La Certificazione Unica è il documento principale per la predisposizione della dichiarazione dei redditi. Si tratta di un adempimento importante per tutti i contribuenti che, nel 2024, hanno percepito redditi: quindi, sono inclusi anche i pensionati.
Chi ha percepito redditi dall’Inps può procedere a scaricare la CU, una volta che questa è stata trasmessa.
Nell’articolo, spiegherò quando l’Istituto deve provvedere al rilascio del documento e come devono fare i pensionati a scaricare il modello. Inoltre, fornirò un elenco dettaglio dei redditi certificati nella CU Inps e, eventualmente, come chiedere la correzione dei dati errati.
La Certificazione Unica Inps è un modello necessario alla compilazione della dichiarazione dei redditi, con modello 730 o con modello redditi.
Quello per i pensionati o per chi percepisce indennità, a vario titolo, erogate dall’Inps, viene emesso online dall’Istituto nel corso del mese di marzo.
La CU contiene i redditi riferiti al periodo d’imposta precedente: in questo caso, per il 2024. Il contribuente, dal momento in cui viene rilasciato il modello ha qualche mese di tempo per reperirla e compilare la dichiarazione dei redditi, qualora abbia in capo tale obbligo.
Bisogna capire come ottenere la Certificazione Unica Inps 2025. L’Istituto mette a disposizione diversi canali per reperire il documento, a seconda delle esigenze, possibilità e capacità del richiedente.
Il primo canale è quello telematico. In questo caso, per poter accedere al proprio cassetto previdenziale sul sito Inps, il pensionato deve essere in possesso di una credenziale digitale (Spid, Cie o Cns).
Cosa fare? Accedere alla propria area riservata MyInps, poi, cliccare su Prestazioni e Servizi e su Tutti i servizi. Successivamente, si deve cliccare su Certificazione unica (Cittadino) e, infine, su Codice fiscale e Pin.
La propria Certificazione Unica può essere visualizzata e scaricata anche tramite l’app Inps mobile, utilizzando l’apposito servizio Certificazione Unica.
In alternativa alle suddette modalità, la CU 2025 può essere ottenuta anche recandosi personalmente presso le sedi territoriali Inps, richiedendo il modello a uno degli sportelli dedicati.
Inoltre, si può richiedere tramite intermediari appositamente delegati al compimento di tali operazioni oppure inviando una Pec direttamente all’Istituto.
Come già detto, la Certificazione Unica è un documento che attesta il conseguimento di determinati redditi nell’anno d’imposta precedente. L’Inps deve rilasciare obbligatoriamente la CU a tutti coloro che percepiscono redditi, secondo quanto previsto dall’articolo 4, comma 6-ter e 6-quater del DPR n. 322/98.
Per capire meglio l’obbligo dell’Istituto e sapere quali sono i redditi contenuti nel documento, è bene fare un elenco. I redditi indicati al suo interno sono:
Tali redditi devono essere dichiarati proprio presentando la dichiarazione dei redditi (Modello 730/2025 o Modello Redditi Persone Fisiche 2025), a meno che il pensionato o, in generale, il lavoratore non sia obbligato.
La Certificazione Unica potrebbe presentare errori oppure omissioni. Il contribuente, in questi casi, deve rivolgersi tempestivamente al proposto sostituto d’imposta, in modo tale che proceda alla correzione dei dati errati o all’inserimento di quelli omessi.
L’Inps consente alle proprie strutture territoriali la possibilità di rettificare il documento precedentemente predisposto.
Una volta rettificato il documento, il contribuente riceve la comunicazione della modifica. In ogni caso, il cittadino può verificare la propria situazione accedendo ai Servizi Fiscali presenti nella propria area personale MyInps.
La Certificazione Unica (CU) è un documento fondamentale per la dichiarazione dei redditi e deve essere rilasciata dall'INPS a chi ha percepito redditi nell'anno precedente, inclusi i pensionati.
I pensionati possono scaricare la CU tramite il sito INPS o l'app mobile, utilizzando credenziali digitali come SPID. In alternativa, possono ottenerla presso gli sportelli INPS o tramite intermediari.
La CU include redditi da lavoro dipendente, pensione, sostegno al reddito e altro. Se si riscontrano errori o omissioni, è possibile correggere il documento rivolgendosi al sostituto d’imposta o all'INPS. Il documento è essenziale per la compilazione della dichiarazione dei redditi.