Lo scontro tra Governo e magistratura continua a monopolizzare il dibattito politico in Italia. Ad agitare le acque, questa volta anche in maggioranza, ci pensa la proposta di ripristinare l’art. 68 della Costituzione che di fatto garantisce l’immunità parlamentare per i membri di Camera e Senato.
Un articolo voluto dai padri costituenti per garantire l’indipendenza del potere legislativo da quello giudiziario, ma che con gli anni era diventato una sorta di coperta per i membri del Parlamento.
L’articolo fu modificato nella stagione post-Tangentopoli e oggi una parte della maggioranza vorrebbe ripristinarlo completamente.
La proposta arriva da Forza Italia e trova sponda in casa Lega, mentre è stata accolta con freddezza da Fratelli d’Italia che ha sottolineato che non è nel programma di Governo. Contrario il centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle pronto alle barricate.
La norma costituzionale che Forza Italia ha proposto di reintrodurre comporterebbe il ripristino dell’immunità parlamentare per i membri di Camera e Senato. Nello specifico reintroduce la necessità di richiedere il nulla osta del Parlamento anche per l’apertura delle indagini da parte della magistratura, mentre oggi è necessario solo per l’arresto o per l’utilizzo di intercettazioni.
La norma, nello specifico l’art.68 della Costituzione, fu modificata con la riforma post-Tangentopoli del 1993, quando sulla scia delle inchieste di Mani Pulite si decise il taglio dell’immunità dei membri del Parlamento.
La proposta è stata vista dall’opposizione come l’ennesima provocazione della maggioranza nel lungo braccio di ferro con i giudici. Questa lettura è però stata smentita dal deputato di Forza Italia Raffaele Nevi, ai microfoni dell’inviato di Tag24.it.
Spiega Nevi che poi sottolinea che tale norma era stata inserita dai padri costituenti per garantire che ci fosse una netta separazione tra il potere legislativo e giudiziario.
Conclude, poi, con diplomazia il deputato forzista per non creare frizioni con gli alleati di Fratelli d’Italia che non sembrano aver accolto favorevolmente la proposta.
#Immunità parlamentari, #Nevi (FI): Non è un’immunità parlamentare, reintrodurre l’autorizzazione a procedere al Parlamento anche per le indagini. Non sta sul programma di Governo e adesso siamo concentrati sulla nostra separazione delle carriere”.#MAGISTRATURA #GovernoMeloni pic.twitter.com/sFU1YLGI0p
— Tag24 (@Tag24news) February 4, 2025
La proposta divide la maggioranza, con il partito della Premier poco disponibile ad avviare un dibattito sulla questione, probabilmente preoccupato per il modo in cui potrebbe venire recepita dall'opinione pubblica.
Ha dichiarato Ylenja Lucaselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Bilancio della Camera.
Favorevole invece la Lega di Matteo Salvini. Armando Siri rispondendo a una domanda sulla reintroduzione dell’immunità parlamentare afferma:
La proposta ha immediatamente suscitato le critiche dell’opposizione che accusa il centrodestra di voler reintrodurre i privilegi della casta e di voler indebolire la magistratura.
Scontro #Governo e magistratura, Silvestri (M5S): “Credo che ci sia un progetto da parte del Governo Meloni di demolizione della figura della magistratura e lo si vede anche sulla separazione delle carriere. Sono tutti elementi di sfida nei confronti della magistratura". pic.twitter.com/yeVMDCNFIz
— Tag24 (@Tag24news) February 4, 2025
Ha dichiarato il deputato Francesco Silvestri, mentre il leader di Italia, Viva Matteo Renzi, ha liquidato la questione: