11 Feb, 2025 - 20:16

Shock Mike Tyson: 25 anni fa il primo k.o. della sua carriera

Shock Mike Tyson: 25 anni fa il primo k.o. della sua carriera

L'11 febbraio del 1990, Tokyo ospita una delle più grandi sorprese del mondo del pugilato: Mike Tyson, fino a quel momento campione indiscusso e, soprattutto, imbattuto dei pesi massimi, perde per KO contro il suo sfidante, James Buster Douglas. Da una parte il re della boxe, 23 anni, 178 centimetri, 100 kg di peso; dall'altra un pugile dalla fama modesta, considerato solo una tappa di passaggio per gli incontri successivi, 29 anni, 192 centimetri, 105 kg.

L'incontro, come già ribadito, sembrava destinato a essere solo un "pit stop" per il campione dei pesi massimi, in attesa di match più rilevanti, anche dal punto di vista mediatico, come quello contro Evander Holyfield. In realtà, contro ogni pronostico, il match si trasforma in un incubo per Tyson, e tutti lo scopriranno molto presto.

Mike Tyson-Buster Douglas: un match storico per la boxe

Nonostante tutte le variabili date per scontate, sin dall'inizio del match Douglas si rivela determinato e senza paura, riuscendo a mantenere la distanza e a infliggere colpi precisi a Tyson. Il campione è sicuramente sorpreso dall'atteggiamento dell'avversario, ed è proprio questo che contribuisce a dare forza a "Buster".

Il declino inizia quando, a causa dei continui jab dell'avversario, gli occhi di Tyson iniziano a gonfiarsi e il campione in carica dà qualche segno di cedimento, manifestati con la confusione nelle risposte all'avversario; nonostante questo, il pugile statunitense non molla e dimostra di essere il numero uno al mondo all'inizio dell'ottavo round, colpendo ripetutamente Douglas, che sembra andare al tappeto, ma incredibilmente riesce a rialzarsi prima dello scadere del conteggio.

Il momento decisivo arriva alla fine del decimo round, quando Douglas esprime tutta la sua determinazione e rientra senza sbavature, colpendo ripetutamente il campione in carica con una serie di montanti devastanti: l'ultimo è fatale al favorito, che cade a terra e non riesce più a rialzarsi. L'arbitro del match conta fino a dieci, ma non riceve alcuna risposta.

Buster Douglas, il nuovo campione in carica

Così il pugile di Columbus diventa inaspettatamente il nuovo campione del mondo e dimostra al mondo quello che fino a qualche ora prima sarebbe stato impensabile. Douglas arrivava al match con una carriera altalenante e segnato da problemi personali importanti, come la perdita della madre, avvenuta solo qualche mese prima: è proprio questo a dargli una motivazione in più sul ring.

Il verdetto finale è incontrovertibile: Buster riesce a mandare al tappeto il numero uno al mondo e della storia della boxe. Diviene rapidamente celebre l'immagine dell'ex campione del mondo che cerca di tirarsi su raccogliendo il paradenti dal fondo del ring.

Lo stesso Douglas è incredulo per la vittoria portata a termine e, ovviamente, deve tutto alla madre scomparsa, che lo ha spinto a dare il massimo sul ring.

La difesa del titolo e il ritiro

Dopo l'entusiasmo iniziale dovuto alla vittoria contro Tyson, il nuovo campione del mondo ha l'opportunità di difendere il titolo, ma al primo tentativo, il 25 ottobre successivo, perde in tre round contro Holyfield. Una sconfitta che lascia l'amaro in bocca ma non cancella la grande impresa messa a segno solo qualche mese prima.

La sconfitta contro Holyfield costò molto a Douglas, che dopo l'incontro di ottobre rimase inattivo per molto tempo, accusando problemi di peso e non riuscendo più a recuperare la forma fisica. Qualche mese più tardi, il pugile di Columbus scopre di avere il diabete: la malattia lo convince a tornare sul ring qualche anno più tardi, perché sono proprio i traumi a far venire la rabbia ai campioni.

Solo qualche match viene vinto da Buster, che dopo un ennesimo periodo altalenante si ritira definitivamente dalla carriera nel 1999.

 

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Luca Liaci
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