Una colonna portante del panorama musicale italiano, un'icona vivente che continua a creare momenti magici. Come quello sul palco del Festival di Sanremo 2025: Edoardo Bennato, infatti, sarà ospite nella terza serata, 13 febbraio. La leggenda vivente del rock italiano vestirà i panni di presentatore per un docu-film a lui interamente dedicato.
Il 78enne de "L'isola che non c'è" è il protagonista indiscusso dell'ultimo progetto del regista Stefano Salvati, dall'evocativo titolo "Sono solo canzonette" e che ripercorre le tappe della strabiliante carriera di Edoardo Bennato. Anzi, l'occasione sarà anche un modo per gli spettatori della kermesse di riascoltare la celeberrima canzone omonima, ottava traccia dell'album del 1980.
Scopriamo qualcosa in più sul docu-film dedicato al grande Edoardo Bennato e sulla sua apparizione a Sanremo 2025.
A Sanremo 2025, ospite tanto atteso e dal peso non indifferente, Edoardo Bennato, un gigante della musica italiana e autore di alcune delle più belle canzoni che hanno segnato gli ultimi 60 anni. L'icona rock non è un volto nuovo per il Festival della canzone italiana, con esibizioni e apparizioni che hanno dato vita a momenti magici.
Dopo il suo primo Festival nel 1987 con "Ok Italia", infatti, il cantante è tornato all'evento della città ligure anche nel 2010, al fianco di Alex Britti, e nel 2023 in duetto con Leo Gassman. Stavolta, invece, Bennato avrà un doppio ruolo all kermesse. L'autore di "Il rock di Capitan Uncino", oltre a cantare la sua "Sono solo canzonette", farà anche funzione di presentatore per il docu-film sulla sua carriera.
È possibile ascoltare gli album del grande Edoardo Bennato, qui su Spotify:
Poteva una personalità così fondamentale per la musica italiana non avere un proprio documentario? Ovviamente no. Questa è la risposta del regista bolognese Stefano Salvati, al timone di un progetto che ruota totalmente attorno a Edoardo Bennato.
Lavoro intenso, quello di Salvati e di tutto il team, per portare sul piccolo schermo il docu-film dal titolo evocativo, quanto nostalgico: "Sono solo canzonette". L'omaggio al cantautore partenopeo andrà in onda il prossimo mercoledì, 19 febbraio 2025, in prima serata su Rai1 a partire dalle 21:30. Sarà disponibile anche in streaming su Raiplay. Potete vedere qui il trailer del documentario:
Non è facile riassumere in poco tempo una carriera vastissima e pregnante come quella di Edoardo Bennato, eppure "Sono solo canzonette" tenterà dell'impresa di trasmettere al grande pubblico a casa tutta l'emozione dei suoi testi. Un'impronta indelebile per intere generazioni, che grazie al docu-film di Rai1 potranno ripercorrere passo passo questi 60 anni (e più) di carriera.
A corredare il lungometraggio di interviste esclusive, materiali originali e inediti, riprese di emozionanti concerti. Si avvicenderà sullo schermo un giovanissimo Edoardo Bennato, liceale e alle prese con i suoi primi passi nel mondo della musica e dello spettacolo, a un uomo diventato un grande per il Belpaese.
Saranno mostrate le tante prime volte del cantautore, dall'esibizione a San Siro davanti a più di 60mila spettatori all'essere il primo italiano esibitosi al prestigioso Montreux Jazz Festival.
Ironico, irriverente, spesso controcorrente, ma assolutamente visionario e fuori dagli schemi. Edoardo Bennato è riuscito a ritrarre l'Italia con una cifra stilistica inconfondibile, trasformando storie di ordinaria quotidianità in pura poesia.
Fiabe mescolate alle sue immancabili e irrinunciabili influenze blues, rock, punk e persino dal mondo della musica classica di Rossini. Testi di straordinaria potenza visiva, dissacranti e pungenti, ma senza mai scadere nella faziosità o nella banalità. Solo pura critica in musica.
Non a caso è ironico pure il titolo del suo album e dell'omonimo singolo "Sono solo canzonette" - e che adesso danno il titolo anche al documentario -, per "prendere in giro" bonariamente il suo operato, facendolo passare per leggero, mentre invece nasconde testi di grande spessore e valore, capaci di mettere alla berlina più di qualche atteggiamento spiacevole, la fame di potere, i meccanismi più beceri della società e addirittura la politica.
Come dice lui stesso: