È finita in tragedia la vicenda di Raffaele Petroccione, l'anziano scomparso da Parolise, in provincia di Avellino, il 12 febbraio 2025.
L'81enne, affetto da demenza senile, si era allontanato dalla RSA che avrebbe dovuto assisterlo e garantirgli protezione lo scorso mercoledì, intorno alle 15:30.
Secondo il racconto dei familiari a Tag24, l'uomo sarebbe uscito da un buco nella recinzione presente nella struttura intorno alle 15:30 dello scorso mercoledì.
Come abbia fatto a non essere visto dagli operatori socio-sanitari e dal personale medico resta, ad oggi un mistero ancora senza risposta.
Il cadavere dell'anziano è stato rinvenuto nelle campagne di Salza Irpina, un paese di 700 anime, a circa ventotto minuti a piedi dalla RSA.
Nonostante l'intenso lavoro delle forze dell'ordine, congiuntamente alla Protezione Civile, alle unità cinofile e ai Vigili del Fuoco, per l'anziano non c'è stato nulla da fare.
Sarà compito del medico legale incaricato sul caso stabilire le potenziali cause del decesso.
Petroccione è stato localizzato dagli agenti della Guardia di Finanza durante un'operazione di ronda con elicottero.
Il controllo è avvenuto nella mattina del 17 febbraio, dopo cinque giorni di ricerche, rivelatisi purtroppo fatali per l'anziano.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nella comunità locale e nel cuore dei suoi cari.
Il 12 febbraio 2025, si è registrato l'ultimo avvistamento di Petroccione.
L'81enne era stato visto percorrere a piedi la strada che dalla casa di riposo conduce al cimitero di Chiusano San Domenico.
Purtroppo, nessuno in quell'attimo ha avuto la tempestività di riconoscerlo e metterlo in sicurezza.
In un'interivsta esclusiva a Tag24, la figlia dell'anziano aveva lamentato l'impossibilità di visionare le telecamere di sorveglianza della struttura.
Nel corso delle comunicazioni tra la RSA e i parenti, è stato specificato che una delle due telecamere di videosorveglianza era rotta.
Il cunicolo utilizzato per la fuga è quello mostrato in una foto inviata dalla figlia di Petroccione alla nostra redazione.
Ad aggiornare la famiglia sulle potenziali riprese il loro legale e il maresciallo incaricato sulle indagini.
Negli scorsi precedenti al ritrovamento le unità cinofile impiegate sul caso avevano individuato diverse tracce dell'uomo.
Per ulteriori conferme erano stati dispiegati i cani molecolari ma il risultato era stato il medesimo: si sono fermati nello stesso punto della precedente ronda.
Il loro contributo è stato comunque fondamentale per una ricostruzione, e spesso, grazie al loro ausilio, molti scomparsi vengono ritrovati in vita.
La morte di Raffaele Petroccione ha scosso profondamente la comunità e, secondo molti poteva essere evitata con maggiori controlli di sicurezza da parte della struttura.
Possibile che nessuno lo abbia visto uscire quel giorno?
L'anziano ha vagato senza una meta precisa per molto tempo, non riuscendo a sostentarsi autonomamente: non aveva con sé uno smartphone per essere tracciato, cibo o acqua.
Non è ancora noto al pubblico e alla stampa il giorno dei funerali di Raffaele Petroccione.
Solo dopo che sarà stabilità con certezza la causa della morte, si potrà procedere con la funzione religiosa e porgere l'ultimo saluto all'81enne, persona amata e benvoluta da tutti.
Fino all'ultimo, i familiari avevano sperato in un lieto epilogo. Purtroppo, per cause di forza maggiore non è stato possibile.
Proseguono le ricerche di un altro anziano, Maurizio Rosi, il 69enne scomparso da Roma il 24 novembre 2024.
Sul caso stanno oltre le forze dell'ordine, con il supporto di Penelope Lazio OdV, un'associazione che da anni fornisce aiuto e assistenza ai familiari di persone sparite in circostanze ignote.
A quasi tre mesi di distanza dalla sua sparizione, nessuno ha avuto più sue notizie.
Chiunque avesse informazioni o segnalazioni può contattare il servizio d'emergenza al 112 e il 339 65 14 799 anche anonimamente.