11 Feb, 2025 - 09:00

L'Assegno unico concorre alla formazione del reddito complessivo?

L'Assegno unico concorre alla formazione del reddito complessivo?

L’Assegno unico e universale è una misura rivolta alle famiglie con figli, fino a 21 anni d’età, inglobando molte altre misure dedicate ai figli come le detrazioni, il bonus bebè e il bonus mamma domani.

I beneficiari dell’Assegno unico ricevono la Certificazione unica dall’INPS, contenente quanto percepito l’anno precedente. Allora, ci si potrebbe chiedere se i redditi contenuti nella CU debbano essere inseriti anche nella dichiarazione dei redditi.

La CU viene resa disponibile dal 2023. Gli importi relativi alla misura fanno reddito? Sulla prestazione vengono pagate tasse? Rispondiamo a queste domande, chiarendo qualsiasi dubbio.

L’Assegno unico concorre alla formazione di reddito?

La questione riguardante se gli importi ricevuti a titolo di assegno unico vengano considerati come reddito è fondamentale per determinare se su tali somme siano dovute imposte, nonché per valutare l'eventuale impatto sulle altre prestazioni percepite.

Si teme, infatti, che l'assegno unico potrebbe influire su altre forme di sostegno economico, determinando una riduzione o la perdita del diritto a tali prestazioni.

Su questo, però, bisogna preoccuparsi ben poco perché l’Assegno unico non concorre alla formazione del reddito complessivo. Ciò significa anche che non fa reddito né ai fini fiscali né per quanto riguarda l’erogazione delle altre prestazioni per le quali si considerano i redditi soggetti a IRPEF.

Anche se l’INPS compila e invia la Certificazione unica ai percettori della misura, non è necessario indicare l’Assegno unico nella dichiarazione dei redditi.

L’INPS invia la Certificazione unica puramente a scopo informativo, affinché le famiglie vengano a conoscenza degli importi erogati a titolo della prestazione. 
I beneficiari più attenti, comunque, si saranno resi conto che gli importi della misura vengono indicati come redditi esenti.

Si pagano le tasse sull’Assegno unico?

Parimenti importante e strettamente legata alla questione di cui abbiamo chiarito è se sull’Assegno unico è dovuto il pagamento delle tasse.

Anche in questo caso, la risposta, fortunatamente, è negativa: sull’Assegno unico non sono dovute tasse e gli importi non fanno aumentare neppure il reddito imponibile per la determinazione dello scaglione di reddito di appartenenza e la relativa aliquota IRPEF.

In linea di massima, possiamo affermare che l’Assegno unico e universale per i figli è molto simile a una prestazione di tipo assistenziale.

Si deve inserire l’Assegno unico nell’ISEE?

Concludiamo questa breve rassegna su alcuni dei dubbi fiscali sull’Assegno unico, toccando un punto molto importante che, proprio dal 2025, ha subito variazioni.

La Legge di bilancio del 2025 ha escluso il reddito dell’Assegno unico dall’ISEE, ma solo e unicamente per il riconoscimento del bonus asilo nido e della carta per i nuovi nati da 1000 euro.

Si tratta di una novità molto importante, poiché evita che una prestazione per i figli possa incidere negativamente su altre prestazioni destinate agli stessi.

In linea di massima, però, il solo fatto che l’Assegno unico non concorra alla formazione del reddito non significa che non concorra alla determinazione dell’ISEE.

Infatti, per calcolare l’ISEE si considerano tutti i redditi percepiti dal nucleo familiare, anche quelli esenti da IRPEF. Ciò significa che l'Assegno unico percepito nel 2023 influenzerà l'ISEE del 2025, poiché il calcolo dell'indicatore si basa sui redditi e patrimoni riferiti ai due anni precedenti.

Di conseguenza, si verificherà un aumento dell'Indicatore a causa di questa misura, con ripercussioni negative su tutte le altre prestazioni legate all'ISEE, compreso l'assegno unico stesso. Questo risultato è paradossale, poiché l'incremento dell'indicatore potrebbe portare a una riduzione o decadenza di altri benefici economici. D’altra parte, come già detto, non influenzerà altre misure come il bonus asilo nido e il bonus 1000 euro per i nuovi nati.

Per riassumere

L'Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli fino a 21 anni, che ingloba misure come le detrazioni e i bonus bebè e mamma domani. Non influisce sul reddito fiscale, quindi non va dichiarato nella dichiarazione dei redditi. Non sono dovute tasse sull'Assegno, né aumenta il reddito imponibile ai fini IRPEF.

Dal 2025, l'Assegno non influisce sul calcolo dell'ISEE per il bonus asilo nido e la carta per i nuovi nati. Tuttavia, l'importo percepito influenzerà l'ISEE per altre prestazioni, aumentando l'indicatore. In generale, l'Assegno unico è considerato una prestazione assistenziale.

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Sara Bellanza
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