30 Jan, 2025 - 12:45

E' possibile ricostruire il Terzo Polo? In Azione c'è chi vuole provarci

Esclusiva di
Tag24.it
E' possibile ricostruire il Terzo Polo? In Azione c'è chi vuole provarci

L’esperimento del Terzo Polo è definitivamente fallito? Era il 2022 quando Carlo Calenda e Matteo Renzi, con una intuizione profetica, decisero di unire Azione e Italia Viva per creare un soggetto politico alternativo alla destra e alla sinistra. L’esperimento durò poco lasciando un vuoto politico al centro.

Secondo la deputata di Azione Giulia Pastorella, vice-segretaria del partito e candidata alla segreteria nazionale oggi, più che mai, in Italia c’è ancora spazio per ridare vita a quel progetto politico abbandonato troppo presto. Lo dimostra il fermento che sta caratterizzando nelle ultime settimane l’area politica centrista con i tentativi di creazione di un polo cattolico-democratico.

La ricostruzione del Terzo Polo è uno dei pilastri della mozione congressuale con  la quale Giulia Pastorella sfida Carlo Calenda. Una mozione ‘fortemente orientata a un posizionamento liberal-democratico e alla ricostruzione del Terzo Polo” attraverso l’ascolto e il dialogo con le altre forze di area.

La sfida di Pastorella: “Voglio ricostruire il Terzo Polo”

Non è un caso, quindi, che lo scorso fine settimana a Milano, il panel degli ospiti dell’evento di apertura della sua campagna congressuale comprendeva molti dei principali esponenti delle forze politiche e dei movimenti di area centrista e liberale a cominciare da Luigi Marattin e il suo movimento “Orizzonti liberali”, il segretario di +Europa Riccardo Magi, Matteo Hallissey, Presidente Radicali Italiani, Alberto Forchielli fondatore di Drin Drin, Alessandro De Nicola, fondatore di LibDem Europei e Riccardo Bellia, coordinatore di NOS.

Ospiti che come raccontato in un’intervista a Tag 24.it, Pastorella ha voluto, ‘contro tutto e tutti’, nonostante il divieto dei vertici del partito che non consideravano opportuno invitare esponenti di altre realtà politiche in un evento collegato al Congresso di Azione.

“Mi era stato vietato, ma io credo che in un congresso bisogna anche capire dove stiamo andando e qual è il nostro posizionamento e questo non può prescindere dall’interlocuzione con le altre organizzazioni, partiti e movimenti che si definiscono liberal-democratici.”

Pastorella: “Il debutto? Magari già alle regionali”

A domanda diretta se il suo obiettivo fosse quello di ricostruire il Terzo Polo, la vicesegretaria di Azione ha fornito una risposta altrettanto diretta:

“Su questo sono molto chiara: la mia mozione va nella direzione della ricostruzione del terzo polo. È un progetto che è stato abbandonato troppo presto. I tentennamenti e i segnali contrapposti che stiamo dando ultimamente confondono i nostri elettori, mentre nel Terzo Polo vedevano un’opzione chiara e un progetto politico che fosse più della somma dei partiti che lo componevano.”

Un progetto da avviare quanto prima e in cui Azione deve svolgere un ruolo di primo piano che, secondo Giulia Pastorella, potrebbe già concretizzarsi in occasione dei prossimi appuntamenti elettorali con un debutto già in occasione delle regionali.

“Dobbiamo ritrovare quella narrativa, quel progetto di cui Azione deve restare fulcro importantissimo e con la propria identità all’interno di questo progetto, ma non può prescindere dal dialogo, non possiamo essere autoreferenziali dobbiamo renderci conto che ci sono altri attori in quest’aria con cui bisogna cominciare a fare concretamente proposte comuni, magari affrontare anche le regionali insieme.”

Pastorella: “Basta guardare gli altri partiti dall’alto in basso”

Un percorso che Azione dovrebbe avere il compito di promuovere in quanto partito con la maggiore rappresentanza dell’area, intraprendendo percorsi di aggregazione senza guardare con sufficienza le realtà che vanno consolidandosi al centro.

“Gli inglesi dicono “It takes two to tango”, ovvero, “occorrono due persone per ballare il tango”. È ovvio che Azione debba farsi promotrice di un confronto, poi bisogna vedere cosa pensano gli altri. Io penso che essendo il partito con più rappresentanza e con le percentuali più alte dell’aria abbia una responsabilità. Per riuscirci bisogna smettere di guardare dall’alto al basso tutto ciò che si consolida nella nostra area. In questo momento dobbiamo essere attrattivi e aggregare. Dobbiamo dare l’impressione di avere un progetto per ridare speranza a un elettorato che è deluso.”

La deputata: “Obiettivo è essere indipendenti entro il 2027”

Quale dovrebbe essere il posizionamento del Terzo Polo e di Azione?

Un posizionamento indipendente. Secondo la vice-segretaria, che non condivide l’idea secondo cui occorra ‘trovare casa’ in un uno dei due schieramenti maggioritari,  è necessario rompere lo schema del bipolarismo su cui è attualmente schiacciata la scena politica italiana.

“A livello nazionale, quello a cui punto io per il 2027 è di riuscire a essere indipendenti dai due schieramenti. Sulle regionali le dinamiche sono diverse, ma credo che si possono affrontare anche le regionali con un’identità chiara a monte delle scelte. Il problema non è scegliere destra o sinistra, ma è che attualmente non siamo identificabili. Solo con un’identità chiara si potranno fare delle scelte che non vengano viste come banderuola.”

In conclusione

Il Terzo Polo, lanciato nel 2022 da Carlo Calenda e Matteo Renzi, ha avuto vita breve, ma oggi Giulia Pastorella, deputata di Azione, intende rilanciarlo. Secondo Pastorella, c'è ancora spazio per un progetto politico centrista e liberal-democratico, come dimostrato dai recenti fermenti nell'area.

La sua mozione congressuale punta a ricostruire il Terzo Polo, avviando un dialogo con altre forze politiche. Pastorella critica la mancanza di un'identità chiara e sostiene che Azione debba essere il fulcro di un nuovo progetto, indipendente dai due schieramenti maggioritari. Il suo obiettivo è rendere Azione un attore centrale, con un posizionamento chiaro entro il 2027.

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Maria Rita Esposito
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