Le ottime prestazioni (a suon di gol) di Mateo Retegui e di Moise Kean stanno sicuramente facendo piacere a Luciano Spaletti, Commissario Tecnico della Nazionale italiana di calcio. Il CT sta infatti pensando, per i prossimi decisivi impegni, di schierarli insieme dal 1’ minuto. Nel frattempo Retegui e Kean si stanno giocando la classifica marcatori.
Ci siamo lamentati per anni di non avere più attaccanti italiani prolifici. Quei tempi per fortuna sembrano essere passati. In questa stagione i due attaccanti azzurri si stanno giocando la classifica marcatori della Serie A, come non avveniva da tempo. Mateo Retegui all’Atalanta, anche grazie ai quattro gol segnati contro l’Hellas Verona, è salito a 20 gol con due calci di rigore, Moise Kean con la Fiorentina invece ne ha segnati 15 con un solo calcio di rigore. Questo non può far felice Luciano Spalletti.
Il Commissario Tecnico della Nazionale italiana di calcio infatti sta pensando a convivere i due attaccanti, come ha di recente anche affermato:
“La classifica marcatori parla chiaro. Sono due bomber nel vero senso della parola. E questa per me e per il mio lavoro è una gratificazione, più che una consolazione. Sono centravanti diversi. Per caratteristiche Retegui è una prima punta di posizione, Kean di movimento, quasi seconda punta per certe variazioni sul tema.”
Retegui e Kean sono quindi due attaccanti complementari per caratteristiche. Uno, Retegui, più prima punta, bomber, lo dimostrano i 19 gol su 20 segnati in area avversaria. Anche Kean ha la stessa statistica: 14 su 15 ma è un attaccante più agile, capace di spaziare su tutto il fronte offensivo, merito di una prima parte di carriera, tra inizi alla Juventus e Paris Saint Germain, in cui giocava largo indistintamente sia a destra che a sinistra.
Una possibilità per far giocare Retegui e Kean insieme è quella di schiararli uno insieme all’altro in un 3-5-2. In questo modulo sicuramente i due attaccanti di Atalanta e Fiorentina ne gioverebbero e non si pesterebbero nemmeno i piedi. Un modulo che Luciano Spalletti ha già utilizzato con Retegui supportato però da una mezza punta come Barella e Moise Kean entrato a partita in corso proprio per l’attaccante dell’Atalanta.
Due esterni a tutta fascia potrebbero giocare Di Marco, Cambiaso. Un centrocampo che unirebbe muscoli, sostanza e qualità con Tonali, Frattesi e Locatelli per esempio. In questa situazione però a trovarsi sacrificati sarebbero quei giocatori che ricoprono il ruolo di seconda punta o attaccante esterno, come per esempio Raspadori o Chiesa.
La Nazionale italiana di calcio tornerà in campo a fine marzo per il doppio impegno contro la Germania nei quarti di finale di Nations League. Il 20 marzo in casa allo stadio San Siro di Milano e tre giorni dopo a Dortmund. Una partita che vale molto, oltre all’accesso alla semifinale contro la vincente tra Danimarca e Portogallo, anche il girone di qualificazione al Mondiale del 2026 negli Stati Uniti, Canada e Messico.
In caso di vittoria sulla Germania in Nations League, l’Italia sfiderebbe nel girone Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo; in caso di sconfitta, invece, sarebbero Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia. Si inizierà il prossimo settembre, si qualificano le dodici vincenti dei rispettivi gruppi. Gli ultimi quattro posti si assegnano nel doppio spareggio (26 e 31 marzo 2026) tra le 12 seconde e le quattro migliori di Nations League (una per ogni serie) non qualificate dai gironi. Una qualificazione al Mondiale nordamericano che l’Italia non può fallire, dopo le due mancate partecipazioni nel 2018 e nel 2022.