Potrebbe essere davvero la volta buona per Jennifer Lopez per ricevere la sua definitiva consacrazione a Hollywood che, da quelle parti, significa una cosa sola: Oscar.
Dopo anni di carriera che l'hanno vista diventare una delle dive più amate e conosciute dello showbusiness, la cantante e attrice statunitense sembra aver centrato l'agognato ruolo della vita ne "Il bacio della donna ragno" ("Kiss of the Spider Woman").
Sembrano esserci pochi dubbi considerata la convinta standing ovation ottenuta dal musical diretto da Bill Condon alla premiere che si è tenuta al Sundance Film Festival.
Per Lopez sarebbe anche il riconoscimento per aver sempre portato sul grande schermo donne forti, simbolo di quell'empowerment femminile che oggi sta sempre più prendendo piede.
Le premesse perché la pellicola sia una protagonista agli Academy Awards del 2026 ci sono tutte.
"Il bacio della donna ragno" torna con delle certezze dall'anteprima tenuta nel corso del festival che ogni anno si tiene nello Utah, certificate dagli applausi a scena aperta rivolti al suo regista Bill Condon e ai suoi protagonisti, Jennifer Lopez e Tonatiuh.
L'adattamento del musical di Broadway del 1993, basato sul romanzo di Manuel Puig, ha conquistato tutti nella sala dell'Eccles Theatre di Park City, dove è stata proiettata la pellicola.
Un'accoglienza esaltante che ha commosso l'attrice e cantante, portandola sull'orlo delle lacrime, prima che si rivolgesse agli spettatori a cuore aperto. Per lei, che guardava ammirata "West Side Story" in tv ogni Giorno del Ringraziamento, riuscire a recitare in un musical è infatti un sogno che si avvera dopo tanti anni di carriera.
Se proprio questo film dovesse portarla a ottenere la sua prima nomination agli Oscar, il cerchio sarebbe davvero completo.
Un argomento che viene sollevato durante l'intervista rilasciata a Variety ma del quale la star preferisce non parlare.
"Kiss of the Spider Woman" star Jennifer Lopez on potential Oscar buzz for the film: "I don't even want to begin the conversation. Being able to do the film is so great." | Variety Studio presented by @audible_com https://t.co/TxRhC48fqI pic.twitter.com/WHA8hgClZI
— Variety (@Variety) January 26, 2025
Sia dal palco della premiere, sia nel corso dell'intervista, Jennifer Lopez spende parole di stima ed elogio verso Bill Condon, che sa bene come realizzare musical di successo, avendo scritto le sceneggiature di "Chicago" del 2002 e "The Greatest Showman" del 2017, e diretto "Dreamgirls" nel 2006.
In questo caso, la difficoltà era duplice dal momento che Condon era chiamato ad adattare il musical di Broadway del 1993, basato sul romanzo di Puig, a sua volta già portato sul grande schermo nel 1985 da Héctor Babenco, con protagonista il compianto William Hurt, premio Oscar per la sua interpretazione.
La storia del film si svolge in una prigione argentina nel 1981. Qui un detenuto, Luis Molina (Tonatiuh), parrucchiere omosessuale condannato a 8 anni con l'accusa di corruzione di minore, cerca di sopravvivere agli orrori del carcere immaginandosi dei film con protagonista Ingrid Luna (Lopez), diva del cinema interprete anche della Donna Ragno, che uccide le sue prede con un bacio.
La sua condizione cambia quando nella sua cella viene condotto un dissidente marxista, Valentin Arregui, con il quale Molina costruisce un legame profondo quanto inaspettato.
Jennifer Lopez ha definito il film la sua "esperienza cinematografica preferita", anche per il messaggio che porta con sé nel porre l'accento su come l'amore riesca a trascendere tutto, "le circostanze più difficili, il genere, i pregiudizi sociali".
Per lei, in particolare, è l'occasione per portare sullo schermo l'ennesimo personaggio femminile forte e indipendente della sua carriera.
Un impegno che ha sempre portato avanti fin dai suoi primi ruoli.
Come quello di Selena nell'omonimo film del 1997, cantante realmente esistita divenuta così popolare alla fine del ventesimo secolo da essere soprannominata la "Madonna della musica messicana". O in "Out of sight" del 1998, dove interpreta lo sceriffo Karen Sisco a caccia del ladro Jack Foley interpretato da George Clooney. O, ancora, la Ramona a capo della banda di spogliarelliste che deruba gli uomini d'affari di Wall Street responsabili della crisi economica del 2008 in "Le ragazze di Wall Street".
Personaggi ai quali recentemente si è aggiunto quello di Judy Robles, madre di Anthony Robles divenuto campione di wrestling nonostante il suo handicap fisico (è nato senza una gamba) e al centro del film "Inarrestabile", da poco arrivato su Prime Video.
Tutte donne che sono simbolo di forza e indipendenza in un mondo nel quale nulla viene loro riconosciuto o regalato e che le spinge, quindi, a tirar fuori il meglio di se stesse per ottenerlo. Come da sempre prova a fare la donna che le ha interpretate sul grande schermo.