Il video in cui canta "Bella Ciao” con la portavoce del Ministero degli Esteri del Cremlino, Maria Zakharova, è diventato virale in poche ore.
Protagonista è il giornalista italiano Vincenzo Lorusso che ha consegnato alla portavoce del Cremlino una petizione, firmata da 20mila cittadini italiani, per chiedere scusa alla Federazione Russa per le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'ormai famoso discorso di Marsiglia in cui equiparò “l'odierna aggressione russa all'Ucraina” al progetto del Terzo Reich di Adolf Hitler.
Parole giudicate “blasfeme” dal Cremlino che ha dichiarato che non sarebbero rimaste senza conseguenze.
Il video della consegna della petizione da parte del giornalista italiano, residente nel Donbass dall'inizio dell'invasione russa per documentare il conflitto, è stato diffuso da Zakharova su Telegram. Un video in cui la portavoce del ministero degli esteri russo si commuove, canta "Bella Ciao" insieme a Lorusso e lancia un nuovo attacco all'Italia e al Presidente Sergio Mattarella.
Vincenzo Lorusso è un giornalista e blogger italiano dell'agenzia di stampa International Reporters e fondatore del canale Donbass Italia su Telegram, da cui racconta la vita nei territori contesi tra Russia e Ucraina.
La Tass, la principale agenzia di stampa russa, lo descrive così: “giornalista e attivista italiano che vive a Lugansk e racconta la vita nel Donbass".
Nelle scorse settimane – secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Nova – ha ricevuto un permesso di soggiorno temporaneo in Russia. A riferirlo è stata la portavoce del ministero dell'Interno russo, Irina Volk sul proprio canale Telegram.
Come reso noto da Volk, il giornalista avrebbe commentato la sua decisione di rimanere in Russia dissentendo ''dalla politica ostile'' dei Paesi occidentali nei confronti della Russia.
ha sottolineato, infine, Volk.
Lorusso è anche autore di diversi documentari e docu-film sul conflitto in Ucraina.
Dal gennaio 2023 vive nel Donbass, a Lugansk da dove parte per i suoi reportage dalle città in guerra. Segue le vicende geopolitiche della regione fin dal 2014, ovvero, dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina per il controllo dei territori.
È sposato con una donna originaria del Donbass circostanza che – come ha raccontato in diverse interviste – lo ha spinto a decidere di raccontare la vita sotto le bombe e il punto di vista della popolazione russofona.
Nella giornata di ieri, Vincenzo Lorusso, ha consegnato nelle mani della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, una petizione - che sarebbe stata firmata da 20mila cittadini italiani - per chiedere scusa alla Russia per le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva paragonato l'aggressione russa all'Ucraina al Terzo Reich.
Un abbraccio tra l'Italia e la Federazione Russa.
— Vincenzo Lorusso (Donbass Italia) (@DonbassItalia) February 22, 2025
Noi conosciamo la Storia, gli italiani conoscono la storia e conoscono il sacrificio di 27 milioni di sovietici.
I due libri terminano con la celebre citazione di Hemingway
Ogni essere umano che ami la libertà deve più… pic.twitter.com/73r2b9mX2y
Parole che come sappiamo non sono piaciute al Cremlino che ha chiarito che tali parole avrebbero avuto conseguenze.
Alla consegna della petizione, Lorusso e Zakharova hanno intonato “Bella Ciao” il canto dei partigiani italiani e la portavoce degli esteri russi ha evidenziato il ruolo avuto dai soldati russi per la liberazione dell'Europa dalle dittature nazi-fasciste nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Il Quirinale e il Governo italiano, come già accaduto per le minacce precedenti, non ha replicato.
Vincenzo Lorusso è un blogger e giornalista italiano che vive nel Donbass, a Lugansk, da dove racconta il conflitto in corso tra Russia e Ucraina. È anche il fondatore del canale Telegram "Donbass Italia" e lavora per l'agenzia di stampa International Reporters.
Recentemente, ha consegnato una petizione a Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, in cui si chiedeva scusa alla Russia per le parole del presidente italiano Mattarella, che aveva paragonato l'aggressione russa in Ucraina al Terzo Reich.
Il video della consegna della petizione, in cui Lorusso e Zakharova cantano "Bella Ciao", è diventato virale. Lorusso è sposato con una donna del Donbass e ha deciso di documentare la vita sotto il conflitto per raccontare il punto di vista della popolazione della regione.