31 Jan, 2025 - 19:50

Perché la riapertura del valico di Rafah è cruciale per Gaza?

Perché la riapertura del valico di Rafah è cruciale per Gaza?

L'Unione Europea riprende a monitorare il valico di Rafah. A partire dall'1 febbraio, il primo gruppo di feriti lascerà l'enclave per ricevere le cure necessarie. Il passaggio vitale per la Striscia di Gaza è stato chiuso nel maggio 2024, in piena guerra. La svolta è arrivata dopo il rilascio dei primi ostaggi, come stabilito dall'accordo di tregua tra Israele e Hamas.

Gaza, riapre il valico di Rafah

Il valico di frontiera di Rafah, che collega Gaza all'Egitto, riaprirà sabato 1 febbraio in seguito al quarto scambio di ostaggi e prigionieri previsto dall'accordo di tregua tra Israele e Hamas. La guerra a Gaza prosegue da oltre 15 mesi e il 16 gennaio le parti hanno raggiunto un'intesa che ha già portato al rilascio di alcuni ostaggi israeliani e detenuti palestinesi.

Intanto, molti sfollati della Striscia hanno iniziato a spostarsi dal sud al nord per fare ritorno alle proprie abitazioni, nonostante la distruzione e le difficoltà. Questa fase iniziale dell'accordo rappresenta un primo passo verso una fragile normalità.

Nell'ambito degli impegni umanitari, l'Unione Europea ha accettato di riprendere la missione civile di frontiera, Eubam, al valico di Rafah. A supporto delle operazioni, sono stati dispiegati 18 membri del personale dell’UE e locale, tra cui agenti di polizia provenienti da Italia, Francia e Spagna.

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, citando funzionari di Hamas, la gestione del valico sarà ora affidata a membri dell'Autorità Nazionale Palestinese con la supervisione di osservatori europei.

Cosa significa la riapertura del valico di Rafah?

Il valico di Rafah si trova nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l'Egitto, ed è un passaggio cruciale per il flusso di aiuti umanitari, la fornitura di medicinali e l'evacuazione dei feriti, oltre che per l'accesso del personale medico. Nel maggio 2024, in seguito all'offensiva di terra a Rafah, l'esercito israeliano ha annunciato di aver preso il controllo del lato palestinese del valico.

La responsabile della politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas, ha annunciato in un post su X che l'Europa "sosterrà il personale di frontiera palestinese e faciliterà il trasferimento di persone fuori da Gaza, inclusi i pazienti che necessitano di cure mediche".

Per il momento, il transito sarà consentito solo in uscita da Gaza verso l'Egitto. Il Ministero della Salute di Gaza ha confermato che, con la riapertura del valico di Rafah, diversi palestinesi, civili e non, potranno accedere in Egitto. Inizialmente, è previsto il trasferimento di 50 civili feriti e 50 combattenti feriti, accompagnati dalle persone che li scorteranno. Inoltre, altre 100 persone saranno ammesse per motivi umanitari.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che tra 12mila e 14mila pazienti sarebbero in attesa di evacuazione per ricevere cure urgenti.

Le prime reazioni

L'annuncio della riapertura del valico di Rafah rappresenta un importante sviluppo per l'enclave, segnata da mesi di guerra. Tuttavia, per alcuni, si tratta anche di una mossa simbolica che facilita il trasferimento dei palestinesi in Egitto, soprattutto alla luce della recente proposta del presidente statunitense Trump di "svuotare Gaza" trasferendo gli abitanti di Gaza nei paesi vicini, come Egitto e Giordania.

Secondo i media locali, centinaia di egiziani hanno manifestato nei pressi del valico di Rafah per protestare contro il piano proposto da Trump. Resta, infatti, da vedere se la riapertura del valico di Rafah porterà ad una stabilizzazione duratura o se rappresenterà solo una soluzione temporanea in un contesto ancora altamente instabile.

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Nazlican Cebeci
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