30 Jan, 2025 - 13:40

Angela e Amelia Gammieri morte in casa, non si esclude l'omicidio: indagini su un testamento milionario

Angela e Amelia Gammieri morte in casa, non si esclude l'omicidio: indagini su un testamento milionario

Si indaga a tutto campo per far luce sulla morte di Angela e Amelia Gammieri, le due sorelle di 93 e 87 anni trovate senza vita nel loro appartamento del quartiere Prati, a Roma, lo scorso 20 gennaio. Da poco la Procura ha aperto anche un fascicolo per omicidio: il sospetto - ancora tutto da confermare - è che qualcuno possa aver fatto del male alle anziane per motivi economici.

Angela e Amelia Gammieri trovate morte in casa 

A ritrovare senza vita le due sorelle erano stati, lo scorso 20 gennaio, i poliziotti del commissariato Prati che, insieme ai vigili del fuoco, si erano recati presso il loro appartamento di via Dardanelli 21 su segnalazione dell'amministratore condominiale, che da un po' non riusciva a mettersi in contatto con loro.

Angela e Amelia Gammieri erano morte da diversi mesi: i loro corpi, in evidente stato di decomposizione, erano distesi, nudi, sul pavimento della camera da letto e non presentavano, almeno a un occhio esterno, segni di violenza. La casa, a parte qualche cassetto aperto, era in ordine e sulla porta non c'erano segni di effrazione. 

Sole da anni: le testimonianze dei vicini 

"Riservate, discrete, inseparabili", così le descrivono i vicini di casa, secondo cui in pratica le due "vivevano in simbiosi". Sembra che nella casa in cui sono morte abitassero insieme ai genitori, a un fratello e a una sorella, ma che da tempo, ormai, fossero rimaste sole, senza eredi.

Uscivano di rado, perlopiù per piccole commissioni o per recarsi dal medico, facendosi consegnare la spesa da un vicino supermecato. "Era normale non incrociarle o non sentirle", ha riferito un condomino all'Adnkronos. "Questo fino a una settimana fa, quando abbiamo avvertito un forte odore provenire dalle scale".

Il servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai "La Vita in Diretta" il 22 gennaio 2025.

Le prime indagini e ipotesi 

Si era pensato, inizialmente, a una morte naturale. Poi a un omicidio-suicidio oppure a un duplice suicidio da parte delle anziane, la cui tavola, al momento del ritrovamento, era ancora bandita. 

Una circostanza che aveva fatto pensare che potessero essere morte per avvelenamento. Gli esami tossicologici sulle salme, come l'autopsia, sono già stati eseguiti dal medico-legale incaricato al Policlino Gemelli. Si aspettano ora i risultati. 

Il misterioso testamento e la pista dell'omicidio

Si è fatta strada, intanto, l'ipotesi che ad Angela e ad Amelia possa essere accaduto qualcos'altro. Per non escludere nulla, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nella loro casa sarebbe stato trovato un biglietto che rimanderebbe a un testamento olografo (non ancora rinvenuto) di circa un milione di euro in favore di un uomo che non avrebbe alcun rapporto di tipo familiare con le due donne.

Le indagini proseguono serrate per accertare la verità. Chi conosceva le anziane, però, è sconvolto per l'accaduto. "Erano sorridenti e cordiali", ricorda qualcuno. Secondo altri, ad ottobre, "quando la terza sorella è morta", qualcosa in loro era cambiato.

Al punto di giustificare un eventuale gesto estremo? Oppure dietro la vicenda si nasconde qualcosa di più oscuro? Sono interrogativi ancora senza una risposta. 

Cosa sappiamo finora sul caso delle sorelle di Roma

  • Due sorelle trovate morte in casa a Roma: lo scorso 20 gennaio, Angela e Amelia Gammieri, di 93 e 87 anni, sono state trovate morte, con i corpi in evidente stato di decomposizione, nel loro appartamento del quartiere Prati.
  • Le ipotesi iniziali: inizialmente si era pensato a una morte naturale o a un caso di omicidio-suicidio o duplice suicidio per avvelenamento, poi la Procura ha deciso di aprire un fascico per omicidio.
  • La questione del testamento: a pesare sulla decisione, sarebbe stato il ritrovamento di un biglietto che rimanderebbe a un testamento olografo milionario intestato a un uomo estraneo alla famiglia. Circostanza che alimenta il sospetto di un movente economico. Le indagini, comunque, sono ancora in corso.
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Sara D'Aversa
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