23 Feb, 2025 - 13:05

E alla fine Schlein "scarica" Conte: il campo largo è al capolinea?

E alla fine Schlein "scarica" Conte: il campo largo è al capolinea?

“Do something”. La recente esortazione a fare qualcosa, al limite della citazione cinematografica, di Mario Draghi al Parlamento Europeo deve essere stata interpretata come un monito anche tra le stanze del Nazareno. 

Alla fine, dopo giorni di silenzio, la segretaria del PD Elly Schlein è intervenuta sulle dichiarazioni rilasciate dal leader M5S Giuseppe Conte sull'Ucraina e lo ha scaricato, come da tempo gli chiedevano da più fronti.

La segretaria PD più a sinistra degli ultimi anni, ha fatto qualcosa di sinistra – e qui la citazione è diretta – condannando senza possibilità di fraintendimenti la posizione dell'alleato sulla politica estera e forse rottamando per sempre le ipotesi di un'alleanza organica con i Cinquestelle, cosa a cui tra l'altro Conte aveva sempre guardato con diffidenza.

Ecco cosa ha detto Elly Schlein e quali potrebbero essere le conseguenze delle sue parole.

Schlein scarica Conte e lo avverte su Trump

Alla fine la condanna alle parole di Giuseppe Conte è arrivata anche dalle labbra della leader dell'opposizione italiana. Ieri sera nel corso della trasmissione “Accordi e Disaccordi” sul Nove, la segretaria del PD Elly Schlein ha espresso un'opinione chiara sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte in merito alle affermazioni del presidente Usa Donald Trump sull'Ucraina

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Non condivido le affermazioni di Conte su Trump. Trovo sbagliato condividere anche solo in parte le parole di Trump che si stava macchiando di un falso storico negando che l’aggressione è partita dalla Russia”. 

La politica estera, e soprattutto la posizione sulla guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, è sempre stato motivo di discordia – tra i tanti – all'interno del campo largo di centrosinistra ma, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, facendo emergere con forza i malumori all'interno del PD per l'alleanza, mai del tutto digerita con il Movimento 5 Stelle, sono state le ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte.

L'ex presidente del Consiglio, commentando la rilettura del Presidente Trump sul conflitto russo ucraino, aveva detto che Trump 'con ruvidezza' aveva smascherato la 'propaganda bellicista dell'occidente' sull'Ucraina, affermando una verità che il Movimento 5 stelle 'sostiene da tre anni', ovvero l'impossibilità di sconfiggere militarmente la Russia.

Secondo Giuseppe Conte è stato un errore

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scommettere sulla vittoria militare di Kiev contro Putin e la Russia.

Le dichiarazioni a cui Conte faceva riferimento sono quelle in cui il magnate americano definiva il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “un dittatore mai eletto e un comico mediocre” e lo accusava di aver iniziato la guerra contro la Russia, disconoscendo – quindi – la tesi dell'aggressione russa.

Parole, sia quelle di Trump che quelle di Conte, che Elly Schlein ha condannato con chiarezza, chiarendo anche che con il centrosinistra al governa l'Italia non sarà mai alleata di Trump.

Elly Schlein sta rottamando il campo largo?

Le dichiarazioni della segretaria del PD, sollecitate dall'interno e dall'esterno del suo partito, potrebbero aver messo una pietra tombale sui tentativi di costruire un centrosinistra progressista insieme con al suo interno anche il partito di Giuseppe Conte.
Ma è davvero così?

In realtà, Schlein sembra aver mantenuto aperto uno spiraglio sottolineando come positivi i chiarimenti di Giuseppe Conte, che nelle scorse ore è ritornato sulla questione Trump chiarendo meglio la sua posizione.

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“Serve chiarezza. Ho visto però ieri – Conte ndr - ha voluto chiarire che trova le affermazioni di Trump inquietanti e che non condivide l’attacco fatto a Zelensky. E’ evidente, se andiamo al governo insieme bisogna essere compatti, ma sono convinta che si possa trovare una sintesi”.

Parole che non chiudono del tutto la porta del campo progressista al Movimento 5 Stelle, ma che pongono paletti difficili da digerire per Giuseppe Conte e i suoi: niente accordi con il nuovo presidente Usa, appoggio all'Ucraina e condanna dell'aggressione russa del Donbass.

La segretaria del PD, rispondendo alle domande dei giornalisti in studio, ha voluto chiarire anche un altro punto relativo alle battaglie comuni, come il contrasto alle politiche economiche e sociali del governo, ovvero: il PD è pronto a collaborare ma non accetterà imposizioni.

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“Ho proposto a Conte di costruire insieme una piattaforma: vedremo, se si vuole costruirla insieme siamo disponibili, perché il nostro avversario è uno: questa destra che sta facendo scelte scellerate per il Paese. Se invece c’è l’idea di fare una cosa solo del Movimento 5 stelle, vedremo.” 

Ha dichiarato Schlein che potrebbe aver abbandonato anche lei la 'fase zen'.

Cosa pensano gli altri alleati?

Il campo largo rischia di scoppiare e da Avs è arrivato oggi – domenica 23 febbraio – un appello all'unità a PD e M5s per contrapporre un argine alla “formazione di una vera e propria internazionale nera”.

Come ha sottolineato capogruppo di Avs al Senato, Peppe De Cristofaro, aprendo la seconda e ultima giornata della prima Conferenza nazionale delle elette e degli eletti di Avs, che si svolge a Napoli.  

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“Noi ci sentiamo fino in fondo il cuore di questa coalizione democratica e progressista e pensiamo che il tema dell’alternativa a questa destra riguarda il presente e il futuro del Paese. Sono in discussione i fondamenti stessi della Repubblica democratica e la risposta dev'essere ad altezza di questa sfida.

Cosa pensano, però, gli altri possibili alleati?

Il leader di Azione, Carlo Calenda, in queste ore in Ucraina per il terzo anniversario dell'invasione russa, in una recente intervista alla trasmissione 'Cinque minuti' di Bruno Vespa ha commentato così le dichiarazioni di Giuseppe Conte:

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“Conte ha detto delle cose inaudite. Ha detto delle cose che non si possono sentire.”

Come la tela di Penelope, il campo largo la mattina si fa e la sera si disfa.

L'articolo in 5 punti salienti:

  1. Elly Schlein scarica Giuseppe Conte: La segretaria del PD ha criticato senza mezzi termini le dichiarazioni di Conte sulla posizione di Trump riguardo alla guerra in Ucraina. 
  2. Crollo delle possibilità di alleanza con il M5S: Le parole di Schlein sembrano mettere fine alle possibilità di una stretta alleanza tra il PD e il Movimento 5 Stelle, una coalizione che non è mai stata pienamente accettata dentro il partito.
  3. Le dichiarazioni di Conte e la retromarcia: In risposta alle critiche, Conte ha cercato di chiarire la sua posizione ma le sue dichiarazioni non hanno completamente rassicurato il PD.
  4. La disponibilità a collaborare, ma con condizioni: Schlein ha dichiarato di essere aperta a costruire una piattaforma comune con il M5S, ma solo se non ci sono imposizioni unilaterali. Il PD vuole un’alleanza su basi condivise e non una coalizione dominata dal M5S.
  5. Le reazioni degli alleati e il rischio di rottura: Altri alleati come Avs e Azione hanno espresso preoccupazione per l’unità del campo largo. Avs ha lanciato un appello all'unità per contrastare la destra, mentre Calenda ha criticato aspramente le posizioni di Conte, sottolineando l'incoerenza e l'inaccettabilità delle sue affermazioni.
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Maria Rita Esposito
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