Da ieri il Partito Democratico e nello specifico il PD Campania è finito al centro della bufera per un’indagine della Procura di Salerno su un giro di permessi di soggiorno facili per gli immigrati clandestini.
Un’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che ha portato agli arresti domiciliari il tesoriere del partito in Campania, Nicola Salvati, subito sospeso in via cautelativa dal partito.
Silenzio da parte del PD che, a parte il comunicato stampa con cui Antonio Misiani annunciava la sospensione di Salvati dal partito, non ha rilasciato nessun commento. Ci ha però pensato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commentare i fatti di Salerno con un post pubblicato in mattinata sui suoi canali social in cui interviene parlando della necessità di contrastare il fenomeno del traffico di esseri umani.
Parole che naturalmente hanno suscitato l’immediata reazione del centrosinistra che da giorni sta tentando di portarla in Parlamento a riferire sul caso della liberazione da parte del Governo di Osama Almasri, il capo della polizia libica incriminato dalla Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
Associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. È questa l’ipotesi di reato principale dell’inchiesta della Procura di Salerno che vede coinvolte a vario titolo 36 persone e che sta scuotendo fin nelle fondamenta il PD in Campania a pochi mesi dalle nuove elezioni regionali e nel pieno dello scontro a Roma sulla vicenda Almasri.
Tra le persone coinvolte, infatti, figura anche il tesoriere campano del partito, Nicola Salvati.
Secondo il Gip di Salerno le persone coinvolte nell’inchiesta avrebbero aiutato circa 2mila cittadini extracomunitari a ottenere permessi di soggiorno e nulla osta lavorativi falsi in cambio di denaro. Nel mirino della Procura anche aziende compiacenti, o create appositamente, e di intermediari pubblici e privati.
L’inchiesta è partita da alcune anomalie riscontrate durante i cosiddetti click day previsti dal Decreto Flussi. Un’anomalia che era stata anche oggetto di un esposto all’Antimafia da parte del Governo.
Al momento sulla vicenda non sono arrivati commenti da parte dei vertici locali e nazionali del Pd. Ieri, nell’immediatezza della notizia il partito ha diramato una nota in cui annunciava la sospensione del tesoriere dal partito, salvo il principio di ‘presunzione di innocenza’.
Oggi ai microfoni dell’inviato di Tag24.it, Michele Lilla, la capogruppo alla Camera del Partito Democratico Chiara Braga ha risposto così alle domande dei giornalisti:
Inchiesta Salerno #immigrazione,
— Tag24 (@Tag24news) February 4, 2025
???? Chiara Braga, #PartitoDemocratico:
“In realtà la persona che è stata interessata è stata subito sospesa dal Partito Democratico e dal suo ruolo di tesoriere. Ovviamente aspettiamo che l’inchiesta faccia il suo corso.”#clickday #Campania pic.twitter.com/rplloi2S2H
Se nel PD vige la regola del silenzio, così non è per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e per la maggioranza. Nello specifico sta facendo molto discutere un post pubblicato questa mattina dalla Premier sui suoi canali social in cui commenta l’inchiesta di Salerno, ricordando l’esposto da lei stessa presentato all’Antimafia sulla gestione dei click day per gli immigrati.
Nel post la Premier ribadisce la ferma intenzione del Governo di contrastare l’immigrazione clandestina gestita da trafficanti di uomini e organizzazioni criminali senza scrupoli.
L’inchiesta della DDA di Salerno, che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno, conferma ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli.…
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 4, 2025
Parole che si sono inserite con prepotenza nel dibattito in corso i queste ore in Italia in relazione al Caso Almasri, il generale libico accusato dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja di aver torturato e i migranti nei centri in Libia e che il nostro Governo ha liberato e riportato in patria su un volo di Stato.
Una vicenda per la quale Giorgia Meloni, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano sono stati indagati dalla Procura di Roma. Ma soprattutto una vicenda su cui l’opposizione ha ingaggiato una battaglia politica per portare il Governo e la presidente Meloni a riferire in Parlamento sulle ragioni della liberazione del generale libico.
La principale accusa mossa dal centrosinistra alla Premier è proprio quella di aver ‘liberato’ uno dei trafficanti di essere umani che invece afferma di voler perseguire in tutto il "globo terracqueo”. Intenzione confermata anche nelle dichiarazioni di stamane.
Giorgia Meloni, però, non è stata l’unica leader di Governo a commentare l’inchiesta di Salerno, poiché sempre sui social è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini con un post in cui si dice ‘sconcertato’ dalla vicenda.
Siamo sconcertati da queste notizie che coinvolgono i “buoni e generosi” del Pd.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 4, 2025
Se le accuse fossero confermate sarebbe gravissimo. pic.twitter.com/Sfvff3WMvw
Se Matteo Salvini è ‘sconcertato’ per quanto sarebbe emerso dall’inchiesta di Salerno, Giuseppe Conte è invece incredulo di fronte alle dichiarazioni di Giorgia Meloni.
Il post di Giorgia Meloni sta suscitando come prevedibile le critiche dell’opposizione che mette le parole della premier in relazione alla vicenda Almasri.
Dichiara il leader M5s autore ieri – lunedì 3 febbraio – di una dura invettiva alla Camera contro il Governo per la vicenda del generale libico.
Nel suo post Conte allega oltre a una foto dell’accoglienza ricevuta in Libia da Almasri dopo la liberazione.
Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’ "immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità"? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di… pic.twitter.com/kbyMdMWO6u
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) February 4, 2025