Per quanto Roberto Saviano affermi a più riprese che oggi non scriverebbe un libro come Gomorra, è proprio a quel romanzo che deve tutta la sua influenza ma, soprattutto, tutta la sua fortuna: e stiamo parlando di guadagni.
La storia comincia nel 2002. Lo scrittore napoletano ha 22-23 anni, sta intraprendendo il suo percorso giornalistico, e lo fa intento a camminare su un terreno rischioso, quello che riguarda da vicino la vita della criminalità organizzata.
Studia vicende legate alla Camorra, collabora con diverse testate, fa notare all'Italia la sua penna e poi si concentra sull'opera che gli svolterà la vita. Scrive Gomorra, nel 2006 il libro esce ed è basato su fatti realmente accaduti in Campania: intrighi criminali descritti nei dettagli per cui riceve minacce di morte.
Saviano da qui passa ad un altro mondo: racconta uno stile di vita in cui è portato a vivere paure, a correre rischi (vive infatti sotto scorta) ma, innegabilmente, grazie alla sua popolarità, finisce per fondare un vero e proprio business in tutto il mondo e registra degli incassi senza precedenti.
Le sue parole su quanto la sua vita sia cambiata con la scrittura di Gomorra in questo video:
Oggi Roberto Saviano ha 45 anni, è famoso, può dire di aver scritto per testate internazionali come il New York Times e il Washington Post, è autore di programmi tv, sceneggiatore e argomento comune di dibattito.
Secondo un'attenta inchiesta di Panorama, raggiunge l'apice nel 2017, quando dichiara in un solo anno di aver guadagnato circa 2,3 milioni di euro.
In soli dieci anni, calcolabili dal 2007 al 2017, accumula circa 13 milioni. E tutto questo, solo considerando libri e scrittura.
Se poi ci spostiamo a prestare attenzione ai contratti con case di produzione per film e programmi tv, arriviamo a 500.000 euro con la casa di produzione della serie Gomorra (Cattleya); 400.000 euro con Telecom-La7, 350.000 euro la società di Maria De Filippi (Fascino).
Il patrimonio totale di Roberto Saviano (tutto ciò che possiede in termini di soldi e beni, per intenderci) è stimato intorno ai 15 milioni di euro. Il grosso lo deve, sempre secondo l'inchiesta già citata, al suo lavoro da scrittore, alle opere letterarie. Tuttavia, sono cifre basate su stime giornalistiche, e quindi non possono essere precise al centesimo.
Teniamo anche presente che, riguardo aggiornamenti molto recenti in termini di finanze, lo scrittore non lascia tracce.
Sappiamo, anzi, che spesso decide saggiamente di centellinare le prove e la visibilità della sua solida condizione economica. Non ci sono, infatti, segni in Italia che testimoniano imprese o case intestate a lui.
Negli Stati Uniti, precisamente a New York, la situazione è ben diversa. Il conto corrente è più che generoso e deterrebbe il cento percento di una società americana, probabilmente un'immobiliare, del valore di circa un milione di euro. A Brooklyn, nel quartiere di Williamsburg, passa d'abitudine alcuni mesi durante l'anno insieme alla sua compagna, Maria di Donna: ad accoglierli è un appartamento esclusivo, mattonato in rosso.
Non calcoliamo, poi, la generosità delle case editrici con cui si interfaccia. Prima tra tutte, Mondadori, che fin dagli esordi lo sostiene, in lungo e in largo, anche e soprattutto economicamente, offrendogli viaggi, pranzi e cene in tutta Italia. In questa fase, Saviano pare che abbia pure accesso diretto al servizio di prelievo immediato della casa editrice di Segrate e che con quei soldi si paghi ristoranti e alberghi di lusso.
Uno chef avrebbe rivelato a Panorama che è stato spinto a offrire un piatto alla scorta di Saviano, visto l'indugiare dello scrittore davanti al conto finale, una volta terminata la cena...
Insomma, se da una parte potremmo definire il patrimonio di Saviano generoso, lo stesso non si direbbe dello scrittore.
Alcuni lo descrivono fin troppo prudente con le finanze: a partire dal giornalista Dario Salvelli, che inizialmente è molto entusiasta all'idea di collaborare con l'autore di Gomorra, ma poi si pente, si ritira, ammettendo successivamente nel suo blog di non aver ricevuto nessun compenso per il suo lavoro, ma di aver accettato lo stesso.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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