Comincia ad assumere tratti sempre più assurdi la battaglia legale fra l'attore Justin Baldoni e l'attrice Blake Lively, co-protagonisti e produttori di "It Ends With Us", l'adattamento dal romanzo dell'autrice Colleen Hoover.
Pellicola della discordia, visto che già durante le riprese sembravano agitarsi le acque. Certo, che l'epilogo fosse così problematico è una cosa arrivata del tutto inaspettatamente. Dopo la sequela di botta e riposta a suon di denunce, Justin Baldoni ha trascinato la querelle a un livello superiore, mettendo online un sito web legato alla vicenda con Blake Lively.
Si è svegliato arrabbiato Justin Baldoni questo sabato 1 febbraio 2025. O, meglio, qualcosa deve essergli andato di traverso durante il pranzo, visto che il sito web sulla battaglia legale contro Blake Lively è apparso online nel primo pomeriggio.
Ma di cosa si tratta? Secondo quanto riportato da TMZ e People, si tratta di un sito intitolato "Lawsuit Info", creato con l'unico scopo di aggiornare il pubblico sulle novità riguardanti il caso Lively-Baldoni e al contempo mostrare pubblicamente ogni documento, messaggio, email e contenuto multimediale in modo grezzo, senza modifiche o tagli ad hoc.
La speranza (se così si può dire) di Justin Baldoni è quella di "rimettere" la questione al giudizio proprio dell'opinione pubblica. L'attore "Matrimonio per sbaglio" aveva annunciato di voler creare un sito simile già qualche tempo fa, affermando che, così, avrebbe potuto smentire una volta per tutte le "calunnie" dell'attrice di "Un piccolo favore".
Il sito web di Justin Baldoni è consultabile al link thelawsuitinfo.com. Nell'homepage sono presenti solamente due pulsanti: "Amended Complaint" e "Timeline of Relevant Events", che, come si intuisce dal nome, è la sequenza cronologica di tutti gli step della battaglia legale sinora.
Il link “Amended Complaint” rimanda a un documento pdf di 224 pagine, nel quale Justin Baldoni e altri cinque querelanti espongono la loro denuncia contro l'attrice di "Adaline". Fra i denuncianti figura anche la casa produttrice Wayfarer Studios, di proprietà di Baldoni.
Al link "Timeline of Relevant Events", invece, corrisponde un pdf di ben 168 pagine, con le chat, i messaggi, le email, gli articoli di giornale e qualsiasi altra corrispondenza tra tutte le figure coinvolte. La cronologia parte - addirittura - dal primo contatto fra Justin Baldoni e l'autrice Colleen Hoover nel 2019.
Come spiegano le note al sito web: "Il documento fornisce un resoconto riassuntivo della sequenza degli eventi chiave ed è inteso per essere letto insieme alla denuncia modificata". Spulciando il pdf si possono leggere anche corrispondenze mai rese pubbliche in precedenza. Come ad esempio un messaggio di Blake Lively che discute di modifiche alla sceneggiatura e, in particolare, alla "scena del tetto" (aprile 2023):
Nella lunga, lunghissima, serie di messaggi, però, figura anche il marito di Blake Lively, la star di "Deadpool" Ryan Reynolds. Che l'attore 48enne fosse coinvolto nella complicata storia è cosa nota, ma se fino a ora l'uomo è stato visto parteggiare e difendere a spada tratta la moglie, nelle chat il comportamento sembra totalmente ribaltato.
Reynolds, infatti, avrebbe accusato più volte Baldoni per le (presunte) vessazioni alla moglie e, anzi, lo avrebbe addirittura rimproverato per averla umiliata sul set. Con le chat messe a disposizione da Justin Baldoni, invece, il Ryan Reynolds che emerge (inizialmente) è completamente diverso. Si legge in alcuni messaggio del febbraio 2023 (da Reynolds a Baldoni):
Ovviamente, la notizia è esplosa su ogni testata statunitense. Tuttavia, sia il team legale di Blake Lively che quello di Justin Baldoni non sono stati raggiungibili per ulteriori commenti.
In attesa di una risposta dai diretti interessati, People si è rivolta a un esperto, l'avvocato George Doll, per capire come si posiziona il sito web all'interno della querelle e quali conseguenze potrebbe avere il colpo di mano di Justin Baldoni.
Per prima cosa occorre contestualizzare la messa online del sito web. Il team legale di Baldoni ha diffuso il sito appena due giorni prima dell'udienza istruttoria del caso, fissata per lunedì 3 febbraio 2025. In aula, il giudice Lewis Liman ascolterà le testimonianze dell'attrice Blake Lively, dell'avvocato di Baldoni, Bryan Freedman, e degli altri testimoni.
Il tutto per raccogliere il materiale necessario a imbastire il processo - previsto per il 9 marzo 2026 - per molestie sessuali e diffamazione. Infatti, a dar il la alla questione proprio l'attrice di "Gossip Girl" che il 21 dicembre 2024 ha denunciato il suo co-protagonista in "It Ends With Us" per presunti abusi sessuali e vessazioni durante le riprese del film.
Accuse rigettate dall'attore, che di contro ha querelato per diffamazione la stessa Lively, il marito Ryan Reynolds e l'agente pubblicitaria Sloane. Secondo l'attore, Blake Lively e la sua squadra sarebbero intenzionati a distruggere la sua immagine diffondendo informazioni false e screditandolo agli occhi dell'opinione pubblica.
Per Doll - che non rappresenta nessuna delle due parti in causa - il sito web sarebbe la naturale contromossa alla richiesta della Lively al giudice di non ascoltare l'avvocato Freedman. L'attrice ha recentemente accusato il legale di aver divulgato informazioni "pregiudizievoli" che potrebbero influenzare la giuria:
Spiega l'avvocato, che aggiunge: