partita.
L'Empoli ora è al 18º posto con 21 punti, troppo pochi per poter ambire alla salvezza. Per restare in Serie A servirà più cattiveria e, soprattutto, una maggiore compattezza di squadra. Se l'Empoli crede in D'Aversa, non ci saranno molte altre occasioni per il mister di dimostrare di che pasta è fatta la squadra.