Busta paga di marzo 2025 più bassa per tutti i dipendenti, salvo alcune eccezioni. Il prossimo mese non sarà proprizio per molti lavoratori che percipiranno uno stipendio più basso rispetto a quello dei mesi precedenti.
Una riduzione che non è da ricondurre a tagli contrattuali o all'introduzione di nuove imposte, bensì alle trattenute per le addizionali comunali, regionali e all'Irpef che fanno scendere notevolmente l'importo netto.
L'Agenzia delle Entrate è più volte intervenuta sulla questione, ricordando ai lavoratori che a marzo la busta paga sarà più povera per effetto della trattenuta legata all'acconto dell'addizionale comunale.
Andiamo ad analizzare nello specifico le cause di questa riduzione, di quanto scende lo stipendio di marzo 2025 e tutte le eccezione del caso.
Prima di farlo, vi consigliamo la visione del video YouTube de Il Sole 24 Ore su come leggere correttamente una busta paga.
Ancor prima di vedere a quando ammonta la riduzione della busta paga di marzo 2025, è bene analizzare nello specifico le motivazioni legate alla percezione di uno stipendio netto più basso.
Per comprendere le ragioni di questo abbassamento è necessario fare qualche passo indietro nel tempo. A dicembre 2024 le addizionali comunali non hanno inciso sullo stipendio, come da prassi.
Dopo tale stop, dal primo mese dell'anno è ripresa l'applicazione con il saldo delle addizionali riferite all'anno precedente (2024).
Il vero nodo critico si presenta però a marzo, quando alla trattenuta per il saldo si somma anche l’acconto per l’anno in corso.
Il meccanismo prevede infatti che a inizio anno si continui a versare le imposte dovute per il 2024, ma con l’arrivo di marzo parte anche la quota anticipata per il 2025.
Ed è proprio questo doppio prelievo a generare un netto inferiore nella busta paga di marzo 2025 rispetto a febbraio. Il risultato è uno stipendio ridotto rispetto ai mesi precedenti, senza variazioni sul lordo, ma con un importo netto sensibilmente più basso.
Ora siamo pronti a rispondere alla fatidica domanda: di quando diminisce la stipendio di marzo 2025? La risposta non è semplice da dare perchè la variazione in diminuizione della busta paga di marzo non è uguale per tutti in termini di importi.
Tutto dipende dall'aliquota dell'addizionale comunale fissata dal proprio Comune di residenza che solitamente oscilla tra lo 0,2 e lo 0,8% del reddito imponibile, tranne rari casi in cui si supera tale soglia (Roma 0,9%).
Facciamo un esempio per sciogliere ogni dubbio al riguardo. Supponiamo che un lavoratore dipendente residente a Roma abbia uno stipendio lordo di 20.000 euro. L'addizionale comunale annua da pagare è di 180 euro da ripartire in due tranche:
Riassumendo: nella busta paga di gennaio e febbraio 2025 viene trattenuto solo il saldo (circa 12 euro al mese), con l'arrivo di marzo pesa sullo stipendio anche l'acconto, in questo caso di 6 euro. Tutto questo fa scendere l'importo netto dello stipendio di marzo 2025 di 18 euro.
Concludiamo con una precisazione: le addizionali comunali non gravano su tutti indistintamente. Di conseguenza, non tutti i lavoratori riceveranno una busta paga più bassa a marzo.
Anche se la maggior parte dei dipendenti vedrà lo stipendio netto del prossimo mese diminuire, non bisogna tralasciare le eccezione. Alcuni Comuni hanno stabilito delle soglie di esenzione, dei limiti di reddito annuo su cui non si applica la trattenuta in busta paga.
Milano ne è l'esempio con una soglia di esenzione molto generosa. Nella città Meneghina, infatti, la soglia di esenzione è di 23.000 euro (reddito annuo).